Intervistato da Giulia Arturi su “La Gazzetta dello Sport”, coach Poeta ha parlato in vista del girone di ritorno della sua Germani Brescia attualmente capolista: “Il ritorno sarà ancora più competitivo e intenso. Le squadre si rinforzano, le lotte per playoff e salvezza si fanno più tese. Abbiamo approcciato l'ultimo match contro Trento con lo stesso spirito degli albi: ho detto ai ragazzi di non concentrarsi troppo sul risultato della singola gara, ma di continuare a giocare come stiamo facendo dal 18 agosto, con serenità”.
Cosa sta imparando Poeta in questi primi mesi da head coach? “Sono stati 5 mesi da sogno, in cui ho apprezzato la condivisione con uno staff e una società eccellente, e per questo ringrazio l'amministratore delegato Mauro Ferrari. Ogni giorno è una mia prima volta e si impara sempre, mi godo il viaggio. Mi piace. La più emozionante? La prima vittoria. La chimica che si è creata tra squadra e città è una delle cose di cui vado più orgoglioso”.
Che caratteristica non deve mai mancare in una sua squadra? “L'entusiasmo. È la benzina che fa superare stanchezza, momenti difficili e che esalta quando le cose vanno bene. È un booster. Vinciamo per l'unione che abbiamo creato tra noi e per il modo in cui lavoriamo. Non stiamo bene insieme perché vinciamo, è il contrario. Stiamo giocando una bella pallacanestro in attacco, grazie ai grandi interpreti che abbiamo, dobbiamo crescere in difesa”.
Infine, una cosa che coach Poeta ha imparato dai suoi maestri, Messina e Pozzecco: “Messina è stato fondamentale per la metodologia e la conoscenza del gioco. Pozzecco mi ha aiutato nella transizione da giocatore ad allenatore. La gratitudine, importante nella vita, nei loro confronti ci sarà sempre. Il passaggio è stato facile, non ho fatto in tempo ad accorgermene: a Milano la stagione è lunga e la richiesta è esigente, così come in Nazionale. Sono entrato in un vortice bellissimo”.