Decisivo nella vittoria della Vanoli Basket Cremona sulla Napoli Basket grazie ai suoi 15 punti (6/6 da due), 5 rimbalzi e 26 di valutazione, Stefan Nikolic è stato il nuovo protagonista della rubrica LBA “5 domande a...”
Tre vittorie consecutive in casa, due delle quali negli scontri diretti con Scafati e Napoli, oltre a quella prestigiosa con Trapani. Come stai vivendo lo spogliatoio questo momento di forma?
Lo spogliatoio è carico e consapevole che questo è un momento importante per noi. Vincere partite così, soprattutto quelle con avversarie dirette, ci ha dato ulteriore fiducia nel nostro percorso. C’è entusiasmo, ma allo stesso tempo sappiamo che dobbiamo restare concentrati perché il campionato è lungo e ogni partita conta. L’atmosfera è molto positiva e questo si riflette anche in campo.
L'arrivo di Willis prima e successivamente quelli di Burns e Christon quali valori hanno aggiunto al vostro gruppo? Che tipo di feeling si è creato con loro sul parquet?
Hanno portato tanto, sia a livello tecnico che umano. Willis è un giocatore con grandi capacità offensive e ci dà la stabilità emotiva nei momenti caldi della partita. Burns ha aggiunto grande esperienza, leadership e mentalità vincente e sono contento di averlo ritrovato dopo la scorsa stagione a Cantù, mentre Christon ci sta dando una gestione del gioco e un talento che fanno la differenza già dopo poche settimane. Con loro il feeling è nato in fretta, perché sono persone intelligenti e ambiziose. In campo si vede che ci troviamo bene insieme, e questo è fondamentale per raggiungere i nostri obiettivi.
Viste le esperienze in piazze calde come Bologna, Cantù, ma anche a Udine dove è molto sentito il legame con la pallacanestro, quanto è importante per te il supporto dei tifosi, soprattutto nei momenti topici della stagione?
È qualcosa di speciale. Ho sempre giocato in città dove il basket è una passione enorme e il supporto dei tifosi fa davvero la differenza. Quando senti il calore della gente, quando vedi che credono in te e nella squadra, è una spinta in più per dare tutto. Nei momenti difficili, sapere di avere dietro il pubblico che ti sostiene aiuta tantissimo, e nei momenti belli condividere la gioia con loro rende tutto ancora più speciale.
A proposito del tuo vissuto in Italia: hai preso la cittadinanza e sei sposato con Federica, ma il giovane Stefan si sarebbe mai immaginato una vita lontano alla Serbia e così tanto legata al nostro paese?
Sinceramente no, non lo avrei mai immaginato. Quando ho lasciato la Serbia, pensavo solo a giocare e a fare il massimo per la mia carriera, ma l’Italia mi ha dato molto di più. Oltre al basket, qui ho costruito la mia vita, la mia famiglia e tante amicizie che mi fanno sentire a casa. Oggi posso dire che l’Italia è diventata parte di me, e ne sono davvero felice.
Sbirciando sui tuoi social abbiamo visto due grandi passioni: escursioni e la vostra cagnolina Luna. Come concili la tua vita da giocatore a tempo pieno con quella da marito, 'dog dad' e amante dell'aria aperta?
Diciamo che più che una passione vera e propria è un modo per stare all’aria aperta quando ne ho l’occasione. Con gli impegni della stagione il tempo libero è poco, ma quando posso cerco di passarlo con Federica e Luna. Alla fine, quello che conta per me è staccare un po’ dalla routine e godermi il tempo con loro.
