Intervistato da Fabrizio Barbieri su “La Provincia – Cremona”, il Presidente della Vanoli Basket Cremona, Aldo Vanoli, ha fatto il punto sulla stagione della sua squadra: “Contro Napoli è stata una vittoria bellissima, in un ambiente ideale. Però io sono un concreto e non voglio che si facciano troppi voli. Piedi piantati a terra, ci sono altre nove gare dal peso importante. Siamo ormai abituati a lottare. Abbiamo vissuto un paio di retrocessioni e conosciamo quanto sia necessario sputare sangue ogni gara. Contro Napoli è stata una di quelle gare dove le pulsazioni non sono mai scese sotto i 100...”.
Per risalire dalla Serie A2, il presidente ha fatto sforzi importanti: “Ci ho sempre creduto, abbiamo fatto quello che serviva per poter lottare fino alla fine. In questi anni mi va dato atto di non avere mai mollato. Per rinforzare la squadra abbiamo fatto sacrifici, ma la vita insegna che i momenti difficili vanno affrontati combattendo. Noi siamo in battaglia. Ho dieci nipoti legati a questi colori, mia figlia in società. Non prenderei mai una decisione a cuor leggero. Nel corso degli anni abbiamo costruito una rete di sponsor importante e il palazzetto è diventato ormai un luogo di incontro. Si fa business tra aziende, ma ci si ritrova anche con le famiglie. È vero che la Serie A ha costi sempre più elevati, ma è vero anche che è un piacere vedere i frutti del lavoro e cosa abbiamo costruito”.
Aldo Vanoli ha poi smentito le voci di vendita della società: “In questi giorni, ne ho sentite e lette tante. Ma, a essere onesto, è da qualche anno che circolano voci strane. Posso smentire categoricamente che ci siano trattative in essere per portare la società in un’altra città. Non smentisco invece che ci siano richieste da parte di tantissime realtà. Ma, lo ripeto, non è una cosa nuova. Da quando siamo retrocessi in Serie A2, abbiamo ricevuto molte proposte, sia dirette che indirette, per rilevare la società. Credo sia normale. In un mondo sportivo in cui è difficile trattare, con noi la cosa è semplice. La società non ha debiti, io sono il socio unico. Chi vuole parlare d’affari non deve fare il giro del mondo, basta chiamare me. E devo dire che la cosa in qualche modo mi lusinga. Vuol dire che in questi anni abbiamo lavorato bene, ci siamo costruiti una credibilità. I sacrifici fatti, tanti, non sono stati fini a sè stessi. La Vanoli è una società sana, conosciuta, un orgoglio per la città”.