BOLOGNA. Alle 18 le Final Four si aprono con il match fra Maccabi e Panathinaikos: secondo le ultime notizie i tifosi israeliani dovrebbero essere quasi 2.000, la zona di Casalecchio sarà letteralmente blindata. Il Maccabi è favorito, ed anche abbastanza nettamente, anche perché ha dietro la spinta «religiosa» di una nazione intera (a maggior ragione in un momento di guerra come questo), ma occhio al mestiere dei greci e di Obradovic, rimasto ancora molto legato a Treviso.
Maccabi. (coach: Blatt). Ha vinto l'ultima edizione della Suproleague. Nella sua bacheca ci sono 41 scudetti e 31 Coppe. Si è qualificato con un memorabile +38 a Vitoria. Sottocanestro, con Nate Huffman, un 2.12 che sa anche segnare oltre che prendere rimbalzi, e Huseyin Besok, 2.12, turco, un po' lento ma efficace, è la più forte delle quattro, da fuori non è terribile ma Anthony Parker è un 2-3, ha talento atletico spaventoso, segna, difende, serve assist. Un Darren Daye con più fisico. Poi c'è Derrick Sharp, tiratore puro, tremendo se in giornata. Arriel Mc Donald, passaporto sloveno, esile ed agile, è specialista nel penetra e scarica ma il capitano e la bandiera è Nadav Henefeld, il Pittis israeliano: intelligenza, difesa, mestiere.
Panathinaikos. (coach: Obradovic). Una colonia di ex italiani. Con un coach così, punta ovviamente sulla difesa, e si affida al genio di Dejan Bodiroga, ormai 29enne, mente di Trieste e Milano, un play di 2.04 col tempo diventato un tre: è lui l'Mvp della seconda fase. Il regista lo fa Damir Mulaomerovic (ex Fortitudo), che, però, sarebbe più un tiratore. Il più pericoloso resta comunque Ibrahim Kutluay, guardia, il primo turco ad aver giocato in Grecia. Vecchi lupi del parquet sono Johnny Rogers (ex Milano, Varese e Forlì), Darryl Middleton (ex Arese), Corey Albano (ex Verona) e soprattutto Buck Johnson, 36 anni (ex Maccabi...), che sostituisce Giannis Giannoulis, fermo per doping. Squadra anziana, ma, prima di darla per morta, è meglio aspettare...
Stampa. Sono 450 le richieste di accredito giunte da tutto il mondo, compresi gli inviati delle televisioni di 15 Paesi (per l'Italia la copertura è di Tele + nero).
L'Nba a Bologna. 45 le presenze del mondo Nba alle Final Four. Tra gli altri Rudy Tomjanovich, head coach degli Houston Rockets, Brian Colangelo, proprietario dei Phoenix Suns, Jerry Krause, general manager dei Chicago Bulls, Pat Riley, allenatore dei Miami Heat, Billy King general manager dei Philadelphia 76ers.
si.fo.
Maccabi. (coach: Blatt). Ha vinto l'ultima edizione della Suproleague. Nella sua bacheca ci sono 41 scudetti e 31 Coppe. Si è qualificato con un memorabile +38 a Vitoria. Sottocanestro, con Nate Huffman, un 2.12 che sa anche segnare oltre che prendere rimbalzi, e Huseyin Besok, 2.12, turco, un po' lento ma efficace, è la più forte delle quattro, da fuori non è terribile ma Anthony Parker è un 2-3, ha talento atletico spaventoso, segna, difende, serve assist. Un Darren Daye con più fisico. Poi c'è Derrick Sharp, tiratore puro, tremendo se in giornata. Arriel Mc Donald, passaporto sloveno, esile ed agile, è specialista nel penetra e scarica ma il capitano e la bandiera è Nadav Henefeld, il Pittis israeliano: intelligenza, difesa, mestiere.
Panathinaikos. (coach: Obradovic). Una colonia di ex italiani. Con un coach così, punta ovviamente sulla difesa, e si affida al genio di Dejan Bodiroga, ormai 29enne, mente di Trieste e Milano, un play di 2.04 col tempo diventato un tre: è lui l'Mvp della seconda fase. Il regista lo fa Damir Mulaomerovic (ex Fortitudo), che, però, sarebbe più un tiratore. Il più pericoloso resta comunque Ibrahim Kutluay, guardia, il primo turco ad aver giocato in Grecia. Vecchi lupi del parquet sono Johnny Rogers (ex Milano, Varese e Forlì), Darryl Middleton (ex Arese), Corey Albano (ex Verona) e soprattutto Buck Johnson, 36 anni (ex Maccabi...), che sostituisce Giannis Giannoulis, fermo per doping. Squadra anziana, ma, prima di darla per morta, è meglio aspettare...
Stampa. Sono 450 le richieste di accredito giunte da tutto il mondo, compresi gli inviati delle televisioni di 15 Paesi (per l'Italia la copertura è di Tele + nero).
L'Nba a Bologna. 45 le presenze del mondo Nba alle Final Four. Tra gli altri Rudy Tomjanovich, head coach degli Houston Rockets, Brian Colangelo, proprietario dei Phoenix Suns, Jerry Krause, general manager dei Chicago Bulls, Pat Riley, allenatore dei Miami Heat, Billy King general manager dei Philadelphia 76ers.
si.fo.