Potrebbe davvero passare per Solofra, alla luce delle novità di queste ultime ore, la strada che porta alla salvezza della Scandone Avellino. Dopo tanti messaggi scambiati a distanza, tramite le pagine dei giornali, finalmente le due parti si sono incontrate. Sui nomi degli imprenditori intenzionati a rilevare il sodalizio biancoverde vige ancora il massimo riserbo, ma è ormai un dato di fatto che il contatto tra la dirigenza della Scandone ed un rappresentante della cordata conciaria ci sia effettivamente stato. Generoso Benigni, presidente della società di galleria Giordano, ha fatto gli onori di casa ed ha vagliato le intenzioni dei nuovi possibili acquirenti. In questo primo incontro, tenutosi nel pomeriggio di ieri, si è parlato soprattutto dei vari aspetti economici legati al rilevamento della Società. A Benigni è toccato anche illustrare al proprio interlocutore (uno solo, in rappresentanza dell'intera cordata) l'attuale situazione economica della Scandone. Ma, nei prossimi giorni, verrà fornita agli imprenditori solofrani una ben più dettagliata documentazione. Al termine di questo primo incontro, però, non è ancora definito quali siano le reali intenzioni di questa nuova cordata. L'interessamento per la Scandone è reale e tangibile, ma resta ancora da valutare in che misura e con che ruolo, se andrà in porto l'accordo, gli acquirenti conciari entreranno a far parte del mondo del basket biancoverde. «Mi è stato detto - spiega Generoso Benigni - che si tratta di un gruppo di amici, interessato ad entrare a far parte di questa società per dare grande evidenza al nome di Solofra. Ora, però, dovranno decidere se entrare come nuovo gruppo dirigenziale o, più semplicemente, come sponsor. Io ho avuto l'impressione che siano interessati ad entrambe le cose: parziale rilevamento del pacchetto azionario e sponsorizzazione della squadra. Presto avranno la documentazione che hanno richiesto ed, entro lunedì, hanno promesso di darci una risposta». Se così fosse, però, l'attuale dirigenza dovrebbe restare al proprio posto per affiancare, nella nuova avventura, i dirigenti solofrani. «Personalmente - continua il presidente della Scandone - ho già spiegato che voglio farmi da parte. In società resterei solo con una quota piccolissima, per dare una mano al nuovo gruppo. Non voglio più far parte del Consiglio. Non so cosa dire per gli altri soci, ma ho l'impressione che per loro valga lo stesso discorso. Siamo stanchi! De Vizia, però, credo potrebbe almeno continuare ad essere il nostro sponsor. Può darsi che voglia continuare a dare il proprio nome alla squadra. Però, dal punto di vista dirigenziale, non sarebbe nemmeno giusto approfittare della situazione e comandare con i soldi degli altri. Perciò abbiamo intenzione di passare la mano». «Il mio interlocutore - spiega Benigni, riferendosi all'incontro di ieri pomeriggio - per il momento si è informato sui costi di rilevamento della società. Si è preoccupato anche della gestione della stagione sportiva, il che è molto importante. Ci ha chiesto una mano, in termini di esperienza, e non avremo nessun problema a dargliela. Credo che, senza rinunciare all'aiuto promessoci dalle istituzioni locali, Provincia e Regione più di tutte, questa potrebbe davvero essere la strada giusta per portare la Scandone verso una nuova miracolosa salvezza».
Raffaele Giusto
Raffaele Giusto