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Biella e un 13° posto che brucia

La Lauretana ha detto addio al play off all'ultimo turno

La classifica avulsa non dà scampo alla Lauretana Biella che chiude la stagione regolare a quota 28 punti con Fabriano e Udine, ma in 13ª posizione, comunque un ottimo risultato viste le premesse d’inizio campionato che erano rivolte alla conquista del primo posto utile per non retrocedere in LegaDue, il 18°. Con l’ultimo dei budget a disposizione per costruire la squadra (e usiamo un eufemismo quando parliamo di ‘ultimo’) è un risultato da festeggiare, alla faccia dei minimi d’investimento obbligatori imposti da qualcuno che spende e spande, ma non vince nulla. Ai playoff scudetto, però, accedono solo le prime dodici (mentre Imola è retrocessa) e quindi la prima stagione della Pallacanestro Biella in serie A si è conclusa sabato a Casalecchio di Reno contro la nuova Kinder Bologna di Antonio Granger (buon esordio con 15 punti). Non c’è stata partita (84-58), nemmeno nei primi minuti, perché la Virtus è partita con un parziale di 10-0 che ha trasformato la partita in un pessimo allenamento per entrambe le squadre. E dire che i biglietti erano tutt’altro che a buon prezzo... Concentrazione zero e teste già in vacanza per molti rossoblu, soprattutto per quelli che tra pochi giorni attraverseranno l’oceano per tornare a casa.
Ma i cento tifosi festanti arrivati fino al PalaMalaguti per assistere ad una sconfitta annunciata, dicono quanto Biella avesse già vinto il proprio campionato salvandosi con grande anticipo, senza farsi mai invischiare veramente nella lotta salvezza.
Domani sera tifosi e squadra festeggeranno il grande risultato raggiunto al locale ‘Barraca’ di Biella: tutti invitati a partire dalle ore 22.30.
Certo quei due punti che mancano per entrare nei playoff bruciano un po’, soprattutto per come sono stati buttati al vento nell’ultimo sciagurato quarto contro Livorno. E pensare che battendo la Kinder, Biella sarebbe stata addirittura nona, con un ottavo playoff contro Roma, toccato invece a Roseto (Siena-Udine, Trieste-Varese e Pesaro-Fabriano gli altri ottavi a partire dal 7 maggio, mentre le prime quattro sono ammesse di diritto ai quarti di finale). Gettando nella spazzatura ogni altra valutazione che esuli dal basket giocato, sul finale negativo della Lauretana ha pesato l’assenza forzata in campo e nello spogliatoio di un grande capitano come Matteo Soragna e l’arrivo in sua sostituzione di un giocatore bravo, ma completamente fuori forma e quindi inutile alla causa come Mike King.
Di chi la colpa? Senz’altro del giocatore e del suo agente che con più serietà avrebbero dovuto declinare l’invito, evitando le pessime figure rimediate dallo stesso King, concedendo qualche possibilità in più al gm Marco Atripaldi di piazzare un colpo simile a quello quasi concluso col trevigiano Bell, soffiato dal Benetton Treviso al fotofinish nell’ultima settimana di mercato. Ma non sarebbe giusto dimenticare anche la miriade di partite buttate in finali tutti sbagliati, bilanciati comunque da imprese come quelle contro le due Bologna all’andata. E nell’elenco mettiamoci anche lo scandaloso (e impunito) arbitraggio di Mattioli a Udine che privò la Lauretana di un successo oggi decisivo nella classifica avulsa che invece punisce i rossoblu.
Ma quel che è stato è stato e in fondo Biella ha avuto nelle proprie mani, sprecandola, la palla per andare ai playoff, obiettivo che si potrà inseguire di nuovo l’anno prossimo, non prima di aver conquistato la seconda salvezza. Allo stato attuale delle cose, infatti, il budget sarà lo stesso, se non un pizzico inferiore. Lo sforzo fatto dalla Lauretana è stato apprezzato, ma è pur sempre la metà di quanto servirebbe per affrontare con un minimo di tranquillità la prossima stagione. L’accordo con l’azienda di Graglia c’è anche per il 2002/2003, così come la parola tra gentiluomini che se Alberto Savio riuscirà a trovare un primo sponsor da un milione di euro potrà accordarsi per il bene di Pallacanestro Biella. L’utopia è quella di convincere qualche azienda biellese che finora ha fatto finta di non vedere e non sentire. Tra quelle cinquanta/sessanta che potrebbero farlo c’è qualche azienda che vuole farsi una gran bella pubblicità? E la nuova squadra? Si ripartirà da Bougaieff vicino alla riconferma, poi si tenterà di tenere Matteo Soragna in scadenza di contratto e Matteo Malaventura in prestito dalla Scavolini Pesaro. Nessuno dei giocatori stranieri resterà, per motivi diversi. Sarebbe bello tenersi Belcher, ma il giocatore vale e un’offerta buona gli arriverà, senza escludere che la corte velata fatta negli ultimi tempi dagli Atlanta Hawks si potrebbe tradurre in un ingaggio Nba nel ruolo di specialista difensivo.
Il resto della rosa sarà l’ennesima scommessa, da vincere ancora una volta. Non a caso il tour nelle summer league americane in cerca di talenti, previsto tra giugno e luglio, di Atripaldi e Ramagli si annuncia abbastanza lungo. Ma adesso godiamoci questa meritata salvezza.
Gabriele Pinna
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