COOP NORDEST TRIESTE: Maric 12 (1/1, 1/2), Mazique 13 (5/13, 1/2), Jones 8 (4/5, 0/2), Pastore, Washington 17 (2/4, 3/3), Erdmann 15 (6/9, 1/7), Casoli 19 (3/5, 2/3), Podestà 17 (6/9), Agostini, Lazic (0/1 da 3). Coach: Pancotto.
EURO ROSETO: Sims 16 (5/8, 1/4), Hicks 11 (2/4, 2/3), Gilmore 17 (2/3, 4/8), Colson n.e., Ruggiero 3 (0/1, 1/1), Grant 5 (1/5, 1/4), Swinson 12 (4/8), Boni 19 (3/6, 3/5), Lockhart 14 (5/7, 1/2), Monti. Coach: Impaloni.
ARBITRI: Giansanti di Roma e Begnis di Crema (Cr).
NOTE: parziali: 31-26; 54-47; 78-74. Tiri da 2: Coop 27/46; Euro 22/42. Tiri da 3: Coop 8/20; Euro 13/27. Liberi: Coop 23/26; Euro 14/27. Rimbalzi: Coop 47; Euro 28. Spettatori 3.800 per un incasso di 36.500 Euro.
TRIESTE. Si può vincere senza segnare un solo canestro dal campo negli ultimi 3' di una partita terminata 101-97. E' accaduto alla Coop Trieste che, per avere la meglio su un Euro Roseto mai doma anche se nuovamente preda delle proverbiali amnesie difensive, si è affidata alla migliore mira dalla lunetta: dal 92-92 del 38', Casoli ha vestito i panni del "boia" totalizzando un significativo 7/8 dalla linea di tiro libero!
L'Euro ha perso la partita dalla lunetta, totalizzando un disastroso 14/27 (contro il 23/27 della Coop) di cui 1/5 negli ultimi, fatali 2' di partita, oltre che a rimbalzo (47 a 28). C'è la piccola soddisfazione, più che altro per i tifosi, di trovare nei play off la Wurth invece della Coop, con evidente risparmio chilometrico.
Una partita che ha riscattato un avvio non proprio spettacolare, e che ha vissuto una prima svolta al 24' quando Boni, fin lì il miglior realizzatore di Roseto, ha dovuto lasciare il campo per raggiunto limite di falli.
In avvio il punteggio alto era determinato più dagli errori che dalle buone giocate dei singoli, e mentre la Coop trovava buonissime cose da Podestà (15 punti e 7 rimbalzi a metà gara) e dal rientrante Washington, nell'Euro al solito Boni dava man forte un Lockhart incredibilmente prodigo di iniziativa in attacco. Alla prima sirena la Coop comandava 31-27 mentre al riposo il vantaggio dei padroni di casa era quasi raddoppiato: 54-47. Il miglior momento di Boni che segnava 5 punti in fila fruttava in avvio di terzo periodo un parziale di 5-15 che consentiva all'Euro di passare dal -8 (57-49) al +2 (62-64). L'uscita di Boni per falli armava d'incanto la mano di Gilmore (11 punti in 6'), al suono della penultima sirena la partita era apertissima: 78-74.
Nell'ultimo quarto le due squadre davano vita a un duello appassionante fatto di sorpassi e recuperi e, dopo un piccolo vantaggio dell'Euro (88-90 a 3' dalla fine), si entrava in parità negli ultimi 2'. Roseto, tuttavia, non riusciva ad invertire la striscia negativa dalla lunetta sbagliando anche tiri fondamentali con Grant e un paio di scelte con Swinson, mentre Trieste, che a sua volta non ne aveva più, sfruttava come meglio non poteva i falli sistematici di Roseto e i tiri liberi conseguenti e, dopo il mancato aggancio a 15" dalla fine (errore di Swinson sul 99-97) Washington scriveva la parola fine ovviamente dalla lunetta: 101-97. E adesso si torna a Roma!
p.g.
EURO ROSETO: Sims 16 (5/8, 1/4), Hicks 11 (2/4, 2/3), Gilmore 17 (2/3, 4/8), Colson n.e., Ruggiero 3 (0/1, 1/1), Grant 5 (1/5, 1/4), Swinson 12 (4/8), Boni 19 (3/6, 3/5), Lockhart 14 (5/7, 1/2), Monti. Coach: Impaloni.
ARBITRI: Giansanti di Roma e Begnis di Crema (Cr).
NOTE: parziali: 31-26; 54-47; 78-74. Tiri da 2: Coop 27/46; Euro 22/42. Tiri da 3: Coop 8/20; Euro 13/27. Liberi: Coop 23/26; Euro 14/27. Rimbalzi: Coop 47; Euro 28. Spettatori 3.800 per un incasso di 36.500 Euro.
TRIESTE. Si può vincere senza segnare un solo canestro dal campo negli ultimi 3' di una partita terminata 101-97. E' accaduto alla Coop Trieste che, per avere la meglio su un Euro Roseto mai doma anche se nuovamente preda delle proverbiali amnesie difensive, si è affidata alla migliore mira dalla lunetta: dal 92-92 del 38', Casoli ha vestito i panni del "boia" totalizzando un significativo 7/8 dalla linea di tiro libero!
L'Euro ha perso la partita dalla lunetta, totalizzando un disastroso 14/27 (contro il 23/27 della Coop) di cui 1/5 negli ultimi, fatali 2' di partita, oltre che a rimbalzo (47 a 28). C'è la piccola soddisfazione, più che altro per i tifosi, di trovare nei play off la Wurth invece della Coop, con evidente risparmio chilometrico.
Una partita che ha riscattato un avvio non proprio spettacolare, e che ha vissuto una prima svolta al 24' quando Boni, fin lì il miglior realizzatore di Roseto, ha dovuto lasciare il campo per raggiunto limite di falli.
In avvio il punteggio alto era determinato più dagli errori che dalle buone giocate dei singoli, e mentre la Coop trovava buonissime cose da Podestà (15 punti e 7 rimbalzi a metà gara) e dal rientrante Washington, nell'Euro al solito Boni dava man forte un Lockhart incredibilmente prodigo di iniziativa in attacco. Alla prima sirena la Coop comandava 31-27 mentre al riposo il vantaggio dei padroni di casa era quasi raddoppiato: 54-47. Il miglior momento di Boni che segnava 5 punti in fila fruttava in avvio di terzo periodo un parziale di 5-15 che consentiva all'Euro di passare dal -8 (57-49) al +2 (62-64). L'uscita di Boni per falli armava d'incanto la mano di Gilmore (11 punti in 6'), al suono della penultima sirena la partita era apertissima: 78-74.
Nell'ultimo quarto le due squadre davano vita a un duello appassionante fatto di sorpassi e recuperi e, dopo un piccolo vantaggio dell'Euro (88-90 a 3' dalla fine), si entrava in parità negli ultimi 2'. Roseto, tuttavia, non riusciva ad invertire la striscia negativa dalla lunetta sbagliando anche tiri fondamentali con Grant e un paio di scelte con Swinson, mentre Trieste, che a sua volta non ne aveva più, sfruttava come meglio non poteva i falli sistematici di Roseto e i tiri liberi conseguenti e, dopo il mancato aggancio a 15" dalla fine (errore di Swinson sul 99-97) Washington scriveva la parola fine ovviamente dalla lunetta: 101-97. E adesso si torna a Roma!
p.g.