"Quest’anno – dice Ettore Messina - la Benetton ci ha battuti tre volte, però sono state tre partite molto equilibrate. Nelle Final Four sarà fondamentale l’approccio mentale: giochiamo a Bologna quindi abbiamo il favore dei pronostici anche senza avere il vantaggio del fattore campo visto che il PalaMalaguti sarà diviso tra le quattro tifoserie delle squadra che partecipano".
"Dal punto di vista tattico la Benetton può contare su lunghi aticipi che tirano bene dalla lunga distanza e su esterni molto forti dentro l’area ed in penetrazione. Treviso è un’ottima squadra, con tantissimi giocatori di talento, ma a mio avviso i più pericolosi rimangono i due "vecchi" Nicola e Pittis".
"Per noi sarà decisivo non perderci dietro il loro gioco, ma cercare di fare al meglio le cose che sappiamo fare bene. Non dobbiamo assolutamente modificare il nostro gioco. La chiave della partita consisterà proprio in questo. Oltre all’atteggiamento mentale giusto saranno molto importanti i possessi di palla. Rimbalzi e palle recuperate in partite come le Final Four dove la pressione è altissima giocheranno un ruolo fondamentale".
"L’inserimento di Granger è stato più che positivo. Antonio ci darà una grande mano è un ragazzo molto serio, un grande professionista che si sta inserendo molto bene nei nostri giochi".
"Preferisco la formula dell'anno scorso - dice Marko Jaric - perché mette meglio in evidenza i valori, credo che difficilmente la Kinder potrebbe perdere tre partite contro la stessa squadra. La Final Four è più imprevedibile, si rischia di buttare via l'intera stagione per una partita brutta: se fosse capitata lo scorso anno, noi saremmo usciti subito contro il Tau".
"Sono contentissimo di giocarla, credo che si sfideranno le migliori squadre d'Europa: non ci sono state sorprese finora e saranno tre partite durissime. Giochiamo in casa, è vero, ma non ci sentiamo favoriti: ci sarà molta pressione, siamo la prima squadra a giocare la Final Four in casa".
"La Benetton è una squadra di talento, questo è indubbio, e noi non siamo riusciti ancora a prendere le giuste misure: naturalmente stavolta, nell'appuntamento che più conta, vedremo di ribaltare il trend negativo con loro. Stiamo lavorando sui dettagli, su piccoli accorgimenti che potrebbero, alla fine, anche fare la differenza".
"E' difficile ricordare quanto eravamo forti l'anno scorso - scherza Jaric - ma senza dubbio ora siamo molto carichi, abbiamo la giusta determinazione per affrontare le Final Four".
"Dal punto di vista tattico la Benetton può contare su lunghi aticipi che tirano bene dalla lunga distanza e su esterni molto forti dentro l’area ed in penetrazione. Treviso è un’ottima squadra, con tantissimi giocatori di talento, ma a mio avviso i più pericolosi rimangono i due "vecchi" Nicola e Pittis".
"Per noi sarà decisivo non perderci dietro il loro gioco, ma cercare di fare al meglio le cose che sappiamo fare bene. Non dobbiamo assolutamente modificare il nostro gioco. La chiave della partita consisterà proprio in questo. Oltre all’atteggiamento mentale giusto saranno molto importanti i possessi di palla. Rimbalzi e palle recuperate in partite come le Final Four dove la pressione è altissima giocheranno un ruolo fondamentale".
"L’inserimento di Granger è stato più che positivo. Antonio ci darà una grande mano è un ragazzo molto serio, un grande professionista che si sta inserendo molto bene nei nostri giochi".
"Preferisco la formula dell'anno scorso - dice Marko Jaric - perché mette meglio in evidenza i valori, credo che difficilmente la Kinder potrebbe perdere tre partite contro la stessa squadra. La Final Four è più imprevedibile, si rischia di buttare via l'intera stagione per una partita brutta: se fosse capitata lo scorso anno, noi saremmo usciti subito contro il Tau".
"Sono contentissimo di giocarla, credo che si sfideranno le migliori squadre d'Europa: non ci sono state sorprese finora e saranno tre partite durissime. Giochiamo in casa, è vero, ma non ci sentiamo favoriti: ci sarà molta pressione, siamo la prima squadra a giocare la Final Four in casa".
"La Benetton è una squadra di talento, questo è indubbio, e noi non siamo riusciti ancora a prendere le giuste misure: naturalmente stavolta, nell'appuntamento che più conta, vedremo di ribaltare il trend negativo con loro. Stiamo lavorando sui dettagli, su piccoli accorgimenti che potrebbero, alla fine, anche fare la differenza".
"E' difficile ricordare quanto eravamo forti l'anno scorso - scherza Jaric - ma senza dubbio ora siamo molto carichi, abbiamo la giusta determinazione per affrontare le Final Four".