Daniel Hackett (Virtus Segafredo Bologna) ha conquistato la palma di miglior italiano del decimo turno di campionato battendo la concorrenza di Alessandro Cappelletti (Banco di Sardegna Sassari) e Bruno Mascolo (NutriBullet Treviso Basket).
Il classe 1987 è sicuramente uno dei giocatori più esperti e determinanti della Virtus Segafredo Bologna, la sua performance nel derby d'Italia contro l'EA7 Emporio Armani Milano ne è stata la prova. Nonostante l'età che avanza (a breve compirà 37 anni), il nativo di Forlimpopoli ha dimostrato ancora una volta di essere un punto di riferimento fondamentale per la squadra, anche in un ruolo meno centrale come quello di sesto uomo. Con i suoi 8 punti, 5 rimbalzi, 5 assist, una stoppata e 14 di valutazione, Hackett è riuscito a essere decisivo in entrambe le fasi del gioco. La sua capacità di guidare la squadra, anche partendo dalla panchina, si è rivelata cruciale non solo per mantenere il vantaggio, ma anche per allungare il distacco e dare quella spinta necessaria per mettere in difficoltà gli avversari. Il suo impatto sul parquet è stato evidente, con giocate intelligenti e una visione di gioco che solo un veterano come lui può garantire. Questa prestazione è stata un toccasana per ripartire, tanto per il playmaker prodotto di USC quanto per i felsinei; il successo all'Unipol Forum ha garantito il secondo posto ex-aequo con Trapani Shark e Germani Brescia, un record di 8-2 e una visione decisamente più positiva per il futuro, perché trionfare contro gli acerrimi rivali dà sempre un'iniezione di fiducia.
Il feeling con il nuovo allenatore Dusko Ivanovic sembra davvero promettente. Il coach, noto per la sua esperienza internazionale e la capacità di tirare fuori il meglio dai suoi giocatori, oltre che per la dura corazza da “sergente”, ha compreso subito l'importanza di avere a disposizione un profilo come quello di Daniel Hackett, leader carismatico e veterano capace di fare la differenza soprattutto nei momenti cruciali. È interessante vedere come sia scattata subito la scintilla tra l'allenatore e il giocatore, un rapporto che con il tempo potrebbe consolidarsi e restituire a Bologna quella identità che l'ha resa una delle due giganti del campionato. La stoppata su Flaccadori è stata un momento simbolico della partita, un'azione che ha segnato quasi il punto di non ritorno per Milano; in quel frangente, il classe 1987 ha mostrato non solo la sua abilità difensiva, ma anche una mentalità da veterano, capace di dare il massimo nei momenti più delicati. Quella stoppata, proprio quando Milano stava cercando di riavvicinarsi, ha avuto un impatto psicologico enorme: ha mandato un messaggio chiaro agli avversari e dato energia alla sua squadra, fermando sul nascere qualsiasi speranza di rimonta. I cinque assist sono stati altrettanto fondamentali, perché hanno permesso ai compagni di trovare buone soluzioni offensive e di mantenere il ritmo della partita. La sua visione di gioco e la capacità di servire i passaggi giusti nei momenti cruciali hanno contribuito a un gioco di squadra fluido ed efficace, così che i bianconeri potessero allungare progressivamente il divario.
Massimo stagionale alle voci assist (5), valutazione (14) e minuti giocati (29) per il playmaker romagnolo, il quale ha pareggiato il conto dei rimbalzi (5) e delle triple realizzate (2) in queste prime otto uscite da lui disputate. Il suo contributo a riportato la Virtus Segafredo Bologna alla vittoria in trasferta che mancava da quasi un mese e mezzo: l'ultimo successo esterno era datato 26 ottobre contro la Vanoli Cremona, una statistica curiosa e alquanto singolare, poiché i bolognesi – proprio nella stagione passata – avevano trascorso quasi due mesi senza trionfare in trasferta (dal 30 ottobre, data della vittoria al PalaBarbuto con Napoli, al 23 dicembre, successo al PalaCarrara di Pistoia). Hackett ha vestito la divisa dell'EA7 Emporio Armani Milano, ma è stato soprattutto un grande rivale per la compagine meneghina: infatti, nei suoi trascorsi da avversario – prima di approdare sotto le Due Torri – ha messo a referto 12.8 punti, 3.1 rimbalzi, 1.7 assist, 1.4 recuperi e 16.4 di valutazione in sette gare di regular season; ai play-off – nella sfida al meglio delle sette partite disputata nella stagione 2012/13 – ci sono invece 15.7 punti, 5.0 assist, 3.5 rimbalzi, 1.0 recupero e 20.5 di valutazione di media.
