LIVORNO. Prima Skipper, seconda Benetton, terza Kinder. Imola retrocessa, Biella fuori dai playoff. Ci vuole un arrivo al fotofinish, un pieno di adrenalina stile volatone al Tour de France, per emettere i primi verdetti del basket italiano. A parte il primo posto delle aquile di Boniciolli, strappato con le unghie nella penultima giornata di regular season con quel fallo di Cris Bell (e tiri liberi di Basile) a mezzo secondo dalla sirena che ha mandato in bestia D'Antoni, a parte il sesto posto della Scavolini di Pillastrini, assodato da due settimane, il resto della griglia plyaoff si è deciso solo sabato notte. Con la vittoria della Kinder (gran debutto di Granger) che non è servita alle "V nere" per centrare il secondo posto, visto il contemporaneo successo proprio della Benetton su Siena (quinta alle spalle della rivelazione a stelle e strisce Cantù), ma che ha affondato la Lauretana di Ramagli e Niccolai, beffata nell'arrivo a pari punti (28) da Fabriano e Udine meglio piazzate nella classifica avulsa. Discorso simile per la Metis, il cui blitz a Roma (Simon 14 punti) ha permesso a Trieste di superare la Wurth al settimo posto, ma non è servito a Varese (decima) per stare avanti a Roseto (nona, con gli stessi 30 punti ma più 12 nella differenza canestri).
L'altro grande verdetto è stato quello che ha condannato la Fillattice Imola. La rincorsa su Livorno e Milano della squadra di Mazzon si è fermata negli ultimi due giri di lancetta nello spareggio di un PalaVobis tornato a bollire come negli anni Ottanta. Il surfista californiano Heal e i muscoli di Gray hanno cozzato contro il solito stellare Lou Bullock (25, 8/10 da due) e Milano è riuscita a salvare la stagione più drammatica e umiliante della sua storia gloriosa, dopo la retrocessione della Cinzano nel' 76.
É stata anche la giornata di un grande addio. Quello di Ken Barlow, vecchia bandiera proprio di Milano (scudetto con la Tracer), ma anche di Montecatini e nelle ultime due stagioni di Livorno, che dopo la partita della sua Mabo contro la Scavolini (inutile, gli amaranto si erano salvati già mercoledì) ha annunciato il ritiro dai parquet. «Siamo orgogliosi che Barlow abbia deciso di disputare la sua ultima stagione proprio con questa maglia - ha detto Luca Banchi - per noi è un giocatore simbolo. É stato l'autore del canestro promozione l'anno scorso, è stato uno dei riferimenti fondamentali della salvezza di quest'anno». Proprio in onore del grande Ken la società ha intenzione di organizzare un Barlow-day.
Ieri intanto si è disputato il primo turno dei playoff di LegaDue. Vittorie interne per Messina (94-80 con Pavia) e Napoli (70-64 su Jesi), trionfo per la Bipop Reggio Emilia (94-59 con Ferrara). Unico blitz esterno quello di Scafati sul parquet di Borgomanero (84-97).
Giulio Corsi
L'altro grande verdetto è stato quello che ha condannato la Fillattice Imola. La rincorsa su Livorno e Milano della squadra di Mazzon si è fermata negli ultimi due giri di lancetta nello spareggio di un PalaVobis tornato a bollire come negli anni Ottanta. Il surfista californiano Heal e i muscoli di Gray hanno cozzato contro il solito stellare Lou Bullock (25, 8/10 da due) e Milano è riuscita a salvare la stagione più drammatica e umiliante della sua storia gloriosa, dopo la retrocessione della Cinzano nel' 76.
É stata anche la giornata di un grande addio. Quello di Ken Barlow, vecchia bandiera proprio di Milano (scudetto con la Tracer), ma anche di Montecatini e nelle ultime due stagioni di Livorno, che dopo la partita della sua Mabo contro la Scavolini (inutile, gli amaranto si erano salvati già mercoledì) ha annunciato il ritiro dai parquet. «Siamo orgogliosi che Barlow abbia deciso di disputare la sua ultima stagione proprio con questa maglia - ha detto Luca Banchi - per noi è un giocatore simbolo. É stato l'autore del canestro promozione l'anno scorso, è stato uno dei riferimenti fondamentali della salvezza di quest'anno». Proprio in onore del grande Ken la società ha intenzione di organizzare un Barlow-day.
Ieri intanto si è disputato il primo turno dei playoff di LegaDue. Vittorie interne per Messina (94-80 con Pavia) e Napoli (70-64 su Jesi), trionfo per la Bipop Reggio Emilia (94-59 con Ferrara). Unico blitz esterno quello di Scafati sul parquet di Borgomanero (84-97).
Giulio Corsi