PESARO — «Wishing on a star», vorrei una stella. E' una delle canzoni del suo cantante preferito, Jay-z. Lui, dopo averla ascoltata in cuffia, negli studi di Radio Città, è tornato in diretta commentando «vorrei lo scudetto». E' stato uno dei momenti più divertenti della trasmissione «Radio Basket», che ha visto protagonista Melvin Booker, capitano della Scavolini. Il quale ha avuto parole dolci per il cuore dei tifosi biancorossi: «Negli ultimi anni, con l'arrivo di tanti giocatori stranieri, l'attaccamento alla maglia non è sempre così scontato: molti americani vengono a giocare qui solo per i soldi, io l'ho fatto con il cuore».
Si può credere o no a queste affermazioni, ma avendo conosciuto il personaggio in questi anni, la sua serietà, la sua onestà, bisogna fidarsi. Naturale che la maggior parte degli ascoltatori volesse sapere del suo futuro: «La mia prima scelta è Pesaro — dice il play — mi piace stare qui, c'è qualcosa di simile al fatto di stare a casa mia, una piccola cittadina americana. E poi il fatto di camminare per la città ed essere riconosciuto, essere così amato mi da un'emozione e una spinta in più che a Milano non avevo. Mi piace vincere e giocare bene per il pubblico anche per tenermi pronto quando mi cantano oh mamma mamma mamma...».
C'è una foto simbolo a Radio Città: ritrae Daye e Cook, in cuffia, occhiali scuri e aria da duri, negli studi di via Mameli. E' stata scattata nella primavera dell'88, prima che arrivasse lo scudetto. «Speriamo che porti bene — sorride Melvin —. Mi ricordo quando è venuto qui Cook due anni fa, tutti lo amano anche perché ha vinto e voglio che tra un po' di anni la gente di Pesaro si ricordi di me e dica, quando tornerò, "quello è Melvin Booker, con lui abbiamo vinto lo scudetto"».
Qualche tifoso ha chiesto dei rapporti con Beric e Melvin ha precisato: «Abbiamo un buon rapporto, qualche volta usciamo insieme e non sono vere le voci dei litigi: ho rapporti ottimi con tutti i compagni, nella mia carriera non ho mai avuto problemi con nessun compagno. Anche a Los Angeles dicevano che Shaquille e Kobe non andavano d'accordo e poi hanno vinto il titolo».
Tra le partite di quest'anno gli è rimasta nel cuore la gara delle finali di Coppa Italia con la Skipper «per l'atmosfera creata dai nostri tifosi. A loro vorrei dire: continuate a fare il tifo per noi anche quando giochiamo male: potrebbe finire bene». Adesso Melvin aspetta i playoff. «Giocare con Fabriano — dice — sarà molto difficile perché in effetti si tratta di un derby e loro hanno anche un giocatore pericoloso come Monroe. Però — aggiunge il capitano — sono molto fiducioso, noi siamo forti, messi bene e in più possiamo giocare due partite in casa».
Elisabetta Ferri
Si può credere o no a queste affermazioni, ma avendo conosciuto il personaggio in questi anni, la sua serietà, la sua onestà, bisogna fidarsi. Naturale che la maggior parte degli ascoltatori volesse sapere del suo futuro: «La mia prima scelta è Pesaro — dice il play — mi piace stare qui, c'è qualcosa di simile al fatto di stare a casa mia, una piccola cittadina americana. E poi il fatto di camminare per la città ed essere riconosciuto, essere così amato mi da un'emozione e una spinta in più che a Milano non avevo. Mi piace vincere e giocare bene per il pubblico anche per tenermi pronto quando mi cantano oh mamma mamma mamma...».
C'è una foto simbolo a Radio Città: ritrae Daye e Cook, in cuffia, occhiali scuri e aria da duri, negli studi di via Mameli. E' stata scattata nella primavera dell'88, prima che arrivasse lo scudetto. «Speriamo che porti bene — sorride Melvin —. Mi ricordo quando è venuto qui Cook due anni fa, tutti lo amano anche perché ha vinto e voglio che tra un po' di anni la gente di Pesaro si ricordi di me e dica, quando tornerò, "quello è Melvin Booker, con lui abbiamo vinto lo scudetto"».
Qualche tifoso ha chiesto dei rapporti con Beric e Melvin ha precisato: «Abbiamo un buon rapporto, qualche volta usciamo insieme e non sono vere le voci dei litigi: ho rapporti ottimi con tutti i compagni, nella mia carriera non ho mai avuto problemi con nessun compagno. Anche a Los Angeles dicevano che Shaquille e Kobe non andavano d'accordo e poi hanno vinto il titolo».
Tra le partite di quest'anno gli è rimasta nel cuore la gara delle finali di Coppa Italia con la Skipper «per l'atmosfera creata dai nostri tifosi. A loro vorrei dire: continuate a fare il tifo per noi anche quando giochiamo male: potrebbe finire bene». Adesso Melvin aspetta i playoff. «Giocare con Fabriano — dice — sarà molto difficile perché in effetti si tratta di un derby e loro hanno anche un giocatore pericoloso come Monroe. Però — aggiunge il capitano — sono molto fiducioso, noi siamo forti, messi bene e in più possiamo giocare due partite in casa».
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino