Intervistato da Piero Guerrini su “Tuttosport”, Gianluca Basile ha raccontato di come si è calato nei panni del conduttore di “Basketball&Conversations”: “ L'idea è venuta ad Alessandro Mamoli. Io ero scettico, ormai fuori dal basket. Ma ne abbiamo parlato, si trattava di una conversazione tra due personaggi che hanno avuto esperienze nello stesso mondo. Non è una intervista. Sono due forze che si incontrano e si raccontano. È bello, ma ho un'ansia da prestazione che in campo non avevo mai provato. L'altro aspetto bello è l'incontro con gli amici”.
Nessuna nostalgia del basket? “No, non potrei mai fare l'allenatore, non reggerei mentalmente, sono ruoli talmente diversi... Certo, un giocatore che diventa coach conosce sensazioni che ha provato e ha un certo tipo di approccio. Ma allenare è un mestiere difficilissimo”.
Basile si è reso protagonista anche dell’episodio con Ettore Messina (disponibile QUI): “Ettore è stato il primo a chiamarmi in Nazionale. Ho davvero molta stima del coach, dell'uomo., di quello che ha fatto. C'è chi lo critica, ma resta così tanto tempo al vertice, vincere, lavorare così bene. Lui e Obradovic sono due esempi pazzeschi. E considerate che in un percorso lungo bisogna avere la forza di cambiare, di adeguarsi. Lo ammiro per questo. Dovrebbero essere i giovani a sentirsi onorati, felici di essere allenati da uno come lui. Ma i tempi sono cambiati”.
