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Bologna pazza per un canestro

Al via le Final Four dell’Eurolega, derby italiano in semifinale

ROMA - Parapetto sull’Europa dei canestri in una città che adora questo sport e da oggi ospita, al PalaMalaguti di Casalecchio, le Final Four dell’Eurolega. Bologna più che mai basket city con quattro pretendenti al titolo continentale di primissimo livello ma, soprattutto, con la sua Kinder, la squadra di Ettore Messina che cerca un magnifico bis. Le Vu nere stasera affrontano (alle 20.30, diretta su Tele+) la Benetton Treviso mentre prima (alle 18.30, sempre in tivù con Tele+) il Maccabi Tel Aviv, che l’anno passato ha vinto la finale della Suproleague, affronta il Panathinaikos di Zelimir Obradovic, l’allenatore che in questa competizione vanta quattro vittorie con altrettante squadre, Partizan nel ’92, Badalona nel ’94, Real Madrid nel ’95 e Panathinaikos due anni fa.
Carosello per campioni di ogni razza, questa è l’Eurolega, la sfida di quattro team che già oggi si giocano tutto. La Kinder insegue il sogno di essere corazzata imbattibile: tre trofei l’anno passato (coppa Italia, Eurolega e scudetto) e voglia di tornare in paradiso anche quest’anno. La coppa Italia è già in bacheca, le polemiche tra il presidente Madrigali e il suo condottiero Ettore Messina sono accantonate anche se non dimenticate. E il viaggio continua.
Inutile e ingiusto parlare con Messina di quella pagina incredibile, sollevato e poi richiamato - a furor di popolo - sulla sua panchina alla vigilia di una competizione importante e difficile qual è l’Eurolega. Il bravo Ettore guarda alla complicata semifinale con la Benetton. «Quest’anno Treviso ci ha battuti tre volte - chiarisce l’ex cittì di Azzurra - però sono state tre partite molto equilibrate. Adesso sarà fondamentale l’atteggiamento mentale: giochiamo a Bologna e per questo abbiamo un piccolo vantaggio perché siamo in casa». Dall’altra parte, Mike D’Antoni ha cercato di mettere pressione ai rivali di quest’oggi spiegando che sono i favoriti.
Eurolega della riunificazione dopo lo sdoppiamento dell’ultima stagione, quella dello scisma tra Uleb e Fiba, e ritorno al passato con quattro club di grandissima qualità. Derby italiano nella seconda semifinale nella quale ci sarà da divertirsi con tanti duelli, quello in cabina di regia tra il piccolo Edney, il Titti che vorrebbe mandare al neurodeliri l’avversario che oggi sarà Jaric, ma soprattutto quello tra i lunghi, con Rashard Griffith che sotto le plance farà la differenza con i centri della Benetton, lunghi aticipi quali sono Marconato, Nicola e Garbajosa senza dimenticare Pittis, un jolly troppo importante per i tuttiverdi.
Partita da seguire con trepidazione, per quello che proporrà sul parquet ma anche per le possibili implicazioni politiche visto che c’è il Maccabi, tra il Panathinaikos e gli uomini di Tel Aviv seguitissimi e sorvegliatissimi nella loro avventura bolognese. I greci, che non avranno a disposizione il pivot Giannoulis fermato per il nandrolone, mettono in campo viso d’angelo Dejan Bodiroga, uomo tuttofare, play, ala piccola ma pericolosissimo spalle a canestro, e poi Kutluay e Alvertis (colui il quale ha eliminato l’Italia agli ultimi Europei in Turchia con la tripla allo scadere) e l’ex fortitudino Mulaomerovic mentre nel Maccabi da temere sono, con il play McDonald, i lunghi Huffman e Besok. Casalecchio al completo, ottomila dentro in un PalaMalaguti che sembrerà ancora una volta troppo piccolo.
Carlo Santi
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