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Kinder terza con rammarico

KINDER BOLOGNA: Ginobili 10, Bonora 3, Becirovic 7, Granger 15, Frosini 6, Andersen 5, Griffith10, Brkic, 2, Smodis 16, Jaric 10. All.
Messina.
LAURETANA BIELLA: Dixon 5, Belcher 8, Malaventura 8, Ogliaro, Lacey 8, King 2, Niccolai 15, Bougaieff 7, Rankin 1, Batiste 4. All. Ramagli.
Arbitri: Duranti e Seghetti.
Note: primo quarto 25-14 secondo quarto 50-28, terzo quarto 61-43.
La Kinder fa il suo dovere, cioè vince una partita che serve per mantenere intatta la possibilità del secondo posto. Peccato che Siena dia solo l'illusione di poter espugnare Treviso cedendo solo alla fine.
Quindi Benetton seconda, Kinder terza e nel caso di una bella si giocherà in Veneto e non al Pala Malaguti. L'ultima di campionato conferma l'andamento di tutta una stagione: per la Virtus non è mai il momento di vivere nell'abbondanza. Alla prima di Granger, manca infatti Antoine Rigaudeau, fermato da una contrattura all'inguine e tenuto a riposo per precauzione in vista della Final Four nella quale il capitano dovrebbe riuscire comunque a timbrare il cartellino. La fascia di capitano passa per una sera ad Ale Frosini che bagna l'esordio con una vittoria facile facile. Per la Kinder è il buon allenamento che voleva Messina, i 40' giusti per arrivare caldi alla sfida di venerdì che avrà ben altro come premio vittoria. Antonio Granger è l'uomo più atteso e non delude i 6.000 del PalaMalaguti che gli riservano un'ovazione al primo canestro (più libero) all'inizio del secondo quarto. Se Granger è venuto, almeno per ora, per fare il cambio è un cambio di lusso e allunga di nuovo la panchina degli esterni. Bene Granger, ma non aveva certo bisogno di dimostrare qualcosa a una platea che lo conosce bene, e molto bene i due uomini che Messina sta recuperando partita dopo partita. Becirovic dalle mani svelte e Griffith dai muscoli tornati tonici che dispensa stoppate , cattura rimbalzi (8 nei primi 11 minuti) e butta dentro quello che gli viene servito dai compagni. Smodis, in un primo tempo che toglie a Biella qualsiasi cattivo pensiero è quello che fa le cose migliori (16 punti con tre soli errori in 12'). Ginobili si dedica invece a quelli che hanno pagato il biglietto e dispensa un paio di giocate che farebbero impazzire anche il pubblico della Nba. Per Biella i primi due quarti sono un muro impossibile da scalare. Lì finisce la partita: 10-0 in un attimo, poi addirittura 42-17. Dopo il riposo si potrebbe andare a cena perchè la Kinder non ha più voglia di spingere e Biella non ne ha più voglia in assoluto. La Lauretana compie il massimo sforzo fino al –17 poi va definitivamente in ferie lasciando che la Virtus si concentri per la semifinale d'Eurolega.
Gianni Cristofori
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