TRIESTE - Mario Ghiacci è l’uomo della provvidenza: Coop Nordest-Euro Roseto è finita da pochi secondi e il g.m. è già seduto in sala stampa per stilare la griglia play-off. Fogli in mano con gli esiti degli scontri diretti da una parte, televideo con i risultati dell’ultima giornata davanti agli occhi.
«Allora: Trieste è settima, Roma ottava, Roseto nona e Varese decima. Dunque? Dunque negli ottavi di finale ci capita Varese». Il tempo di far mente locale sull’avversaria e l’uomo di ghiaccio, per una volta, si lascia scappare qualche imprecazione. «C’era tanta paura di trovare Udine, non credo che affrontare la Metis sarà una passeggiata».
Dall’altra parte della sala stampa, Roberto Cosolini mette da parte il futuro e pensa a quanto è stato fatto fino a oggi. «Questo settimo posto – commenta il presidente – è il risultato più importante ottenuto dalla Pallacanestro Trieste dal 1994 a oggi. Un traguardo prestigioso per il quale voglio ringraziare il giemme Ghiacci, Pancotto, lo staff e tutta la squadra. Un pensiero anche per il pubblico che ci è stato vicino nel corso della stagione e, ne sono certo, lo farà anche nei play-off».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Cesare Pancotto. «Voglio ringraziare tutti gli artefici di questa grande stagione. Dai custodi del palazzetto (no, non è una battuta) al pubblico con il quale abbiamo vissuto 36 partite intense, alla società, Ghiacci, il mio stupendo staff e, ultimi ma non ultimi i giocatori, gli artefici principali del settimo posto. Raggiunti i play-off dobbiamo costruire un evento. Ci siamo meritati questo premio entrando dalla porta principale. In questi dieci giorni che ci separano dalla prossima gara dobbiamo continuare a far crescere l’identità del gruppo. Un pensiero ai prossimi avversari? Affrontiamo Varese, una grande squadra. Non so se partiamo favoriti o sfavoriti, di certo ce la metteremo tutta».
Lorenzo Gatto
«Allora: Trieste è settima, Roma ottava, Roseto nona e Varese decima. Dunque? Dunque negli ottavi di finale ci capita Varese». Il tempo di far mente locale sull’avversaria e l’uomo di ghiaccio, per una volta, si lascia scappare qualche imprecazione. «C’era tanta paura di trovare Udine, non credo che affrontare la Metis sarà una passeggiata».
Dall’altra parte della sala stampa, Roberto Cosolini mette da parte il futuro e pensa a quanto è stato fatto fino a oggi. «Questo settimo posto – commenta il presidente – è il risultato più importante ottenuto dalla Pallacanestro Trieste dal 1994 a oggi. Un traguardo prestigioso per il quale voglio ringraziare il giemme Ghiacci, Pancotto, lo staff e tutta la squadra. Un pensiero anche per il pubblico che ci è stato vicino nel corso della stagione e, ne sono certo, lo farà anche nei play-off».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Cesare Pancotto. «Voglio ringraziare tutti gli artefici di questa grande stagione. Dai custodi del palazzetto (no, non è una battuta) al pubblico con il quale abbiamo vissuto 36 partite intense, alla società, Ghiacci, il mio stupendo staff e, ultimi ma non ultimi i giocatori, gli artefici principali del settimo posto. Raggiunti i play-off dobbiamo costruire un evento. Ci siamo meritati questo premio entrando dalla porta principale. In questi dieci giorni che ci separano dalla prossima gara dobbiamo continuare a far crescere l’identità del gruppo. Un pensiero ai prossimi avversari? Affrontiamo Varese, una grande squadra. Non so se partiamo favoriti o sfavoriti, di certo ce la metteremo tutta».
Lorenzo Gatto