BOLOGNA — Pillastrini strizza la camicia a fine partita: troppe emozioni per la sua prima vittoria al «Madison» di Piazzale Azzarita.
Arriva in conferenza stampa con una t-shirt blu e un bel sorriso: «Ero sicuro che la squadra avrebbe giocato una grande partita, sono stati giorni un po' difficili ma una reazione me l'aspettavo — dice Pilla — anche se poi questo non garantisce la vittoria. Ma di solito quando giochiamo alla grande portiamo a casa la posta in palio».
Ogni volta che la contraddice se stessa, nel bene e nel male, il coach ribatte sullo stesso punto: «Questa squadra non ha alcun problema psicologico, né di atteggiamento sbagliato. A Roma non siamo stati travolti, né siamo andati in vacanza, semplicemente abbiamo avuto dei problemi tecnici, in particolare il contributo degli esterni, che ci ha impedito di giocare come invece abbiamo fatto qui».
Il coach loda Blair per la sua strepitosa partita (17 rimbalzi, 30 di valutazione): «Adesso sì è l'uomo che volevamo». E poi spiega quel time-out a 2'12'' dalla fine: «Non era una presa in giro, non potrei farlo alla Fortitudo, la società che mi ha lanciato. Semplicemente era il tentativo di vincere con un largo scarto perché adesso siamo tornati in corsa e anche questi particolari saranno importanti. Io credo ancora nelle Final Four di Casalecchio».
Ci crede in particolare Melvin Booker che racconta anche un divertente siparietto con la prima fila del parterre: «Sono dei signori che già a Forlì mi avevano implorato di non giocare come l'anno prima e li abbiamo eliminati di nuovo. Così anche stasera si è ripetuto il dialogo, è divertente perché ho capito che mi apprezzano».
Ai giornalisti bolognesi l'assist non pare vero: «Se voglio venire a Bologna? Siete matti a farmi queste domande davanti ai giornalisti pesaresi, Pesaro odia Bologna, provate ad andarglielo a dire…».
Sulla partita il capitano ha la sua opinione: «In Eurolega si gioca diversamente e il metro arbitrale ci ha concesso una difesa forte uno contro uno che ci ha caricato molto. Ora siamo in piena corsa perché abbiamo due partite in casa, la stagione è ancora lì».
Blair annuisce: «Sono molto felice anche perché questa vittoria è preziosa in un momento che poteva diventare critico. Adesso però — aggiunge il pivot — dobbiamo trovare continuità perché non possiamo passare dal fare l'impresa al fare schifo». Lo sa Blair, che quella schiacciata rovesciata sotto la Fossa dei Leoni potrebbe diventare una foto-reliquia per i tifosi? «Se lo dite voi…».
Elisabetta Ferri
Arriva in conferenza stampa con una t-shirt blu e un bel sorriso: «Ero sicuro che la squadra avrebbe giocato una grande partita, sono stati giorni un po' difficili ma una reazione me l'aspettavo — dice Pilla — anche se poi questo non garantisce la vittoria. Ma di solito quando giochiamo alla grande portiamo a casa la posta in palio».
Ogni volta che la contraddice se stessa, nel bene e nel male, il coach ribatte sullo stesso punto: «Questa squadra non ha alcun problema psicologico, né di atteggiamento sbagliato. A Roma non siamo stati travolti, né siamo andati in vacanza, semplicemente abbiamo avuto dei problemi tecnici, in particolare il contributo degli esterni, che ci ha impedito di giocare come invece abbiamo fatto qui».
Il coach loda Blair per la sua strepitosa partita (17 rimbalzi, 30 di valutazione): «Adesso sì è l'uomo che volevamo». E poi spiega quel time-out a 2'12'' dalla fine: «Non era una presa in giro, non potrei farlo alla Fortitudo, la società che mi ha lanciato. Semplicemente era il tentativo di vincere con un largo scarto perché adesso siamo tornati in corsa e anche questi particolari saranno importanti. Io credo ancora nelle Final Four di Casalecchio».
Ci crede in particolare Melvin Booker che racconta anche un divertente siparietto con la prima fila del parterre: «Sono dei signori che già a Forlì mi avevano implorato di non giocare come l'anno prima e li abbiamo eliminati di nuovo. Così anche stasera si è ripetuto il dialogo, è divertente perché ho capito che mi apprezzano».
Ai giornalisti bolognesi l'assist non pare vero: «Se voglio venire a Bologna? Siete matti a farmi queste domande davanti ai giornalisti pesaresi, Pesaro odia Bologna, provate ad andarglielo a dire…».
Sulla partita il capitano ha la sua opinione: «In Eurolega si gioca diversamente e il metro arbitrale ci ha concesso una difesa forte uno contro uno che ci ha caricato molto. Ora siamo in piena corsa perché abbiamo due partite in casa, la stagione è ancora lì».
Blair annuisce: «Sono molto felice anche perché questa vittoria è preziosa in un momento che poteva diventare critico. Adesso però — aggiunge il pivot — dobbiamo trovare continuità perché non possiamo passare dal fare l'impresa al fare schifo». Lo sa Blair, che quella schiacciata rovesciata sotto la Fossa dei Leoni potrebbe diventare una foto-reliquia per i tifosi? «Se lo dite voi…».
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino