Nella tarda mattinata di oggi, l'Amministratore Delegato Luis Scola ha voluto analizzare con la stampa la situazione del club.
Ecco le sue parole:
«Ovviamente la situazione non è buona perché la squadra non sta giocando bene ed i risultati non arrivano. Siamo preoccupati, certo, e molto occupati a capire come riuscire a sistemare la situazione, consapevoli che mancano ancora 20 partite e siamo ottimisti sul fatto che le cose possano migliorare per tempo. Siamo consapevoli che Varese sia una piazza dove c’è tantissima passione e questo è bello; accettiamo tutti i punti di vista, tutte le opinioni e tutte le critiche, purché rimangano nel limite del rispetto; limite che questa settimana è stato oltrepassato in netto contrasto con quelli che sono i nostri valori che, umilmente, riteniamo siano gli stessi della maggioranza dei tifosi biancorossi. I posti che rimarranno vuoti al palazzetto li occuperemo invitando i ragazzi delle società minibasket del territorio che sicuramente saranno felici di venire a Masnago. Sappiamo che la situazione è difficile e che i tifosi, come noi del resto, sono dispiaciuti, ma stiamo lavorando tutti i giorni per migliorarla; chi vuole lottare insieme a noi è benvenuto, per chi non vuole venire non ci sono problemi. Situazioni come queste le abbiamo già vissute e potremo viverle ancora perché nel basket si vince e si perde. Sponsor e partner? Quelli con cui ho parlato io ci supportano in tutto e per tutto ma anche loro ovviamente non sono felici dei risultati. La negatività del momento legata ai risultati la comprendiamo, ma non possiamo accettare alcune bugie che si sono dette; perché dovremmo voler perdere apposta per andare in A2? Mi imbarazza un po’ rispondere a cose del genere perché è come se Coca-Cola non volesse più vendere bibite o McDonald cibo. Altro punto è legato agli skybox, un progetto nato quando ancora io giocavo che è stato finanziato da fondi regionali e comunali e che è un aiuto a 360° per il club. La situazione di Mandole? Capiamo che tifoseria e stampa possano porsi domande, ma sono decisioni che dobbiamo prendere valutando tantissimi aspetti come le finanze o le possibilità del mercato e che vadano a fare il bene della società. In Pallacanestro Varese chi decide come si gioca è l’allenatore, chi sceglie l’allenatore è il management, chi sceglie il management sono io, chi sceglie l’AD è il CDA, così è e così sarà sempre. Il mercato lo teniamo sempre monitorato; non è nei nostri obiettivi cambiare, ma di fronte alle difficoltà, e a patto che il cambio migliori effettivamente la squadra, siamo sempre disposti a cambiare qualcosa, come già fatto quest’anno prendendo tre giocatori o passando dal 5+5 al 6+6».