Intervistato da Francesco Pioppi su “Il Resto del Carlino – Reggio Emilia”, il capitano della UNAHOTELS Reggio Emilia, Lorenzo Uglietti, ha parlato di come la sua squadra abbia difficoltà a inizio partita: “Con Trento pensavo fosse un blocco mentale dovuto all'emozione dell'esordio, ma si è ripresentata anche a Cremona quindi siamo i primi a dover capire. Di sicuro, mettere una determinata fisicità fin da subito aiuta parecchio, è una tappa che parte del percorso e che magari riguarda soprattutto quei giocatori che non conoscono bene il nostro campionato. Credo sia più un approccio mentale che una difficoltà tecnica o tattica. Non dobbiamo più aspettare la partita, ma essere noi a dare il ritmo”.
Uglietti sta crescendo molto a livello di playmaking: “Il mio obiettivo, fin dall'anno scorso, è stato togliere un po' di sporco dal mio gioco, limitare le palle perse e diminuire le chiamate non fatte. Ho buone indicazioni, ma non sono ancora arrivato all'obiettivo, non mi adagio. Il primo a darmi qualche minuto come play fu Max Menetti a Treviso, ma il mio agente (Duri, ndr) è una cosa che mi ripete dal giorno in cui mi ha conosciuto. Il resto lo ha fatto la prima chiacchiera con Priftis l'anno scorso, mi disse: tu vieni qui e fai il cambio del playmaker. Quello mi ha dato molta fiducia e conoscere il sistema mi aiuta".
Sabato ci sarà la sfida contro Treviso: “Squadra scomoda e lo dico dai primi tornei estivi, hanno un buon bilanciamento tra italiani e stranieri e tra lunghi e guardie di talento. Dovremo essere fisici per 40 minuti e prendere l'energia del PalaBigi per aumentare la nostra intensità”.