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Siena vuole un pezzo d'Europa

Il Montepaschi cerca contro il Pamesa Valencia il primo trofeo continentale della sua storia

Quaranta minuti per scrivere il proprio nome nella storia: Montepaschi Siena e Pamesa Valencia si giocano martedì sera alle 20.30 al Palazzo dello Sport di Lione la finale di coppa Saporta. Per entrambe le formazioni, seguite in Francia da oltre 2000 tifosi, un successo significherebbe il primo trofeo della loro storia: ultracentenaria nel caso della Mens Sana (fondata nel 1871, 20 anni prima che James Naismith inventasse il basket) e molto recente (1986) quella degli iberici che nel 1999 persero a Saragozza la loro prima eurofinale, proprio di Saporta, contro il Benetton Treviso.Il Montepaschi, trascinato dall'entusiasmo del suo allenatore Ergin Ataman, arriva gasato all'avventura e per l'occasione recupera tutti i suoi effettivi. Ovviamente non ci sarà il lituano Tomas Masiulis, che in Coppa non può essere utilizzato, mentre sarà regolarmente in campo Boris Gorenc che a Treviso era stato tenuto a riposo precauzionale per un'infiammazione a un piede.Il Pamesa, che non avrà in campo l'ultimo arrivato Alessandro Abbio, arriva a Lione dopo una sconfitta in campionato e teme per le condizioni di salute dei suoi due playmaker: Jordi Millera dovrebbe reuperare a pieno mentre Nacho Rodilla, uno dei veterani della sconfitta di Saragozza, è ancora alle prese con una fastidiosa pubalgia. Nella formazione allenata da Luis Casimiro c'è anche l'ex italiano Casey Schmidt che nella finale del 1999 era sulla panchina, senza peraltro giocare neanche un minuto, del Benetton.Le stelle della squadra sono gli statunitensi Bernard Hopkins e Derrick Alston: il primo è un'ala forte di due metri che sa sfruttare la sua stazza (114 kg) vicino a canestro; il secondo è un centro che si muove anche a quattro metri da canestro e che, a dispetto di grande talento, potrebbe soffrire la fisicità di Chiacig. Completa il reparto lunghi l'olandese Francisco Elson, tutta atleticità e poco altro, mentre attenzione va prestata alle doti realizzative dell'ala Jose Antonio Paraiso che quest'anno in Saporta ha viaggiato a oltre 11 punti di media.
Guido Guida
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