Intervistato da Marco Vigarani sul “Corriere del Trentino”, Jordan Bayehe ha parlato del suo infortunio alla mano, che lo ha costretto ai box: “Se fossimo usciti sconfitti dalla finale magari mi sarei sentito in colpa per non avere potuto aiutare i compagni ma così è stato perfetto ugualmente. Tre vittorie tutte diverse ma tutte fantastiche. Dispiace non avere giocato, ma alla fine conta solo il risultato e questa vittoria è storica. Forse è stato più stressante di quando sono in campo, una sensazione particolare ma che non toglie nulla alla felicità attuale. Tatticamente abbiamo lavorato molto bene, aggiustando anche tutto il necessario per fare fronte alla mia assenza”.
Qualche compagno da applaudire? “Sicuramente Saliou Niang che ha giocato in quattro ruoli diversi nel corso di una sola partita: è stato formidabile. Bravissimo anche il mio compagno di reparto Selom Mawugbe che era l'unico centro di ruolo e ha saputo sopportare da solo tutte le responsabilità, disputando un torneo fantastico. Però è stata una vittoria di tutti”.
Qual è invece la forza della Dolomiti Energia? “La nostra forza è nella capacità di giocare di squadra. Sembra banale, non lo è. Dietro le nostre prestazioni c'è un lavoro straordinario dell'allenatore e di tutto lo staff tecnico che ogni giorno si impegnano per farci entrare sotto la pelle la loro idea di pallacanestro. Dobbiamo essere davvero grati per il loro lavoro. Da subito che si è creata una bella chimica in spogliatoio. Abbiamo ruoli precisi e ognuno è consapevole di potere portare qualcosa di utile al gruppo. Non siamo in tanti ma facciamo tutti la nostra parte. Penso che i risultati ottenuti sul campo siano sempre figli anche dei legami umani e noi siamo molto più che compagni di squadra”.