ROSETO - Dopo le sconfitte di entrambe, nell’ultima gara della regular season, Roma ha scelto Roseto o Roseto ha scelto Roma? «Sinceramente non credo ai calcoli -dice Bruno Impaloni, coach dell’Euro- noi a Trieste abbiamo giocato la nostra partita, siamo andati avanti fino alla fine punto a punto, gli americani si sono dimostrati motivati, hanno fatto registrare buoni numeri, per cui non credo che nessuno abbia fatto in modo che incontrassimo in gara-uno (martedì 7 maggio, a Roma, ore 20,30) la Wurth. Sono convinto che sarà una gara aperta a qualsiasi risultato, tenendo presente che noi non abbiamo nulla da perdere, mentre la Roma qualcosa da perdere ce l’ha. Dovrà aggiustare un campionato che non è andato come i dirigenti si aspettavano».
I precedenti parlano di due vittorie su due partite giocate in regular season per il Roseto, ma in gara uno rientreranno Myers e Allen. «Anche a Roseto sul parquet c’erano Allen e Myers -dice il capitano del Roseto Basket, Mario Boni- , abbiamo vinto anche se è stata una partita giocata con molta tensione emotiva».
Comunque si potrebbe dire che la Roma, oltre che il quintetto di tutto rispetto, ha anche dalla sua il calendario: gara-uno a Roma, gara-due a Roseto e l’eventuale bella ancora a Roma. «La Wurth -riprende Impaloni- è una squadra maggiormente attrezzata della nostra, e poi c’è il fattore campo a completare il tutto. Beh, non si può nascondere che la squadra romana parte in vantaggio da tutti punti di vista».
Ma quale potrebbe essere un punto in favore del Roseto? «Certamente la fase logistica -interviene di nuovo Supermario Boni- In questi ultimi giorni abbiamo affrontato delle trasferte incredibili, vedi Reggio Calabria e Trieste, mentre a Roma si arriva con una certa facilità e con poco più di tre ore di autobus. Questo aspetto non secondario, accompagnato da una motivazione forte da parte degli americani, si traduce così: la Roma dovrà stare in campana, perché ci sono delle caratteristiche che ci rendono simili, per cui anche noi scendiamo sul parquet per vincere. Almeno ci proviamo, come abbiamo fatto sempre».
Quale potrebbe essere la marcia in più del Roseto per battere già in gara-uno la Roma? «Se riusciamo a giocare insieme, nel senso di "compatti", per raggiungere l’obiettivo -continua il capitano dell’Euro Roseto- allora possiamo confidare su un risultato buono. Se questo elemento non ci sarà, automaticamente la difesa si presenterà sfilacciata e le motivazioni si ridurranno».
La difesa forte dovrà essere la solita arma accompagnata da una certa concentrazione fin dall’inizio del match. «Certo -conclude il tecnico Impaloni- , se funzionerà la difesa allora la partita si giocherà alla pari, se non ci sarà ovviamente significa che le motivazioni sono scarse, e ci sarà il rischio che il match diventerà un monologo».
Lino Faraone
I precedenti parlano di due vittorie su due partite giocate in regular season per il Roseto, ma in gara uno rientreranno Myers e Allen. «Anche a Roseto sul parquet c’erano Allen e Myers -dice il capitano del Roseto Basket, Mario Boni- , abbiamo vinto anche se è stata una partita giocata con molta tensione emotiva».
Comunque si potrebbe dire che la Roma, oltre che il quintetto di tutto rispetto, ha anche dalla sua il calendario: gara-uno a Roma, gara-due a Roseto e l’eventuale bella ancora a Roma. «La Wurth -riprende Impaloni- è una squadra maggiormente attrezzata della nostra, e poi c’è il fattore campo a completare il tutto. Beh, non si può nascondere che la squadra romana parte in vantaggio da tutti punti di vista».
Ma quale potrebbe essere un punto in favore del Roseto? «Certamente la fase logistica -interviene di nuovo Supermario Boni- In questi ultimi giorni abbiamo affrontato delle trasferte incredibili, vedi Reggio Calabria e Trieste, mentre a Roma si arriva con una certa facilità e con poco più di tre ore di autobus. Questo aspetto non secondario, accompagnato da una motivazione forte da parte degli americani, si traduce così: la Roma dovrà stare in campana, perché ci sono delle caratteristiche che ci rendono simili, per cui anche noi scendiamo sul parquet per vincere. Almeno ci proviamo, come abbiamo fatto sempre».
Quale potrebbe essere la marcia in più del Roseto per battere già in gara-uno la Roma? «Se riusciamo a giocare insieme, nel senso di "compatti", per raggiungere l’obiettivo -continua il capitano dell’Euro Roseto- allora possiamo confidare su un risultato buono. Se questo elemento non ci sarà, automaticamente la difesa si presenterà sfilacciata e le motivazioni si ridurranno».
La difesa forte dovrà essere la solita arma accompagnata da una certa concentrazione fin dall’inizio del match. «Certo -conclude il tecnico Impaloni- , se funzionerà la difesa allora la partita si giocherà alla pari, se non ci sarà ovviamente significa che le motivazioni sono scarse, e ci sarà il rischio che il match diventerà un monologo».
Lino Faraone