ROSETO. Roseto ha scritto un'altra pagina di storia, l'ennesima, conquistando per il secondo anno consecutivo un posto nei play off. Il nono posto a una giornata dalla fine della regular season è un risultato cui va dato il giusto risalto, soprattutto considerate le premesse: il -45 rimediato all'esordio sul parquet di Treviso che in molti commentarono con toni esasperati parlando di "fossa delle Marianne" della pallacanestro.
A 7 mesi da quella sconfitta, Roseto può guardare dall'alto in basso la metà delle formazioni che prendono parte alla A1, consapevole che può peggiorare di una sola posizione quella attuale e che si troverà di fronte, nel primo turno dei play off, Roma, Trieste o Pesaro, anche se quest'ultima è l'ipotesi meno probabile. Se si pensa che Milano deve battere Imola o perdere con uno scarto inferiore ai 7 punti per non retrocedere, il risultato dell'Euro vale quanto uno scudetto.
Alla luce di tutto questo deve essere parso oltremodo ingeneroso il coro offensivo che una piccola parte della tifoseria ha rivolto all'indirizzo del patron Michele Martinelli, apparso amareggiato del trattamento riservatogli. A tal proposito, nonostante il giorno festivo, una delegazione di tifosi ha diramato un comunicato stampa del quale si riportano di seguito gli stralci essenziali: "E' nostro desiderio, e della stragrande maggioranza degli sportivi rosetani, esprimere solidarietà al presidente Martinelli per quanto accaduto nella gara con Verona. Certo è un momento delicato per lo sport più amato della nostra città, ma proprio per questo è necessario rimanere uniti, e non dare spazio a provocatori che fanno del chiacchiericcio di bassa lega la loro filosofia di vita. Abbiamo un grande presidente che invitiamo a restare impassibile di fronte alle provocazioni e di restare a fianco di noi tifosi veri, che rappresentiamo la maggioranza, a prescindere da situazioni societarie in cui si potrebbero creare le condizioni per un passaggio del testimone».
Del grande risultato conquistato dall'Euro vuole parlare anche Mario Boni: «Innanzitutto consentitemi di fare i miei personali complimenti al coach Bruno Impaloni, che ha un record di 10 vittorie e 8 sconfitte e ha avuto il merito di tenere unito il gruppo anche nei momenti difficili. Essere nei play off è una soddisfazione immensa da dividere tra tutti». Come segue Boni le vicende societarie? «Con grande interesse perché ho a cuore le sorti del basket rosetano e di questa città. Credo sia giusto ringraziare Martinelli che ha preso questa società in serie B portandola fino alla serie A1 e per ben due volte alla conquista dei play off. Solo un grande manager può fare questo. Ora ha manifestato l'intenzione di mollare perché è stanco e per altri impegni suoi personali, ed è comprensibile».
Giorgio Pomponi
A 7 mesi da quella sconfitta, Roseto può guardare dall'alto in basso la metà delle formazioni che prendono parte alla A1, consapevole che può peggiorare di una sola posizione quella attuale e che si troverà di fronte, nel primo turno dei play off, Roma, Trieste o Pesaro, anche se quest'ultima è l'ipotesi meno probabile. Se si pensa che Milano deve battere Imola o perdere con uno scarto inferiore ai 7 punti per non retrocedere, il risultato dell'Euro vale quanto uno scudetto.
Alla luce di tutto questo deve essere parso oltremodo ingeneroso il coro offensivo che una piccola parte della tifoseria ha rivolto all'indirizzo del patron Michele Martinelli, apparso amareggiato del trattamento riservatogli. A tal proposito, nonostante il giorno festivo, una delegazione di tifosi ha diramato un comunicato stampa del quale si riportano di seguito gli stralci essenziali: "E' nostro desiderio, e della stragrande maggioranza degli sportivi rosetani, esprimere solidarietà al presidente Martinelli per quanto accaduto nella gara con Verona. Certo è un momento delicato per lo sport più amato della nostra città, ma proprio per questo è necessario rimanere uniti, e non dare spazio a provocatori che fanno del chiacchiericcio di bassa lega la loro filosofia di vita. Abbiamo un grande presidente che invitiamo a restare impassibile di fronte alle provocazioni e di restare a fianco di noi tifosi veri, che rappresentiamo la maggioranza, a prescindere da situazioni societarie in cui si potrebbero creare le condizioni per un passaggio del testimone».
Del grande risultato conquistato dall'Euro vuole parlare anche Mario Boni: «Innanzitutto consentitemi di fare i miei personali complimenti al coach Bruno Impaloni, che ha un record di 10 vittorie e 8 sconfitte e ha avuto il merito di tenere unito il gruppo anche nei momenti difficili. Essere nei play off è una soddisfazione immensa da dividere tra tutti». Come segue Boni le vicende societarie? «Con grande interesse perché ho a cuore le sorti del basket rosetano e di questa città. Credo sia giusto ringraziare Martinelli che ha preso questa società in serie B portandola fino alla serie A1 e per ben due volte alla conquista dei play off. Solo un grande manager può fare questo. Ora ha manifestato l'intenzione di mollare perché è stanco e per altri impegni suoi personali, ed è comprensibile».
Giorgio Pomponi
