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La Snaidero acciuffa i play-off

Pur sconfitta a Verona, si qualifica al 12º posto della griglia. Con Siena negli ottavi

VERONA – Stordita da una Muller famelica, che si getta sulla preda come ha fatto per tutto il suo orgoglioso campionato, la Snaidero non entra mai in partita a Verona. Per fortuna che i risultati dagli altri campi girano bene e così Udine, dodicesima, entra nei play-off scudetto, sia pure contro la Monte Paschi Siena, quinta. Alla fine, così tutti possono festeggiare i rispettivi traguardi.
L’inizio è contratto. Verona (Rombaldoni, Carraretto, Ivory, Alberti e Camata) mette in campo tutto l’orgoglio di una squadra che si è salvata nonostante la decadenza del club. Fa anche scelte semplici dettate dalla duttitlià di coach Lardo: pressing sulla rimessa per isolare il portatore di palla Woolridge e tutti a mazzolare a turno Stern, che tanto dalla lunetta non la mette. Il resto lo fa l’aggressiva difesa Muller.
E’ illusorio, quindi, lo 0-3 per la Snaidero (Woolridge, Mian, Li Vecchi, Alibegovic e Stern) con cui Li Vecchi apre la partita. Dopo 2’16’’ Udine è già doppiata (6-3) con il gioco sotto di Camata e Alberti. Ancora Li Vecchi in penetrazione la tiene contatto e lo spaurito Alibegovic impatta con un libero: 6-6 al 3’. Dopo di che, il diluvio: con un parziale di 21-8, favorito anche da due bombe di Ivory, la Muller al 10’ è sul 27-14. A nulla vale anche l’inserimento di Mills per Li Vecchi fermato dall’arbitro Reatto per una ferita sanguinante a un polpaccio.
Il peggio per Udine, però, deve ancora arrivare e giunge nel secondo quarto: 12-7 è il parziale dei secondi dieci minuti. La Snaidero, già deficitaria al tiro (26 pe cento dal campo), cede anche a rimbalzo: 33 a 13, con 11 catturati da Verona in attacco. Al riposo è 39-21 per la Muller, ma gli arancione sono ancora nei play-off, da dodicesimi, perché perdono tutte le avversarie dirette nella corsa agli ultimi quattro posti utili.
A inizio, ripresa (Woolridge, Mian, Mills, Alibegovic e Stern) ha almeno un sussulto e ritrova la via del canestro, anche se la Muller (Carraretto, Carroll, Ivory, Alberti e Camata) continua a imperversare ora contro Mills, battuto con facilità. Sul massimo svantaggio di 62-37, coach Frates ritira dal campo i due terminali Woolridge e Stern per Busca e Cantarello. Una bomba di Leo, appena entrato, e due liberi di Teo a tempo scaduto limitano la malaparata a un ventello al 30’: 64-44.
In avvio di ultimo quarto, Frates che non ha mai avuto pericolosità dal perimetro gioca la carta della disperazione: Busca con Woolridge, Li Vecchi, Alibegovic e Cantarello in quintetto. Andre lo ripaga riportando la Snaidero di peso, con due bombe e un canestro più fallo, a -14 (69-55) al 33’40’’ e costringendo anche Ivory al quarto fallo.
La Muller (Rombaldoni, Carroll, Higgs, Burrough e Alberti), in evidente difficoltà, mantiene il vantaggio grazie a tre errori di fila in attacco di Woolridge, Alibegovic e Busca. A nulla vale il rimescolamento di carte finale con Mian per Alibegovic e Stern per Carraretto, la Muller si concede la passerella finale.
Valerio Morelli
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