A differenza della scorsa stagione, nell'ultima giornata, la Fillattice non potrà contare su due risultati. Allora, infatti, il favore a Imola (ko con la Viola) lo fece la Fortitudo che condannò Rimini. Questa volta, invece, bisogna vincere, punto e basta. Anzi, bisogna vincere di 7, annullando l'89 a 82 dell'andata (il quozioente canestri totale premia i biancorossi). Tutto sommato poteva andare peggio e dello stesso avviso è Juan Manuel Moltedo, che con due quarti spettacolari (i secondi), nei quali ha segnato tutti i suoi 15 punti, ha guidato la rimonta della Fillattice. «Ormai — dice l'ala uruguaiana — non abbiamo più niente da perdere. Siamo retrocessi già mille volte, ma alla fine siamo ancora qui. Imola è una città piccola e l'Andrea Costa è una società piccola, e dobbiamo confrontarci contro Milano, uno dei club più importanti d'Italia e d'Europa. Per giunta sul loro campo. La pressione l'avranno tutta loro...».
Anche voi, però, vi giocate la permanenza in serie A...
«Non c'è dubbio e faremo di tutto per restarci. Nelle ultime due partite Milano è stata ad un passo dalla salvezza, ma ha perso all'ultimo secondo con Varese e ai supplementari a Siena, mentre noi sapevano che ci saremmo giocati tutto nell'ultima giornata».
E i sette punti?
«Sarebbe stato meglio partire alla pari, ma non dobbiamo farci condizionare. Il punteggio lo guarderemo quando mancherà un minuto alla fine».
Pensa che Milano, in qualche modo, potrà essere favorita?
«Assolutamente no, nessuno avrà aiuti particolari».
Con Cantù siete arrivati ad un soffio dall'impresa.
«Secondo me abbiamo disputato una grande partita. Siamo riusciti ad avere il tiro della vittoria dopo che loro sono stati avanti di quindici nel terzo quarto».
Respert si è preso l'ultimo tiro dopo essere stato quasi sempre a sedere nella ripresa: cosa ne pensa?
«Era appena entrato è vero, ma se l'è sentita e ha tirato: se fosse entrato staremmo parlando di altro».
Quando vi è arrivata la notizia della sconfita di Milano come avete reagito?
«Non abbiamo gioito, eravamo troppo delusi per la sconfitta ed anche un po' frastornati. La squadra, comunque, ha dimostrato di essere viva e a Milano daremo tutto, ve lo assicuro».
Federico Boschi
Anche voi, però, vi giocate la permanenza in serie A...
«Non c'è dubbio e faremo di tutto per restarci. Nelle ultime due partite Milano è stata ad un passo dalla salvezza, ma ha perso all'ultimo secondo con Varese e ai supplementari a Siena, mentre noi sapevano che ci saremmo giocati tutto nell'ultima giornata».
E i sette punti?
«Sarebbe stato meglio partire alla pari, ma non dobbiamo farci condizionare. Il punteggio lo guarderemo quando mancherà un minuto alla fine».
Pensa che Milano, in qualche modo, potrà essere favorita?
«Assolutamente no, nessuno avrà aiuti particolari».
Con Cantù siete arrivati ad un soffio dall'impresa.
«Secondo me abbiamo disputato una grande partita. Siamo riusciti ad avere il tiro della vittoria dopo che loro sono stati avanti di quindici nel terzo quarto».
Respert si è preso l'ultimo tiro dopo essere stato quasi sempre a sedere nella ripresa: cosa ne pensa?
«Era appena entrato è vero, ma se l'è sentita e ha tirato: se fosse entrato staremmo parlando di altro».
Quando vi è arrivata la notizia della sconfita di Milano come avete reagito?
«Non abbiamo gioito, eravamo troppo delusi per la sconfitta ed anche un po' frastornati. La squadra, comunque, ha dimostrato di essere viva e a Milano daremo tutto, ve lo assicuro».
Federico Boschi
Fonte: Il Resto del Carlino