TERZO posto, come doveva essere. Così è stato, ma con un Granger in più. La Kinder ha sbriciolato Biella, però Siena non è riuscita a sbancare Treviso, sia pure tenendola sotto fino a 3´ dalla fine (e senza Gorenc). Così, persa la chance di sorpasso, occhi puntati su Antonio, che, nonostante il peso relativo dell´incontro, si è presentato bene, fedele al suo curriculum. Per lui 8 punti nel secondo quarto e 7 nell´ultimo, senza andar mai sopra le righe. E´ ancora da rodare, ma la sostanza, tecnica e atletica, pare esserci. Ha giocato 33´, più di qualunque altro bianconero: una serata vera, non di timidi assaggi. E ha collezionato un 4/5 da due, 2/6 da tre, 5 rimbalzi, 5 perse, 3 recuperi e anche 2 stoppate.
Antonio è entrato per Ginobili dopo 6´41´´ (16-6) e nella stessa azione ha subito provato una tripla sullo scarico: palo, come un tiro dall´angolo qualche secondo dopo. Non s´è smontato, affogando Belcher nell´ultima azione difensiva del primo quarto, che poi ha lanciato Becirovic in un contropiede solitario. Al ritorno in campo, subito un rimbalzo offensivo che gli ha procurato un´azione da tre punti, nonché il primo cesto in bianconero dopo 10´12´´. A seguire uno schiaccione volante lanciato in velocità, atterrando sulla testa del povero King, e poi la tripla dello sprofondo per gli ex compagni: 42-17 dopo 15´20´´. Il momento bello di Antonio è stato quello, poi ha trottato con il resto della Virtus, non esimendosi quando ha avuto l´occasione di chiudere con giocate in bello stile.
«Ha fatto un buon match - ha detto Messina - godendo di un minutaggio elevato a causa dei problemi di infortuni. Siamo arrivati terzi: ci saranno i quarti da passare, poi sarà fondamentale vincere in trasferta. Considerate le assenze durante l´anno, abbiamo fatto gli stessi punti della seconda. E´ un buon risultato e soprattutto arriviamo ai playoff in buona forma».
La curiosità per il nuovo moro, assieme all´occhio verso il tabellone per il risultato sempre in bilico del Palaverde (anzi, un paio di +10 senesi), sono stati il motore della serata, cominciata con un imprevisto. I pochi arrivati in anticipo al PalaMalaguti si sono accorti che la Kinder ha cominciato il riscaldamento in nove. Rigaudeau infatti non è uscito dagli spogliatoi, tenuto fermo da una contrattura inguinale, accusata nel pomeriggio. Niente di trascendentale, stop precauzionale, al suo posto nei dieci dentro al volo Brkic, e fascia di capitano a Frosini.
Quindi subito il centrocampo in mano a Jaric, Becirovic e Ginobili, che hanno dominato, dando palloni a Smodis (10 punti nei primi 7´, 7/12, 8 rimbalzi) e Griffith (5/5 da due e 11 rimbalzi): subito 10-0, senza patire con Biella che ha sbagliato i primi 8 tiri (primo centro di Belcher dopo 3´57´´). I due quarti iniziali si sono chiusi con lo stesso eloquente parziale, 25-14, squarciati con un secco 20-3, dal 22-14 al 42-17, fra 8´ e 16´. Tutta lì la partita. Che per Becirovic è durata anche meno: si è dovuto fermare dopo 7´ per un risentimento al polso dolorante. Adesso sotto con la settimana Final Four: febbre aperta, ieri sera un tifoso bianconero ha venduto a un israeliano il biglietto per 1000 euro.
KINDER-LAURETANA 84-58
Kinder: Jaric 10, Becirovic 7, Ginobili 10, Smodis 16, Griffith 10, Granger 15, Andersen 5, Frosini 6, Bonora 3, Brkic 2.
Lauretana: Dixon 5, Belcher 8, Niccolai 15, Batiste 4, Lacey 8, Rankin 1, Malaventura 8, King 2, Bougaieff 7, Ogliaro.
Arbitri: Duranti e Seghetti.
Note: liberi: Bo 15/19, Bi 9/12. Da due: Bo 30/51, Bi 14/41. Da tre: Bo 3/14, Bi 7/25. Rimbalzi: Bo 53, Bi 28.
Parziali: 5´ 10-3, 10´ 25-14, 15´ 39-17, 20´ 50-28, 25´ 56-39, 30´ 61-45, 35´ 71-52, 40´ 84-58. Massimo vantaggio Virtus: +26 finale. Mai in svantaggio.
Francesco Forni
Antonio è entrato per Ginobili dopo 6´41´´ (16-6) e nella stessa azione ha subito provato una tripla sullo scarico: palo, come un tiro dall´angolo qualche secondo dopo. Non s´è smontato, affogando Belcher nell´ultima azione difensiva del primo quarto, che poi ha lanciato Becirovic in un contropiede solitario. Al ritorno in campo, subito un rimbalzo offensivo che gli ha procurato un´azione da tre punti, nonché il primo cesto in bianconero dopo 10´12´´. A seguire uno schiaccione volante lanciato in velocità, atterrando sulla testa del povero King, e poi la tripla dello sprofondo per gli ex compagni: 42-17 dopo 15´20´´. Il momento bello di Antonio è stato quello, poi ha trottato con il resto della Virtus, non esimendosi quando ha avuto l´occasione di chiudere con giocate in bello stile.
«Ha fatto un buon match - ha detto Messina - godendo di un minutaggio elevato a causa dei problemi di infortuni. Siamo arrivati terzi: ci saranno i quarti da passare, poi sarà fondamentale vincere in trasferta. Considerate le assenze durante l´anno, abbiamo fatto gli stessi punti della seconda. E´ un buon risultato e soprattutto arriviamo ai playoff in buona forma».
La curiosità per il nuovo moro, assieme all´occhio verso il tabellone per il risultato sempre in bilico del Palaverde (anzi, un paio di +10 senesi), sono stati il motore della serata, cominciata con un imprevisto. I pochi arrivati in anticipo al PalaMalaguti si sono accorti che la Kinder ha cominciato il riscaldamento in nove. Rigaudeau infatti non è uscito dagli spogliatoi, tenuto fermo da una contrattura inguinale, accusata nel pomeriggio. Niente di trascendentale, stop precauzionale, al suo posto nei dieci dentro al volo Brkic, e fascia di capitano a Frosini.
Quindi subito il centrocampo in mano a Jaric, Becirovic e Ginobili, che hanno dominato, dando palloni a Smodis (10 punti nei primi 7´, 7/12, 8 rimbalzi) e Griffith (5/5 da due e 11 rimbalzi): subito 10-0, senza patire con Biella che ha sbagliato i primi 8 tiri (primo centro di Belcher dopo 3´57´´). I due quarti iniziali si sono chiusi con lo stesso eloquente parziale, 25-14, squarciati con un secco 20-3, dal 22-14 al 42-17, fra 8´ e 16´. Tutta lì la partita. Che per Becirovic è durata anche meno: si è dovuto fermare dopo 7´ per un risentimento al polso dolorante. Adesso sotto con la settimana Final Four: febbre aperta, ieri sera un tifoso bianconero ha venduto a un israeliano il biglietto per 1000 euro.
KINDER-LAURETANA 84-58
Kinder: Jaric 10, Becirovic 7, Ginobili 10, Smodis 16, Griffith 10, Granger 15, Andersen 5, Frosini 6, Bonora 3, Brkic 2.
Lauretana: Dixon 5, Belcher 8, Niccolai 15, Batiste 4, Lacey 8, Rankin 1, Malaventura 8, King 2, Bougaieff 7, Ogliaro.
Arbitri: Duranti e Seghetti.
Note: liberi: Bo 15/19, Bi 9/12. Da due: Bo 30/51, Bi 14/41. Da tre: Bo 3/14, Bi 7/25. Rimbalzi: Bo 53, Bi 28.
Parziali: 5´ 10-3, 10´ 25-14, 15´ 39-17, 20´ 50-28, 25´ 56-39, 30´ 61-45, 35´ 71-52, 40´ 84-58. Massimo vantaggio Virtus: +26 finale. Mai in svantaggio.
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica