Intervistato da Francesco Quagliozzi su “Il Mattino – Salerno”, Rob Gray ha parlato del fatto che stia tenendo una media stellare realizzativa da 20 punti a partita, come fece Rick Apodaca in maglia gialloblu nella stagione 2006/07: "Non conosco Apodaca, ma mi piacerebbe continuare a giocare a buoni livelli così da permettere a Scafati di centrare un traguardo ambizioso che ritengo possibile. Al momento sono in testa alla graduatoria dei migliori realizzatori del campionato e la cosa mi inorgoglisce e mi fornisce ulteriore energia e motivazioni. Quando scendo in campo, però, non ci penso affatto. Non è questo l'obiettivo. Si potrebbe incorrere nell'errore di forzare dei tiri, dimenticando come il basket sia un gioco di squadra e non un uno contro tutti. Sarebbe controproducente per me e per il rendimento del team”.
Gray ha poi indicato chi sia il suo riferimento sul parquet: “Mike James, la guardia tiratrice dei francesi del Monaco. Ho giocato con lui nella stagione 2021/22 in Francia e continuo a seguirlo. È davvero una gran bella shooting guard, dalla quale ho imparato tanto. E pensare che mi sono avvicinato allo sport praticando anche il football americano ed il baseball. Ed ai miei genitori piacevano soprattutto questi. Poi, un giorno, ho preso la decisione di continuare solo col basket. Lo ritenevo più consono alle mie attitudini e non è stato facile comunicarlo e farlo accettare a casa".
Rob si è anche raccontato per com’è fuori dal campo: “Appena posso, vado in giro per la costiera amalfitana e sorrentina. Mi piace fermarmi lungo i diversi punti di osservazione per godere il panorama, per inebriarmi dei profumi della vegetazione e dei suoni della natura. Un concerto fantastico, un olio su tela incredibile con gli eccezionali sfondi del cielo e del mare. E siccome mi piace volare alto, la prossima meta sarà la vetta del Vesuvio”.