Cronaca di uno spareggio annunciato. L'altalena di emozioni che ha portato Imola e Milano alla decisiva sfida di domani, e Livorno alla salvezza anticipata, è da raccontare.
Partiamo dai primi dieci minuti, con Livorno sotto di uno in casa, Milano sopra di sei a Siena e Imola dietro Cantù di quattro. Risultato fin lì: lombardi salvi con Imola che avrebbe dovuto sperare in un ko della Mabo nell'ultimo turno. La situazione non cambia, ed anzi si rafforza, a metà gara, quando i divari sembrano consolidarsi (-8, +6 e -9). Il terzo quarto segna la prima svolta, con la riscossa di Livorno contro Trieste (+3) e di Siena (+1), mentre Imola continua ad arrancare: questa ipotesi salva la formazione di Banchi. Il verdetto, però, arriva dopo l'ultimo quarto, anzi dopo il supplementare di Siena, anche se al 39' i parziali dei tre campi condannerebbero proprio Imola, senza bisogno di passare dall'ultima giornata. L'attesa è spasmodica e quando il televideo spazza via gli ultimi dubbi, un pizzico di serenità rincuora le decine di persone che si sono trattenute in religioso silenzio al PalaCattani. Nessuno, però, ha il coraggio di esultare, giustamente, anche perché lo schiaffo di Camtù fa ancora male e la certezza di dover rimontare 7 punti a Milano è un pesante scoglio da superare. In tutti i casi, questa travagliata stagione finisce nel modo più scontato, anche se il pensiero che formazioni come Reggio Calabria e Verona siano salve dà fastidio. La regolarità di questa annata è andata a quel paese da un pezzo, indipendentemente da chi retrocederà, ma le polemiche, ora, servono a poco. Non resta che sperare nel colpo di reni della formazione di Mazzon, brava mercoledì a non mollare mai, sospinta da un pubblico mai così caldo e numeroso (l'inziativa dei coupon omaggio del Carlino e di internet ha favorito il record di presenze con 3925 spetattori), anche se l'Oregon non ha regalato proprio nulla. Si potrebbe discutere della scelta finale di Respert, ma condannare il play della Fillattice adesso non avrebbe senso, anche perché domani Shawn potrà prendersi la classica rivincita dell'ex contro Milano. Per quanto riguarda l'Adecco, infine, la sconfitta di Siena è stata, forse, più pesante di quella di Imola con Cantù. L'Olimpia è arrivata ad un soffio dal traguardo, senza riuscire a chiudere i conti, un po' come con Varese domenica scorsa. Psicologicamente il contraccolpo può essere pesante, anche se da un punto di vista prettamente tecnico la squadra di Pippo Faina non sta giocando male ed ha recuperato Rimac. Ma domani la tecnica servirà a ben poco.
Pullman. I tifosi dell'Andrea Costa hanno organizzato due pullman per Milano che partiranno dal Cs Campanella alle 12.30 (la gara è alle 17.10). Per iscrizioni telefonare al 338-4796723 o al 339-3424050.
Federico Boschi
Partiamo dai primi dieci minuti, con Livorno sotto di uno in casa, Milano sopra di sei a Siena e Imola dietro Cantù di quattro. Risultato fin lì: lombardi salvi con Imola che avrebbe dovuto sperare in un ko della Mabo nell'ultimo turno. La situazione non cambia, ed anzi si rafforza, a metà gara, quando i divari sembrano consolidarsi (-8, +6 e -9). Il terzo quarto segna la prima svolta, con la riscossa di Livorno contro Trieste (+3) e di Siena (+1), mentre Imola continua ad arrancare: questa ipotesi salva la formazione di Banchi. Il verdetto, però, arriva dopo l'ultimo quarto, anzi dopo il supplementare di Siena, anche se al 39' i parziali dei tre campi condannerebbero proprio Imola, senza bisogno di passare dall'ultima giornata. L'attesa è spasmodica e quando il televideo spazza via gli ultimi dubbi, un pizzico di serenità rincuora le decine di persone che si sono trattenute in religioso silenzio al PalaCattani. Nessuno, però, ha il coraggio di esultare, giustamente, anche perché lo schiaffo di Camtù fa ancora male e la certezza di dover rimontare 7 punti a Milano è un pesante scoglio da superare. In tutti i casi, questa travagliata stagione finisce nel modo più scontato, anche se il pensiero che formazioni come Reggio Calabria e Verona siano salve dà fastidio. La regolarità di questa annata è andata a quel paese da un pezzo, indipendentemente da chi retrocederà, ma le polemiche, ora, servono a poco. Non resta che sperare nel colpo di reni della formazione di Mazzon, brava mercoledì a non mollare mai, sospinta da un pubblico mai così caldo e numeroso (l'inziativa dei coupon omaggio del Carlino e di internet ha favorito il record di presenze con 3925 spetattori), anche se l'Oregon non ha regalato proprio nulla. Si potrebbe discutere della scelta finale di Respert, ma condannare il play della Fillattice adesso non avrebbe senso, anche perché domani Shawn potrà prendersi la classica rivincita dell'ex contro Milano. Per quanto riguarda l'Adecco, infine, la sconfitta di Siena è stata, forse, più pesante di quella di Imola con Cantù. L'Olimpia è arrivata ad un soffio dal traguardo, senza riuscire a chiudere i conti, un po' come con Varese domenica scorsa. Psicologicamente il contraccolpo può essere pesante, anche se da un punto di vista prettamente tecnico la squadra di Pippo Faina non sta giocando male ed ha recuperato Rimac. Ma domani la tecnica servirà a ben poco.
Pullman. I tifosi dell'Andrea Costa hanno organizzato due pullman per Milano che partiranno dal Cs Campanella alle 12.30 (la gara è alle 17.10). Per iscrizioni telefonare al 338-4796723 o al 339-3424050.
Federico Boschi
Fonte: Il Resto del Carlino