TRIESTE - Alla vigilia della gara di stagione regolare tra Metis e Coop Nordest, Gianmarco Pozzecco era stato buon profeta. Costretto al riposo forzato dopo la frattura alla mano destra, il play triestino aveva dichiarato: «Spero che i miei compagni mi consentano di giocare ancora, magari regalandomi i play-off contro Trieste».
Detto, fatto. A un mese di distanza per il Poz si materializza il derby personale, una gara che visti i miglioramenti fatti registrare nelle ultime settimane, potrebbe vederlo nuovamente protagonista. «Ho iniziato da un po’ ad allenarmi con la squadra — conferma Gianmarco — e le mie sensazioni sono molto positive. Solo domani (oggi ndr) farò l’ultima visita di controllo e se l’esito sarà confortante avrò il nulla osta per rientrare a tutti gli effetti sul parquet».
Non sarà facile però tornare nei play-off dopo un periodo così lungo d’assenza. Una situazione che preoccupa? «Mah, direi di no — controbatte il Poz — ricordo che nell’anno dello scudetto rimasi fuori a causa di una broncopolmonite per due mesi. Ce l’ho fatta quella volta, posso farcela anche quest’anno considerato poi che una frattura alla mano non è così grave. In queste settimane ho continuato ad allenarmi e sono rimasto in buone condizioni fisiche. Se arriva l’ok dei medici, sono pronto».
Trieste-Varese, una sfida aperta a ogni pronostico. «Direi di sì — conferma Pozzecco. In fondo siamo una squadra che nel corso dell’estate era stata costruita per stare a contatto con le grandi. Credo che rispetto a squadre come Biella, Fabriano o Avellino infarcite di americani che pensano a tornare a casa e magari affrontano questa parte di stagione con meno motivazioni noi siamo più pericolosi. Nella Metis di quest’anno ci sono giocatori esperti come Vescovi e Conti che hanno alle spalle molti play-off, Hamilton che in Europa ha giocato tanti anni, Krstic e Pejcinovic che a casa loro ne hanno viste tante. Al di là di questo, comunque, un play-off è una cosa particolare nella quale possono incidere tanti fattori». Il finale di stagione positivo ha riportato l’entusiasmo a Varese. Per voi questa può essere un’arma in più... «Non dobbiamo cadere nella trappola di pensare che il momento buio è passato. In questa stagione abbiamo vissuto troppi alti e bassi per pensare di aver superato tutte le difficoltà. Ricordo che nelle gare successive all’arrivo di Beugnot sembravano sulla strada giusta e invece la sconfitta con la Viola ci fece ripiombare nella mediocrità. Se l’esperienza insegna, dobbiamo continuare a tenere alta la guardia».
lo. ga.
Detto, fatto. A un mese di distanza per il Poz si materializza il derby personale, una gara che visti i miglioramenti fatti registrare nelle ultime settimane, potrebbe vederlo nuovamente protagonista. «Ho iniziato da un po’ ad allenarmi con la squadra — conferma Gianmarco — e le mie sensazioni sono molto positive. Solo domani (oggi ndr) farò l’ultima visita di controllo e se l’esito sarà confortante avrò il nulla osta per rientrare a tutti gli effetti sul parquet».
Non sarà facile però tornare nei play-off dopo un periodo così lungo d’assenza. Una situazione che preoccupa? «Mah, direi di no — controbatte il Poz — ricordo che nell’anno dello scudetto rimasi fuori a causa di una broncopolmonite per due mesi. Ce l’ho fatta quella volta, posso farcela anche quest’anno considerato poi che una frattura alla mano non è così grave. In queste settimane ho continuato ad allenarmi e sono rimasto in buone condizioni fisiche. Se arriva l’ok dei medici, sono pronto».
Trieste-Varese, una sfida aperta a ogni pronostico. «Direi di sì — conferma Pozzecco. In fondo siamo una squadra che nel corso dell’estate era stata costruita per stare a contatto con le grandi. Credo che rispetto a squadre come Biella, Fabriano o Avellino infarcite di americani che pensano a tornare a casa e magari affrontano questa parte di stagione con meno motivazioni noi siamo più pericolosi. Nella Metis di quest’anno ci sono giocatori esperti come Vescovi e Conti che hanno alle spalle molti play-off, Hamilton che in Europa ha giocato tanti anni, Krstic e Pejcinovic che a casa loro ne hanno viste tante. Al di là di questo, comunque, un play-off è una cosa particolare nella quale possono incidere tanti fattori». Il finale di stagione positivo ha riportato l’entusiasmo a Varese. Per voi questa può essere un’arma in più... «Non dobbiamo cadere nella trappola di pensare che il momento buio è passato. In questa stagione abbiamo vissuto troppi alti e bassi per pensare di aver superato tutte le difficoltà. Ricordo che nelle gare successive all’arrivo di Beugnot sembravano sulla strada giusta e invece la sconfitta con la Viola ci fece ripiombare nella mediocrità. Se l’esperienza insegna, dobbiamo continuare a tenere alta la guardia».
lo. ga.