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Fabriano, stagione positiva

Biondi: "C'è solo da lodare chi ha contribuito a portarci così in alto»

FABRIANO — Ha avuto giusto il tempo di festeggiare lo «sbarco» nei play-off del Fabriano Banca Marche e del titolo di capocannoniere della regular season del massimo campionato, da lui conquistato. Poi, ieri mattina, Rodney Monroe è salito sul primo aereo disponibile a Fiumicino volando nel Maryland per la seconda volta in venti giorni, «a causa — recita il comunicato della società — di improvvisi, quanto urgenti problemi». Tornerà il 3 maggio, quattro giorni prima, cioè, di «garauno» a Pesaro.
«Lo aspettiamo». Sono tutti convinti che, come capitato nella circostanza precedente, rientrerà di nuovo puntuale, anche se, nella nota scritta del Fabriano basket, si sottolinea un po' sibillinamente che «la società ha appreso della necessità direttamente dal giocatore soltanto quando lo stesso era già a Roma». Insomma, se Rodney fosse stato a Fabriano e non nella capitale, avrebbe comunque ottenuto la «licenza»? «Di lui dobbiamo fidarci», spiega il presidente Claudio Biondi. «Ha sempre dimostrato di essere campione in campo e professionista fuori. Ora, purtroppo, sta vivendo un momento difficile e non resta che stringerci attorno a lui ed attendere con ansia il suo ritorno».
«Facciamo i conti». Adesso che la fase regolare è andata in archivio con risultati di assoluto rispetto, il presidente si toglie più di un sassolino dalle scapre ancor prima della riunione di domani sera del Consiglio di amministrazione. «Se è vero che la squadra è come un'azienda, allora il fatturato prodotto è ampiamente positivo», sostiene con determinazione Biondi per mettere a tacere i tanti «mugugni» dopo le ultime sei sconfitte consecutive. «Ditemi voi, del resto, chi a inizio torneo poteva prevedere la salvezza matematica ottenuta con più di un mese di anticipo, l'accesso ai play-off come unica delle neopromosse, le vittorie da urlo con Siena, Kinder e Pesaro e il 'vanto' di avere in gruppo il re dei bomber del torneo. Io sono abituato a ragionare in termini concreti e di fronte a questi responsi c'è solo da lodare chi ha contribuito a portarci così in alto».
«Sogno la Coppa». Ma siccome Biondi è uno che non si accontenta, parte in quarta e con la testa è già a Pesaro per il primo impegno di martedì 7. «Sogno un Bpa palas ancora più biancazzurro della gara di fase regolare, stavolta con duemila fabrianesi a sancire, assieme alla società, il rapporto di grande amicizia reciproca con i nostri rispettatissimi 'cugini'. Sogno una serie appassionante, perché loro saranno pure favoriti, ma noi partiamo con la consapevolezza che nei derby tutto può succedere e che sappiamo spesso esaltarci con le grandi squadre. Sogno, perché questa formazione è capace di ogni impresa, perfino un eventuale superamento del primo turno e quindi un automatico un approdo in Coppa Korac, che diventerebbe economicamente sostenibile grazie al sempre più consistente avvicinamento delle famiglie di Antonio e Vittorio Merloni. Io, che ho disdetto più di un impegno politico per non mancare a nessuna partita, sono già in clima play-off, la squadra sicuramente farà altrettanto…».
Alessandro Di Marco
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