TRIESTE - Metis un Varese ai play-off. Una squadra blasonata, ma non certo irresistibile sulla strada della Coop negli spareggi verso lo scudetto del basket. In un’ora e mezzo Trieste taglia una serie di record: batte Roseto, riconquista il settimo posto finale ai danni della Wurth, archivia come vincente la regular season perchè conclusa con più vittorie che sconfitte, supera i 100 punti in una partita, evita nel proseguio di stagione una Snaidero che avrebbe potuto fornire qualche sorpresa antipatica conquistandosi un’avversaria tutto sommato abbordabile.
«Era dal ’94 che la pallacanestro triestina non arrivava così in alto», ha potuto dire pochi secondi dopo il fischio finale il presidente Roberto Cosolini. E in effetti quest’anno Trieste ha potuto fornire quanto di meglio si è potuto vedere una volta conclusa la prestigiosa era Stefanel, appunto alla fine del campionato ’93-’94 con il terzo posto conclusivo e la finale scudetto mancata per un soffio. Nè Illycaffè, nè Genertel, nè Lineltex, nè Telit erano arrivate così in alto. Ora però incomincia un altro breve campionato che vedrà la Coop impegnata a conquistare un posto nelle Coppe europee superando il primo turno e regalando alla società, nel quarto di finale che la vedrebbe poi sfidare la Benetton, un paio di quei buoni incassi che sono svaniti con il vanificarsi dell’eventualità Snaidero. Treviso in fondo non è molto più lontana di Udine.
Ma tutta l’attenzione va ora puntata sulla prima sfida e per prepararsi adeguatamente dal 2 maggio Pancotto porterà i biancorossi in ritiro a Grado. Il match d’avvio martedì 7 al PalaTrieste dinanzi un pubblico che dovrà essere imponente, rivincita 48 ore dopo a Varese, eventuale bella domenica ancora a Trieste: due pallottole in canna per la Coop, una sola per la Metis.
I biancorossi hanno ancora problemi di concentrazione come si è visto anche ieri, in particolare dalle 22 palle perse. In tutti e 40 i minuti non solo non sono mai riusciti ad ammazzare la gara, ma nemmeno a effettuare un break prorompente. Erano ancora sotto sull’88-90 a tre minuti e mezzo dalla fine. Poi Erdmann ha insaccato un tiro e ha subito fallo, ha sbagliato il libero, ma Casoli ha trasformato il tap-in. Azione da quattro punti, 92-90 per Trieste e inerzia della gara rovesciata. Lo stillicidio dei tiri dalla lunetta ha dato ragione alla Coop che con gli ultimi due liberi di Washington ha superato anche quota 100. Sei uomini in doppia cifra per Trieste con Casoli top scorer (19 punti), Washington autore di 3 su 3 nelle bombe, Maric di 7 su 7 nei liberi, Jones di 4 su 5 da due punti, Podestà di 12 rimbalzi, Erdmann di 4 assist. Una vittoria di squadra, a tratti spettacolare con contropiedi e schiaccioni, anche se 97 punti subiti in casa sono un’enormità. Ai play-off la difesa dovrà essere enormemente più cattiva.
Silvio Maranzana
«Era dal ’94 che la pallacanestro triestina non arrivava così in alto», ha potuto dire pochi secondi dopo il fischio finale il presidente Roberto Cosolini. E in effetti quest’anno Trieste ha potuto fornire quanto di meglio si è potuto vedere una volta conclusa la prestigiosa era Stefanel, appunto alla fine del campionato ’93-’94 con il terzo posto conclusivo e la finale scudetto mancata per un soffio. Nè Illycaffè, nè Genertel, nè Lineltex, nè Telit erano arrivate così in alto. Ora però incomincia un altro breve campionato che vedrà la Coop impegnata a conquistare un posto nelle Coppe europee superando il primo turno e regalando alla società, nel quarto di finale che la vedrebbe poi sfidare la Benetton, un paio di quei buoni incassi che sono svaniti con il vanificarsi dell’eventualità Snaidero. Treviso in fondo non è molto più lontana di Udine.
Ma tutta l’attenzione va ora puntata sulla prima sfida e per prepararsi adeguatamente dal 2 maggio Pancotto porterà i biancorossi in ritiro a Grado. Il match d’avvio martedì 7 al PalaTrieste dinanzi un pubblico che dovrà essere imponente, rivincita 48 ore dopo a Varese, eventuale bella domenica ancora a Trieste: due pallottole in canna per la Coop, una sola per la Metis.
I biancorossi hanno ancora problemi di concentrazione come si è visto anche ieri, in particolare dalle 22 palle perse. In tutti e 40 i minuti non solo non sono mai riusciti ad ammazzare la gara, ma nemmeno a effettuare un break prorompente. Erano ancora sotto sull’88-90 a tre minuti e mezzo dalla fine. Poi Erdmann ha insaccato un tiro e ha subito fallo, ha sbagliato il libero, ma Casoli ha trasformato il tap-in. Azione da quattro punti, 92-90 per Trieste e inerzia della gara rovesciata. Lo stillicidio dei tiri dalla lunetta ha dato ragione alla Coop che con gli ultimi due liberi di Washington ha superato anche quota 100. Sei uomini in doppia cifra per Trieste con Casoli top scorer (19 punti), Washington autore di 3 su 3 nelle bombe, Maric di 7 su 7 nei liberi, Jones di 4 su 5 da due punti, Podestà di 12 rimbalzi, Erdmann di 4 assist. Una vittoria di squadra, a tratti spettacolare con contropiedi e schiaccioni, anche se 97 punti subiti in casa sono un’enormità. Ai play-off la difesa dovrà essere enormemente più cattiva.
Silvio Maranzana