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Viola, miracolo. E la Skipper non riesce a far 13

VIOLA: Mazzarino 9 , Montecchia 12 , Tucker 8, Dasic 2, Eze 4,Eubanks 21, Delfino 12 ,Williams 2 , Blasi , Tomidy 19. Allenatore: Zorzi;
SKIPPER: Goldwire 13 , Basile 10 , Fucka 7,
Savic n.e. , Meneghin 8 , Milic 17, Kovacic 16,
Galanda 6, Mancinelli 2 (0/2), Marcelic 9. Allenatore: Boniciolli;
Arbitri: La Monica di Pescara e Sabetta di Termoli
REGGIO CALABRIA – Al 'Pentimele' la Skipper non riesce a far tredici. Il quintetto di Boniciolli viene superato sul filo di lana da una Viola che ha voluto fortemente il successo e che ha trovato il sorpasso decisivo con un tup-in di Tucker. Dopo le ben note vicissitudini registratesi in casa Viola durante l'estate, la salvezza conquistata in anticipo e la vittoria di prestigio contro la capolista equivalgono ad uno vero e proprio miracolo. L'incontro comincia con la Skipper subito avanti (9 – 2), dopo un canestro da sotto messo a segno da Kovacic. Montecchia realizza la bomba del primo, momentaneo sorpasso (12 – 11), ma la Fortitudo manda subito sul parquet Galanda per Kovacic. Dopo che la Viola arriva a + 5 (20 – 15), due canestri consecutivi di Milic firmano il 29 a 28 con il quale si chiude il primo periodo I reggini, al 13', sono di nuovo avanti con un tiro pesante di Mazzarino (33 – 31), mentre Boniciolli fa richiesta di un time out e, poi, ruota ancora i suoi, con Fucka che va in panca. Goldwire detta i ritmi del gioco e con il penetra e scarica apre falle nella difesa reggina, favorendo il tiro dall'angolo di Marcelic (50 - 41). Terzo periodo nel segno della Skipper (61 – 52), ma Eubanks riesce a rimettere in corsa la Viola e a divertire con le sue giocate (62 – 65), con il tabellone che, al 30', indica il punteggio di 74 a 71 per la Skipper. Cresce l'intensità difensiva ospite e la Viola evidenzia qualche difficoltà, mentre cresce il vantaggio di Fucka e compagni (81 - 71). Montecchia, di nuovo in campo, guida i suoi al pari (81 – 81), ma la Skipper non demorde, prova a rimettere il muso avanti, subito ripresa da uno schiaccione di Delfino. Un tiro pesante di Meneghin non basta a regalare il successo perché il sorpasso arriva con Tomidy ed due liberi di Delfino. Nel convulso finale prima realizza Kovacic (88 –87) e poi Tucker consente l'apoteosi dei padroni di casa.
Franco Pellicanò
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