FABRIANO — «Questi play-off sono importanti per il nostro presente, ma ancor di più per il futuro. L'imprenditoria e gli sponsor ci guardano, per cui è fondamentale far capire a tutti la coesione della squadra, ma anche la sintonia che deve regnare in società in momenti così significativi». Un messaggio deciso quello del presidente Claudio Biondi che, archiviata una seduta piuttosto «animata» del Consiglio di amministrazione, mette in chiaro il primo obiettivo. Quello di arrivare a garauno di giovedì (ore 20,30) a Pesaro con il clima giusto in tutto l'ambiente…
«Stiamo uniti». La «storiella» del coach isolato o non isolato ha creato più di qualche turbativa, «animando» la piazza e chiamando direttamente in causa la società. La verità nuda e cruda è la solita, ovvero una dirigenza divisa sull'eventualità o meno di prolungare il contratto al coach, ma Biondi è il primo a voler mettere da parte i personalismi. «Adesso ci sono i play-off e a quelli vogliamo e dobbiamo pensare. Di futuro e contratti ne parleremo più avanti, a bocce ferme. E' chiaro, comunque, il nostro intento di non voler smantellare un gruppo così vincente, capace anche quest'anno di centrare traguardi importanti e regalarci tante belle soddisfazioni. In ogni caso, un passo alla volta. Perché ora ci interessa restare tutti uniti e stringerci attorno alla squadra per farle capire quanto teniamo a provare una nuova, grande impresa. Il ritorno anticipato di Monroe dagli Stati Uniti ha lanciato il segnale da parte dei giocatori, noi, come dirigenza, dobbiamo fare altrettanto».
«Voglio lo sponsor». Un invito a rasserenare gli animi dopo le ultime polemiche che parte da lontano e arriva fino al punto nodale della stabilità economica della società. «Diciamola tutta: l'unico obiettivo fallito in quest'annata è stato quello dello sponsor. Ci è mancato l'abbinamento principale e di ciò faccio ammenda in prima persona, prendendomi tutte le responsabilità del caso. Per questo sostengo che è fondamentale l'ultimo scorcio di stagione per catturare l'interesse di nuovi sostenitori finanziari e mettere sul piatto della bilancia una realtà suffragata dai risultati».
Chi sta fuori? E mentre la dirigenza cerca di tenere i nervi saldi (anche se si guarda bene dall'affrontare lo spinosissimo argomento Lasi…), il gruppo è tornato al completo. Washington ha ripreso dal leggero mal di schiena, Monroe ha ricominciato ieri, Bonsignori ormai pare in procinto di smaltire definitivamente i problemi derivati dalla distorsione alla caviglia. Possibile, anzi probabile, quindi, che si arrivi alla sfida con la Scavolini con coach Lasi chiamato a scegliere tra dodici giocatori.
Numeri a confronto. Nella tabella a fianco, abbiamo riportato tutte le cifre medie di Fabriano e Pesaro. Cifre, nel complesso, abbastanza in equilibrio, anche se sul campo gli indubbi favoriti restano i cucinieri per blasone, classifica e potenziale tecnico, a prescindere dal compendio stagionale. Uno a uno, infatti, il bilancio delle sfide in regular season con la netta vittoria casalinga di Booker e compagni pareggiata al ritorno da super Monroe (38 punti, 51 in valutazione) e una prestazione balistica di squadra (17/24 da tre) davvero clamorosa. Il problema è che ripetersi su quei livelli non sarà così semplice…
Alessandro Di Marco
«Stiamo uniti». La «storiella» del coach isolato o non isolato ha creato più di qualche turbativa, «animando» la piazza e chiamando direttamente in causa la società. La verità nuda e cruda è la solita, ovvero una dirigenza divisa sull'eventualità o meno di prolungare il contratto al coach, ma Biondi è il primo a voler mettere da parte i personalismi. «Adesso ci sono i play-off e a quelli vogliamo e dobbiamo pensare. Di futuro e contratti ne parleremo più avanti, a bocce ferme. E' chiaro, comunque, il nostro intento di non voler smantellare un gruppo così vincente, capace anche quest'anno di centrare traguardi importanti e regalarci tante belle soddisfazioni. In ogni caso, un passo alla volta. Perché ora ci interessa restare tutti uniti e stringerci attorno alla squadra per farle capire quanto teniamo a provare una nuova, grande impresa. Il ritorno anticipato di Monroe dagli Stati Uniti ha lanciato il segnale da parte dei giocatori, noi, come dirigenza, dobbiamo fare altrettanto».
«Voglio lo sponsor». Un invito a rasserenare gli animi dopo le ultime polemiche che parte da lontano e arriva fino al punto nodale della stabilità economica della società. «Diciamola tutta: l'unico obiettivo fallito in quest'annata è stato quello dello sponsor. Ci è mancato l'abbinamento principale e di ciò faccio ammenda in prima persona, prendendomi tutte le responsabilità del caso. Per questo sostengo che è fondamentale l'ultimo scorcio di stagione per catturare l'interesse di nuovi sostenitori finanziari e mettere sul piatto della bilancia una realtà suffragata dai risultati».
Chi sta fuori? E mentre la dirigenza cerca di tenere i nervi saldi (anche se si guarda bene dall'affrontare lo spinosissimo argomento Lasi…), il gruppo è tornato al completo. Washington ha ripreso dal leggero mal di schiena, Monroe ha ricominciato ieri, Bonsignori ormai pare in procinto di smaltire definitivamente i problemi derivati dalla distorsione alla caviglia. Possibile, anzi probabile, quindi, che si arrivi alla sfida con la Scavolini con coach Lasi chiamato a scegliere tra dodici giocatori.
Numeri a confronto. Nella tabella a fianco, abbiamo riportato tutte le cifre medie di Fabriano e Pesaro. Cifre, nel complesso, abbastanza in equilibrio, anche se sul campo gli indubbi favoriti restano i cucinieri per blasone, classifica e potenziale tecnico, a prescindere dal compendio stagionale. Uno a uno, infatti, il bilancio delle sfide in regular season con la netta vittoria casalinga di Booker e compagni pareggiata al ritorno da super Monroe (38 punti, 51 in valutazione) e una prestazione balistica di squadra (17/24 da tre) davvero clamorosa. Il problema è che ripetersi su quei livelli non sarà così semplice…
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino