SIENA — Preparare la partita di Lione sapendo che nel mezzo c'è da giocare una gara difficilissima come quella sul campo della Benetton Treviso non crea nessun tipo di problema. La conferma di ciò viene dalle parole del coach Ataman che, dopo aver visto svanire quasi definitivamente le chances di acciuffare il quarto posto, ha deciso di dirottare tutte le energie fisiche e mentale verso l'impegno di Lione.
«Giovedì pomeriggio abbiamo fatto un allenamento più individuale mentre oggi (ieri n.d.r.) torneremo a lavorare di gruppo. La squadra (partita ieri da Ampugnano con un charter della compagnia Air A!ps) è carica, e del resto come potrebbe non esserlo prima di una finale di Coppa. Sappiamo che a Lione ci sarà tutta l'europa del basket. Parlare di motivazioni appare quindi superfluo». Della Benetton Treviso sappiamo tutto o quasi. La Montepaschi l'ha battuta due volte, dominando sia in campionato che nelle final four di Coppa Italia, anche se in quell'occasione il risultato fu in bilico fino all'ultimo. Cerchiamo allora di scoprire qualcosa sul Valencia. «Non ci sono misteri — spiega il coach Ataman — anche perchè giocano un basket molto simile a quello italiano». Insomma, la Mens Sana è pronta per la finale e la partita di questa sera rappresenta un diversivo utile anche per allentare la pressione. Pressione che avrà a mille la Benetton il cui obiettivo è quello di mantenere quantomeno il secondo posto che possa garantirle di giocare il turno di semifinale dei play off con il fattore campo favorevole. Siena giocherà con la tranquillità di chi non ha niente da perdere. Un po' come Avellino a Cantù. E chissà che proprio negli ultimi 40' della regular season non venga fuori quel ribaltone lungamente rincorso e mai raggiunto dalla Mens Sana. «Finchè c'è vita c'è speranza», recita un famoso proverbio. E proprio seguendo questa teoria la Montepaschi dovrà interpretare al meglio il proprio impegno sul parquet del palaverde. Anche perchè giocare bene a Treviso significherebbe mettersi in viaggio per Lione con una marcia in più. Gli arbitri della sfida di Treviso sono Pozzana e Vianello, con quest'ultimo che ha sostituito in extremis Zancanella.
Federico Cappelli
«Giovedì pomeriggio abbiamo fatto un allenamento più individuale mentre oggi (ieri n.d.r.) torneremo a lavorare di gruppo. La squadra (partita ieri da Ampugnano con un charter della compagnia Air A!ps) è carica, e del resto come potrebbe non esserlo prima di una finale di Coppa. Sappiamo che a Lione ci sarà tutta l'europa del basket. Parlare di motivazioni appare quindi superfluo». Della Benetton Treviso sappiamo tutto o quasi. La Montepaschi l'ha battuta due volte, dominando sia in campionato che nelle final four di Coppa Italia, anche se in quell'occasione il risultato fu in bilico fino all'ultimo. Cerchiamo allora di scoprire qualcosa sul Valencia. «Non ci sono misteri — spiega il coach Ataman — anche perchè giocano un basket molto simile a quello italiano». Insomma, la Mens Sana è pronta per la finale e la partita di questa sera rappresenta un diversivo utile anche per allentare la pressione. Pressione che avrà a mille la Benetton il cui obiettivo è quello di mantenere quantomeno il secondo posto che possa garantirle di giocare il turno di semifinale dei play off con il fattore campo favorevole. Siena giocherà con la tranquillità di chi non ha niente da perdere. Un po' come Avellino a Cantù. E chissà che proprio negli ultimi 40' della regular season non venga fuori quel ribaltone lungamente rincorso e mai raggiunto dalla Mens Sana. «Finchè c'è vita c'è speranza», recita un famoso proverbio. E proprio seguendo questa teoria la Montepaschi dovrà interpretare al meglio il proprio impegno sul parquet del palaverde. Anche perchè giocare bene a Treviso significherebbe mettersi in viaggio per Lione con una marcia in più. Gli arbitri della sfida di Treviso sono Pozzana e Vianello, con quest'ultimo che ha sostituito in extremis Zancanella.
Federico Cappelli