Lasciatemi tirare un sospiro: finalmente, una partita, qui a Reggio Calabria con la Skipper, senza patemi d'animo per il risultato. Finalmente, e mi ripeto, mi sono potuto godere, in mattinata, la bellezza del nostro Etna, tutto innevato, riflesso nell'azzurro dello Stretto e sotto un sole bellissimo.Oggi tutto è fuori dal normale, per me, lo è il vulcano tale da assomigliare al Fujiama, lo sono i crampi intestinali, scomparsi dopo la compagnia che mi avevano tenuto durante tutta la stagione, in cui ci si giocava, ogni partita, la vita. Non lo dico io, ma tornare alla luce dopo il -66 della prima gara a Roma o dello 0-12 complessivo è stato fantastico, come tornare a vivere, cestisticamente parlando. Ora guardiamo al completamento di una fantastica regular season ai play off dove, e qui torna fuori il coach mai contento, avremmo potuto esserci pure noi.
La griglia di partenza, come direbbe qualcuno più politico di me, è quasi buona per tutti. Personalmente penso non sia così in quanto Cantù che ha lottato tutto l'anno con Siena per la quarta posizione, se la ritrova subito, di fronte, ai quarti e senza il rodaggio beneficiato da quelli del Monte! Non è il massimo, così come per la Kinder che si ritroverà tra i piedi, probabilmente, la mina vagante come la definiscono in tanti, dei play off, la Scavolini. Qualcuno aggiunge che potrebbe essere, però, la sorpresa di se stessa se riuscisse, finalmente, a far felice e contento, con quel roster che si ritrova, il suo appassionato presidente e l'altrettanto numeroso pubblico.La Skipper si troverà tra i piedi, con un'alta percentuale, questa volta di indovinarla, da parte mia, anche se gli scontri dei due sono stati sempre favorevoli all'Euro rosetano, i capitolini della Wurth. Ma che squadra il mio assistente (non è un demerito, spero!) riuscirà a mettere in campo lo sa solo Iddio. Allen sì, Allen no, Myers sì, Myers no, Handgloten forse: è una squadra, una sede di mutuo soccorso o un reparto dozzinanti? Rimane la Benetton che qualsiasi prenda tra Coop e Metis Varese non può fallire. Se bisogna credere a Pittis, e io ci credo, «loro» hanno ancora bisogno di «Acciughino» e non solo di lui. Tutto l'ottimismo che vedo in giro, non mi pare proprio appropriato. Si è sofferto troppo con Siena, per non avere qualche dubbio.Forse il raggiungimento delle final four di Eurolega ha portato troppa sicurezza tale da far ripetere vecchi errori, tipo quello di non riuscire ad ammazzare le gare quando vanno fatte, e subire rimonte, vedi quella della Skipper a Bologna o la sconfitta in casa con la Snaidero, che denotano o troppe certezze o incapacità di gestione. Cosa vuol dire? Giocare ad una sola velocità, usando poco cambi di ritmo può essere pericoloso.Ma questo lo vedremo subito, venerdì, contro la Kinder. A salvaguardia delle mie scommesse già perse l'anno scorso, e non rimborsate, non vorrei fosse attuale il rimprovero del grande Aza Nikolic: «squadra, tu sei come una buona mucca, fai tanto latte, ma con calcio butti giù secchio».
La griglia di partenza, come direbbe qualcuno più politico di me, è quasi buona per tutti. Personalmente penso non sia così in quanto Cantù che ha lottato tutto l'anno con Siena per la quarta posizione, se la ritrova subito, di fronte, ai quarti e senza il rodaggio beneficiato da quelli del Monte! Non è il massimo, così come per la Kinder che si ritroverà tra i piedi, probabilmente, la mina vagante come la definiscono in tanti, dei play off, la Scavolini. Qualcuno aggiunge che potrebbe essere, però, la sorpresa di se stessa se riuscisse, finalmente, a far felice e contento, con quel roster che si ritrova, il suo appassionato presidente e l'altrettanto numeroso pubblico.La Skipper si troverà tra i piedi, con un'alta percentuale, questa volta di indovinarla, da parte mia, anche se gli scontri dei due sono stati sempre favorevoli all'Euro rosetano, i capitolini della Wurth. Ma che squadra il mio assistente (non è un demerito, spero!) riuscirà a mettere in campo lo sa solo Iddio. Allen sì, Allen no, Myers sì, Myers no, Handgloten forse: è una squadra, una sede di mutuo soccorso o un reparto dozzinanti? Rimane la Benetton che qualsiasi prenda tra Coop e Metis Varese non può fallire. Se bisogna credere a Pittis, e io ci credo, «loro» hanno ancora bisogno di «Acciughino» e non solo di lui. Tutto l'ottimismo che vedo in giro, non mi pare proprio appropriato. Si è sofferto troppo con Siena, per non avere qualche dubbio.Forse il raggiungimento delle final four di Eurolega ha portato troppa sicurezza tale da far ripetere vecchi errori, tipo quello di non riuscire ad ammazzare le gare quando vanno fatte, e subire rimonte, vedi quella della Skipper a Bologna o la sconfitta in casa con la Snaidero, che denotano o troppe certezze o incapacità di gestione. Cosa vuol dire? Giocare ad una sola velocità, usando poco cambi di ritmo può essere pericoloso.Ma questo lo vedremo subito, venerdì, contro la Kinder. A salvaguardia delle mie scommesse già perse l'anno scorso, e non rimborsate, non vorrei fosse attuale il rimprovero del grande Aza Nikolic: «squadra, tu sei come una buona mucca, fai tanto latte, ma con calcio butti giù secchio».
Fonte: Il Gazzettino