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Euro, prove di play off

La squadra abruzzese potrebbe ritrovare Trieste nella seconda fase

ROSETO. Chiudere in bellezza, con un nono posto che nobiliterebbe la stagione. Con questo obiettivo e con la consapevolezza di avere comunque in tasca il passaporto per i play off l' Euro Roseto gioca questa sera (ore 20,30) sul parquet della Coop Nordest Trieste l'ultima gara della stagione regolare. Proprio la formazione di Pancotto potrebbe essere l'avversaria nel primo turno dei play off.
«Ci terrei a chiudere la prima fase al nono posto», è il commento del coach dell'Euro, Bruno Impaloni, «il resto conta relativamente. Tecnicamente direi che forse Trieste è la squadra più abbordabile, se così si può definire una squadra che è in lotta per il settimo posto; per la cabala, invece, dico Roma. L'ipotesi Pesaro mi sembra la meno probabile».
A conti fatti, salvo risultati clamorosi, l'Euro dovrebbe "prendere" proprio la Coop qualora dovesse confermare il nono posto e i giuliani dovessero giungere ottavi come sono; nell'ipotesi che la Snaidero dovesse superare, invece, i rosetani proprio sul filo di lana, la squadra di Impaloni "prenderebbe" Roma. Play off che inizieranno subito e al ritmo di una partita ogni due giorni: gara 1 martedì 7 maggio in trasferta, gara 2 giovedì 9 maggio in casa ed eventuale bella (il primo turno è al meglio delle tre partite) domenica 12 maggio (in trasferta). «L'esperienza mi ha insegnato che nei tour de force questa squadra va gestita, nel senso che abbiamo pagato dazio quando, per esempio, siamo andati ad Udine dopo aver giocato alla domenica ed esserci allenati il lunedì con il risultato di giocare la peggiore partita dell'anno. Quando si gioca al ritmo di tre gare a settimana la squadra va fatta riposare». Play off conquistati con un turno di anticipo quando nessuno ci credeva più. «Dirò la verità», conclude Impaloni, «quando ho preso la squadra io credevo nei play off, poi la mia fiducia ha vacillato quando tutto sembrava mettersi male e sono contento di essermi sbagliato. Nel girone di ritorno abbiamo conquistato 18 punti; alla luce di questo e del risultato ottenuto credo che alla squadra sia mancato quell'entusiasmo che, secondo me, avrebbe meritato; non so se per mancanza di feeling tra me e il pubblico o tra il pubblico e la società o ancora tra la squadra e il pubblico».
Giorgio Pomponi
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