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Spogliatoio Benetton

D'Antoni: «Troppa fretta di tirare, ora tifo Kinder»

BOLOGNA. Inutile sperare di vedere Mike D'Antoni strapparsi i capelli, anche stavolta il coach l'ha presa abbastanza bene, sia pure col rammarico di una finale sfumata. «Nel momento decisivo, ossia nei primi cinque minuti della ripresa, abbiamo fatto un po' di confusione, la Kinder comunque ha difeso bene ma noi abbiamo affrettato dei tiri, dimostrando poca pazienza».
«Quando cerchiamo di risolvere le difficoltà», insiste D'Antoni, «giocando da soli passiamo dei guai, e questo ci capita spesso quando siamo stanchi, quando sentiamo la pressione della partita. E' un difetto che dobbiamo capire, ne parleremo». Ma avete avuto anche le vostre chance, vero? «Certo, siamo stati avanti per la maggior parte della gara, abbiamo avuto la possibilità di battere una grande squadra: sono contento per ciò che i ragazzi hanno fatto, non credo che abbiano motivi per essere imbarazzati o che altro. Adesso dobbiamo solo farci trovare pronti per i play off, saranno altre belle gare come questa». Temi che questa delusione possa avere ripercussioni per il campionato? «No, non credo. Lunedì ricominciamo gli allenamenti, e comunque la sconfitta fa parte della nostra attività. Credo che abbiamo fatto tutto il possibile, non ci sono eccessive recriminazioni, andiamo avanti e basta». Quanto ha pesato la presenza di Griffith? «Credo sui 120 chili o giù di lì... Certo che si è sentita, ma ad esempio abbiamo contenuto bene Ginobili, la Kinder ha tante soluzioni ma noi la partita l'abbiamo persa nel momento in cui non abbiamo attaccato bene, con la dovuta pazienza. In quei momenti la palla non ha girato bene, questo sì, ed abbiamo pagato». Vista anche la prestazione del Panathinaikos, cosa prevedi per la finale di domenica? «In verità non me ne potrebbe fregare di meno, però mi pare di non dire nulla di nuovo affermando che la Kinder è la migliore squadra europea, l'ha dimostrato anche l'anno scorso. Spero che vinca», conclude il coach targato Benetton, «così almeno saranno contenti e potranno dire di aver vinto qualcosa. Ma anche i greci sono una buona formazione, tosta, cambia su ogni blocco. Vedremo una bella gara, un po' più lenta di questa. Dipende dagli arbitri, se fischieranno tanti falli o meno».
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