ADECCO: Turner 13, Michelori 3, Bullock 25, Mordente 10, Rimac, Rancik 9, Rusconi 6, Horton, Shaw 10, Sankes ne.
FILLATTICE: Fazzi ne, Hill 15, Gray 12, Ambrassa 19, Bailey 6, Respert, Moltedo 15, Williams 6, Savio 2, Loriga ne. ARBITRI: D'Este e Cazzaro. NOTE – parziali 16-24, 35-31, 57-56. Tiri liberi: Adecco 14/24, Fillattice 17/22. Usciti per cinque falli: 36'58'' Savio, 39'48'' Williams. Tiri da tre punti: Adecco 4/21, Fillattice 10/30. Rimbalzi: Adecco 42, Fillattice 38. Spettatori: 4.200. MILANO – Alla fine l'Olimpia Milano è salva e tutto il basket tira un sospiro di sollievo, anche se dispiace per l'amara retrocessione della Fillattice Imola, fino all'ultimo mai doma e combattiva. Il match-salvezza che tutta l'Italia del basket aspettava con ansia ha regalato un finale che in molti ricorderanno. Lo ricorderanno soprattutto gli oltre 4000 spettatori presenti, che hanno visto i tiri liberi volutamente sbagliati dalla squadra di casa perchè gli ospiti, intanto, puntavano dritti all'overtime dopo aver constatato che nei 40' regolamentari non sarebbero riusciti a vincere di 7 punti, scarto utile per mandare all'inferno l'Olimpia. Un paio di volte, durante l'arco della gara, la formazione di Mazzon era arrivata alla soglia salvezza, gettando nello sconforto Faina e la sua panchina. È stato Bullock, quasi sempre, l'uomo della Provvidenza, quello che ha preso la palla in mano nei momenti delicati tirando fuori dai guai la squadra più vincente della storia del basket italiano. Dall'altra parte, l'australiano Heal ma soprattutto Fabrizio Ambrassa hanno fatto credere che il miracolo era possibile, ma Milano ha avuto più freddezza nei momenti decisivi ed è riuscita a conquistare una salvezza comunque meritata.
FILLATTICE: Fazzi ne, Hill 15, Gray 12, Ambrassa 19, Bailey 6, Respert, Moltedo 15, Williams 6, Savio 2, Loriga ne. ARBITRI: D'Este e Cazzaro. NOTE – parziali 16-24, 35-31, 57-56. Tiri liberi: Adecco 14/24, Fillattice 17/22. Usciti per cinque falli: 36'58'' Savio, 39'48'' Williams. Tiri da tre punti: Adecco 4/21, Fillattice 10/30. Rimbalzi: Adecco 42, Fillattice 38. Spettatori: 4.200. MILANO – Alla fine l'Olimpia Milano è salva e tutto il basket tira un sospiro di sollievo, anche se dispiace per l'amara retrocessione della Fillattice Imola, fino all'ultimo mai doma e combattiva. Il match-salvezza che tutta l'Italia del basket aspettava con ansia ha regalato un finale che in molti ricorderanno. Lo ricorderanno soprattutto gli oltre 4000 spettatori presenti, che hanno visto i tiri liberi volutamente sbagliati dalla squadra di casa perchè gli ospiti, intanto, puntavano dritti all'overtime dopo aver constatato che nei 40' regolamentari non sarebbero riusciti a vincere di 7 punti, scarto utile per mandare all'inferno l'Olimpia. Un paio di volte, durante l'arco della gara, la formazione di Mazzon era arrivata alla soglia salvezza, gettando nello sconforto Faina e la sua panchina. È stato Bullock, quasi sempre, l'uomo della Provvidenza, quello che ha preso la palla in mano nei momenti delicati tirando fuori dai guai la squadra più vincente della storia del basket italiano. Dall'altra parte, l'australiano Heal ma soprattutto Fabrizio Ambrassa hanno fatto credere che il miracolo era possibile, ma Milano ha avuto più freddezza nei momenti decisivi ed è riuscita a conquistare una salvezza comunque meritata.