Intervistato da Luca Aquino sul “Corriere di Bologna”, Rayjon Tucker ha parlato della sua crescita nelle prestazioni con la Virtus Segafredo Bologna nell’ultimo periodo: “Probabilmente avevo bisogno di tempo, poi Ivanovic mi ha dato l'opportunità di cui ogni giocatore ha bisogno. I compagni di squadra mi sono sempre stati vicini nei momenti più bui, anche lo staff tecnico non mi ha mai lasciato solo a combattere nelle avversità. La stagione è lunga e bisogna essere al top nei momenti decisivi, ora finalmente le cose vanno bene. Ivanovic mi chiede di giocare duro e farmi sentire in difesa. Abbiamo una squadra ricca di giocatori che possono fare cose diverse, l’importante è giocare nel modo giusto”.
A dicembre, Tucker aveva scelto di non tornare a Venezia e restare alla Virtus: “Volevo crescere come giocatore dentro e fuori dal campo, trovare la strada per farlo qui era la scelta migliore. Non volevo lasciarmi sfuggire la possibilità di lavorare ogni giorno con grandi talenti che hanno esperienza di Nba, sono stati Mvp di Eurolega e hanno vinto tanto. Sono voluto restare perché non avrebbe fatto bene alla mia carriera e alla mia crescita tornare all'interno di una "comfort zone".
Fuori dal campo, chi è Rayjon Tucker? "Amo ascoltare e fare musica, ho un mio brand di abbigliamento di moda che si chiama Forever BTO e in estate quando torno a casa ho un camp di pallacanestro per ragazzi dalla terza elementare al liceo. Ogni tanto gioco alla playstation online con i compagni, a Call of Duty con Clyburn, Diouf e Morgan”.