L'esordio di Granger coincide con il terzo posto, la probabile semifinale con la Benetton (avversaria anche venerdì, nella semifinale di Eurolega) e gli acciacchi di Rigaudeau (risparmiato per il solito problema agli adduttori) e Becirovic, colpito duro al polso già infortunato. «Una partita buona – spiega Ettore Messina – che abbiamo cominciato bene, dando ritmo alla difesa e all'attacco. Abbiamo preferito non rischiare Antoine e lo stesso Sani, dopo un buon inizio, ha rimediato un colpo a un polso. Così abbiamo sfruttato a lungo Granger, che ci ha dato freschezza. Possiamo guardare con fiducia al futuro». Passa alle sue “coppie” di lunghi, Messina, che ormai ha individuato in Griffith-Smodis e Andersen-Frosini. «Si tratta di due buone combinazioni – insiste – che ci permettono di tenere alto il ritmo. Non solo dalla difesa all'attacco, ma anche nella fase opposta». Dopo un'altalena di emozioni – guardando sul tabellone il risultato di Treviso – è arrivato il terzo posto. E la Virtus del secondo Messina (dopo l'esperienza in nazionale) ha vinto il titolo “solo” quando ha concluso al primo posto la regular season. «C'è una differenza – commenta Messina – con le esperienze passate. Siamo arrivati terzi, è vero, ma con gli stessi punti della seconda. E poi siamo giunti a questo punto con un buon morale e forze fresche. In passato, invece, chiudevamo la stagione regolare in calo, con molti acciaccati. Successe così anche l'anno che pure conquistammo la finale di Eurolega, a Monaco, contro lo Zalgiris».
Alessandro Gallo
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino