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La Scavolini studia da mina vagante

Accordo con l’Università di Urbino e play off alle porte: nessuna pausa per la Vuelle

PESARO - Una settimana esatta senza grande basket, dopo la scorpacciata dell’ultimo periodo. «E’ il tempo giusto per preparare i play-off - ammette il vice-presidente Lucio Zanca - e sono d’accrodo nel riprendere a giocare dopo le Final Four». Niente da fare però per l’anticipo: la Lega ha deciso che gara1 sarà giocata giovedì 9 maggio. La Scavolini, che non appare in cattiva forma, approfitterà della sosta per recuperare gli acciaccati e per approntare gli ultimi accorgimenti. «Credo che il nostro espertissimo pubblico non disdegnerà queste partite. Gli ottavi sono in abbonamento, mentre nell’eventuale secondo turno con la Kinder non credo che ci sia bisogno di fare appelli». Come giudica l’accoppiamento con Fabriano? «Impegnativo, ma la società è contenta perchè con loro abbiamo un ottimo rapporto. Ci sono buone possibilità di assitere a un turno avvincente, con un contorno corretto». La Scavolini dovrà fare molta attenzione a Monroe, che in due partite contro Pesaro ha lasciato il segno (la bellezza di 70 punti)... «Sì, ma lui è un super cannoniere, che ha dato fastidio a tutti». Un appuntamento da non fallire per la Scavolini che, nella malaugurata ipotesi di una prematura uscita di scena, perderebbe addirittura il diritto a partecipare alla seconda Coppa europea. «Partiamo più indietro rispetto alle nostre previsioni e speriamo di ribaltare la situazione». Oggi la squadra si allenerà a Urbino e alle 15, nell’aula magna del Magistero della città ducale, si terrà un incontro (aperto a tutti) fra la società pesarese, il rettore dell’Università Bogliolo e alcuni professori, in virtù di una neo-nata collaborazione tra la Scavolini Basket e l’Università di Urbino. «Partiremo concretamente il prossimo anno accademico - spiega Zanca - iniziando con la facoltà di Scienze Motorie. Ci è stato chiesto di collaborare e noi abbiamo aderito con grande entusiasmo. Daremo un supporto agli studenti interessati al mondo del lavoro sportivo, facendogli conoscere materie e meccanismi». Ieri Ario Costa e il dott. Benelli hanno accompagnato Maggioli a Bologna dal dott. Lelli, il quale ha confermato la diagnosi già nota: «A Michele è stato consigliato di svolgere un programma differenziato (ma lo sta già facendo) e di non operarsi al ginocchio. Può giocare» - spiega Piero Benelli.
Camilla Cataldo
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