SCAVOLINI: Booker 10 (2/3, 2/4), Johnson 21 (9/14), Gigena 12 (2/2, 2/4), Middleton 12 (4/5 da tre), Blair 9 (3/7), Pecile 5 (1/3, 1/7), Traina 22 (3/5, 5/5), Tusek 5 (1/7, 1/1), Maggioli, Panichi 6 (1/2 da tre). Allenatore: Pillastrini.
MABO: Giachetti 5 (0/1, 1/3), Elliott 13 (2/6, 3/5), Conley 15 (7/18), Slater 10 (4/11), Barlow 11 (4/5, 1/1), Pierich 6 (2/3 da tre), Sambugaro (0/1 da tre), Autry 3 (1/3 da tre), Garri (0/3, 0/1), Santarossa 8 (4/5). Allenatore: Banchi.
ARBITRI: Grossi di Roma e Nardecchia di L'Aquila.
NOTE - Tiri liberi: Scavolini 12/17, Mabo 5/7. Tiri da due punti: Scavolini 21/41, Mabo 21/49. Tiri da tre: Scavolini 16/28, Mabo 8/17. Rimbalzi: Scavolini 38, Mabo 35. Scavolini: 13 palle perse, 24 rec. Mabo: 22 perse, 15 rec. Nessun uscito per 5 falli. Spettatori: 5230, incasso 45.151 euro. Parziali: 31-16, 51-39, 81-53.
PESARO. Le motivazioni nella vita sono tutto. La Mabo entra nell'astronave del Bpa Palas con l'animo leggero di chi si è tolto un peso dallo stomaco, la salvezza anticipata ha l'effetto di un chiodo che s'infila in una camera d'aria. Impossibile pretendere concentrazione totale e occhi di tigre quando sai che nessuno potrà più toglierti quell'angolino di paradiso conquistato a metà settimana. La Scavolini, al contrario, deve collaudare il motore in vista dei playoff, la fase scudetto in cui Pesaro dopo l'anonimo sesto posto di regular season cercherà di dare un senso al budget speso anche quest'anno da Valter Scavolini.
La partita è stata vera solo nel primo quarto, cominciato da Luca Banchi con un quintetto alto: Giachetti play insieme ai quattro mori Conley, Elliott, Barlow e Slater. Un modo per tenere alta l'attenzione evitando anche di alzare troppo i giri del match. Per sei-sette minuti il gioco è riuscito nonostante un Reggie Slater in versione gatto Silvestro (un tiro, un rimbalzo e zero punti nel primo tempino), con la testa già dentro la valigia che domani imbarcherà sul volo per Houston insieme a un bel mucchietto di dollari. Meritatissimi, sia chiaro, per cos'ha fatto a Biella e contro Trieste.
Al 5'10" la Mabo era avanti (14-12) dopo una tripla di Giachetti. La luce amaranto si è spenta sul ferro che ha sputato fuori una schiacciata di Conley. Demarco Johnson ha deciso di svegliarsi e la Scavolini ha preso il volo, coi suoi canestri da sotto e le micidiali triple dell'italo-canadese Traina. Risultato: 19-2 di parziale in cinque minuti scarsi e già 31-16 all prima sirena.
Nel secondo quarto, con Elliott riportato nel ruolo di '4' e soprattutto un assaggio del vero Slater, Livorno ripiomba dentro il match rimontando fino al 41-35 (17').
Ma la premiata ditta Booker-Traina torna a scavare il solco (51-39 all'intervallo) e gli ultimi due periodi servono solo ai tifosi dell'«inferno biancorosso» per scaldare le ugole quando entra Matteo Panichi, trent'anni, l'ultimo della lista. La Mabo ritaglia uno spazio anche a Simone Pierich (6 punti in 8'), il più sacrificato della stagione, mentre Elliott fa esercizio di tiro da otto metri, Conley mette insieme impegno e confusione, Sambugaro gioca appena sei minuti per una botta al polpaccio e Slater saluta la canottiera amaranto con 10 punti e 6 rimbalzi in 27'.
In un clima da villaggio vacanze la Scavolini continua a macinare punti soprattutto con Traina e Johnson, il vantaggio si amplifica, ma alla fine è festa davvero per tutti. Le cheerleaders in body biancorosso danzano sul parquet, mentre Ken Barlow, il grande vecchio, se ne sta in panchina con la borsa del ghiaccio su un ginocchio. Niente di grave, coach Banchi l'ha fatto uscire a 4'19" dalla sirena per risparmiare le sue preziose giunture. Lo zio Ken, a quel punto, aveva 11 punti in 24 minuti, con 5/6 dal campo, 6 rimbalzi e 2 palle recuperate. Nello spogliatoio, poi, annuncerà ai compagni che lui col basket ha chiuso. Peccato. Dopo la pecora Dolly e il gatto Copycat riusciranno mai a clonare un tipo così?. Scienziati di tutto il mondo, datevi una mossa.
Renzo Marmugi
MABO: Giachetti 5 (0/1, 1/3), Elliott 13 (2/6, 3/5), Conley 15 (7/18), Slater 10 (4/11), Barlow 11 (4/5, 1/1), Pierich 6 (2/3 da tre), Sambugaro (0/1 da tre), Autry 3 (1/3 da tre), Garri (0/3, 0/1), Santarossa 8 (4/5). Allenatore: Banchi.
ARBITRI: Grossi di Roma e Nardecchia di L'Aquila.
NOTE - Tiri liberi: Scavolini 12/17, Mabo 5/7. Tiri da due punti: Scavolini 21/41, Mabo 21/49. Tiri da tre: Scavolini 16/28, Mabo 8/17. Rimbalzi: Scavolini 38, Mabo 35. Scavolini: 13 palle perse, 24 rec. Mabo: 22 perse, 15 rec. Nessun uscito per 5 falli. Spettatori: 5230, incasso 45.151 euro. Parziali: 31-16, 51-39, 81-53.
PESARO. Le motivazioni nella vita sono tutto. La Mabo entra nell'astronave del Bpa Palas con l'animo leggero di chi si è tolto un peso dallo stomaco, la salvezza anticipata ha l'effetto di un chiodo che s'infila in una camera d'aria. Impossibile pretendere concentrazione totale e occhi di tigre quando sai che nessuno potrà più toglierti quell'angolino di paradiso conquistato a metà settimana. La Scavolini, al contrario, deve collaudare il motore in vista dei playoff, la fase scudetto in cui Pesaro dopo l'anonimo sesto posto di regular season cercherà di dare un senso al budget speso anche quest'anno da Valter Scavolini.
La partita è stata vera solo nel primo quarto, cominciato da Luca Banchi con un quintetto alto: Giachetti play insieme ai quattro mori Conley, Elliott, Barlow e Slater. Un modo per tenere alta l'attenzione evitando anche di alzare troppo i giri del match. Per sei-sette minuti il gioco è riuscito nonostante un Reggie Slater in versione gatto Silvestro (un tiro, un rimbalzo e zero punti nel primo tempino), con la testa già dentro la valigia che domani imbarcherà sul volo per Houston insieme a un bel mucchietto di dollari. Meritatissimi, sia chiaro, per cos'ha fatto a Biella e contro Trieste.
Al 5'10" la Mabo era avanti (14-12) dopo una tripla di Giachetti. La luce amaranto si è spenta sul ferro che ha sputato fuori una schiacciata di Conley. Demarco Johnson ha deciso di svegliarsi e la Scavolini ha preso il volo, coi suoi canestri da sotto e le micidiali triple dell'italo-canadese Traina. Risultato: 19-2 di parziale in cinque minuti scarsi e già 31-16 all prima sirena.
Nel secondo quarto, con Elliott riportato nel ruolo di '4' e soprattutto un assaggio del vero Slater, Livorno ripiomba dentro il match rimontando fino al 41-35 (17').
Ma la premiata ditta Booker-Traina torna a scavare il solco (51-39 all'intervallo) e gli ultimi due periodi servono solo ai tifosi dell'«inferno biancorosso» per scaldare le ugole quando entra Matteo Panichi, trent'anni, l'ultimo della lista. La Mabo ritaglia uno spazio anche a Simone Pierich (6 punti in 8'), il più sacrificato della stagione, mentre Elliott fa esercizio di tiro da otto metri, Conley mette insieme impegno e confusione, Sambugaro gioca appena sei minuti per una botta al polpaccio e Slater saluta la canottiera amaranto con 10 punti e 6 rimbalzi in 27'.
In un clima da villaggio vacanze la Scavolini continua a macinare punti soprattutto con Traina e Johnson, il vantaggio si amplifica, ma alla fine è festa davvero per tutti. Le cheerleaders in body biancorosso danzano sul parquet, mentre Ken Barlow, il grande vecchio, se ne sta in panchina con la borsa del ghiaccio su un ginocchio. Niente di grave, coach Banchi l'ha fatto uscire a 4'19" dalla sirena per risparmiare le sue preziose giunture. Lo zio Ken, a quel punto, aveva 11 punti in 24 minuti, con 5/6 dal campo, 6 rimbalzi e 2 palle recuperate. Nello spogliatoio, poi, annuncerà ai compagni che lui col basket ha chiuso. Peccato. Dopo la pecora Dolly e il gatto Copycat riusciranno mai a clonare un tipo così?. Scienziati di tutto il mondo, datevi una mossa.
Renzo Marmugi