Con l’ala Silas Mills e il pivot Jeffrey Stern ancora da mettere nel motore, la Snaidero ritira fuori il centro Brent Scott che può essere l’additivo giusto per la volata finale degli arancione nella lotta per la salvezza della serie A.
Oggi, alle 18.30, a Capodistria contro il Koper che fa la serie A slovena, coach Fabrizio Frates avrà l’occasione per vedere finalmente a lungo all’opera i due americani arrivati dalla Cba per rimpiazzare gli infortunati Scott, appunto, e Michael Smith. Brent manca dal 17 febbraio a Varese, The Animal è assente dal 6 marzo per la frattura a una rotula rimediata nel ritorno degli ottavi di coppa Saporta con Gerusalemme al Carnera.
La Snaidero, dunque, è di fronte alla terza versione stagionale prima per scelta tecnica, con la rinuncia ai gemelli Gentile ed Esposito, e ora per l’emergenza infortuni. È un lavoro mica da poco e in corsa, che tra l’altro vede coach Frates per la prima volta nella carriera impegnato con una squadra che lotta per salvarsi.
«L’amichevole a Capodistria – dice il tecnico – è interessante per vedere all’opera i due nuovi arrivati. Serve per far prendere loro confidenza con i giochi della squadra in una partita vera. Gli allenamenti, per questo, non sono probanti a sufficienza. Vedremo come s’inseriscono».
In allenamento, intanto, le risultanze sono alterne. Se martedì, alla ripresa settimanale, Silas aveva messo in mostra le sue qualità più di Stern, ieri al contrario l’ala è parsa più spaesata e il centro più reattivo, almeno nella corsa e a rimbalzo.
Un capitolo a sè si è ritagliato Scott, che ieri è stato visitato dall’ortopedico del policlinico universitario, professor Araldo Causero. I raggi hanno detto che la frattura all’anulare sinistro, che gli è stata fasciato di nuovo, non è ancora saldata. Ci vorranno ancora una decina di giorni e, poi, secondo il medico sociale della Snaidero, dottor Tiziano Ermacora, il giocatore dovrà aspettare ancora un po’ per avere di nuovo contatti agonistici in gara.
«Il ragazzo scalpita, si sente bene – aggiorna Frates – fosse per lui giocherebbe già domenica. Invece, bisogna tenerlo a freno perché non è ancora guarito e, anche se lo fosse, non potrebbe andare ancora sul parquet perché deve anche riprendere confidenza con l’agonismo. Intanto, è importante che riprenda a lavorare sulla condizione per essere avanti, se non pronto quando lo specialista gli darà il via libera».
Dunque, da oggi Scott, oltre a continuare le terapie, riprenderà a lavorare in palestra al Palagym con il preparatore atletico Giacomo Bradia, dopo un mese di stop dall’infortunio. Se, come si augura Frates, fra tre settimane potrà tornare nei ranghi, dovrebbe essere a disposizione della squadra dopo il turno di riposo del 14 aprile. Quindi, per il 21 aprile a Treviso contro la Benetton e poi per la volata finale con la Viola il 24 e a Verona il 27. E potrà anche andare ad aggiungersi all’attuale organico.
Valerio Morelli
Oggi, alle 18.30, a Capodistria contro il Koper che fa la serie A slovena, coach Fabrizio Frates avrà l’occasione per vedere finalmente a lungo all’opera i due americani arrivati dalla Cba per rimpiazzare gli infortunati Scott, appunto, e Michael Smith. Brent manca dal 17 febbraio a Varese, The Animal è assente dal 6 marzo per la frattura a una rotula rimediata nel ritorno degli ottavi di coppa Saporta con Gerusalemme al Carnera.
La Snaidero, dunque, è di fronte alla terza versione stagionale prima per scelta tecnica, con la rinuncia ai gemelli Gentile ed Esposito, e ora per l’emergenza infortuni. È un lavoro mica da poco e in corsa, che tra l’altro vede coach Frates per la prima volta nella carriera impegnato con una squadra che lotta per salvarsi.
«L’amichevole a Capodistria – dice il tecnico – è interessante per vedere all’opera i due nuovi arrivati. Serve per far prendere loro confidenza con i giochi della squadra in una partita vera. Gli allenamenti, per questo, non sono probanti a sufficienza. Vedremo come s’inseriscono».
In allenamento, intanto, le risultanze sono alterne. Se martedì, alla ripresa settimanale, Silas aveva messo in mostra le sue qualità più di Stern, ieri al contrario l’ala è parsa più spaesata e il centro più reattivo, almeno nella corsa e a rimbalzo.
Un capitolo a sè si è ritagliato Scott, che ieri è stato visitato dall’ortopedico del policlinico universitario, professor Araldo Causero. I raggi hanno detto che la frattura all’anulare sinistro, che gli è stata fasciato di nuovo, non è ancora saldata. Ci vorranno ancora una decina di giorni e, poi, secondo il medico sociale della Snaidero, dottor Tiziano Ermacora, il giocatore dovrà aspettare ancora un po’ per avere di nuovo contatti agonistici in gara.
«Il ragazzo scalpita, si sente bene – aggiorna Frates – fosse per lui giocherebbe già domenica. Invece, bisogna tenerlo a freno perché non è ancora guarito e, anche se lo fosse, non potrebbe andare ancora sul parquet perché deve anche riprendere confidenza con l’agonismo. Intanto, è importante che riprenda a lavorare sulla condizione per essere avanti, se non pronto quando lo specialista gli darà il via libera».
Dunque, da oggi Scott, oltre a continuare le terapie, riprenderà a lavorare in palestra al Palagym con il preparatore atletico Giacomo Bradia, dopo un mese di stop dall’infortunio. Se, come si augura Frates, fra tre settimane potrà tornare nei ranghi, dovrebbe essere a disposizione della squadra dopo il turno di riposo del 14 aprile. Quindi, per il 21 aprile a Treviso contro la Benetton e poi per la volata finale con la Viola il 24 e a Verona il 27. E potrà anche andare ad aggiungersi all’attuale organico.
Valerio Morelli