FRANCOFORTE — Ritorno infinito per la Montepaschi nella giornata di ieri. Viaggio che per motivi di orari internazionali del traffico aereo si è rivelato molto più lungo rispetto a quello dell'andata. Infatti lo staff biancoverde, giù dal letto alle 5 di mattina, ha visto sicuramente un paesaggio incomparabile, con i primi raggi del sole che sorgeva che si riflettevano sulla neve e il ghiaccio che ancora ricopre il Volga. Fiume che in aereo è stato sorvolato a lungo, fin da Mosca, poi appunto a Kazan e ieri successivvamente nella tappa intermedia di Samara. Qui, nuova attesa e quindi l'imbarco per Francoforte sul Meno, a 1800 chilometri di distanza, dove la Montepaschi è giunta verso le 12. Ed in Germania, un'altra lunga parentesi di attesa, circa quattro ore, prima della coincidenza per il volo con destinazione Firenze.
Ultima tappa di trasferimento, verso Siena, in pullman, con il rientro in sede alle 19, al termine di un trasferimento sicuramente stressante.
E per recuperare dalla fatica delle migliaia di chilometri percorsi da sabato scorso (Siena-Cantù-Milano-Mosca-Kazan-Samara-Francoforte-Firenze) e delle due partite giocate in 48 ore, quella di oggi è una giornata di riposo pieno per i giocatori biancoverdi. Una pausa più che necessaria, per eliminare le tossine della fatica e per ricaricare le batterie psico-fisiche. Si riparte da domani mattina, quando mancano due giorni soli alla partita casalinga con l'Euro Roseto. Si ritorna a giocare in campionato, con l'obiettivo primario di riprendere il cammino ed il filo che si sono spezzati al Pianella di Cucciago contro l'Oregon Cantù. La conquista del posto nella regular season che vale l'ammissione all'Eurolega si è fatta più difficile, ma le opportunità per recuperare non mancano davvero, e nei giocatori biancoverdi non è certo venuta meno la voglia di lottare fino in fondo. Della Coppa Saporta, le cui porte per la semifinale restano ben aperte, se ne riparlerà lunedì prossimo. Ora il campionato torna ad irrompere prepotentemente, e per la Montepaschi ci sono altre nove «battaglie» da combattere: cinque tra le mura amiche del Palasclavo, contro Roseto, Udine, Skipper, Verona, Milano, e quattro in trasferta, Livorno, Roma, Kinder Bologna e Treviso. La corsa continua ad essere intanto sull'Oregon Cantù, che deve osservare il turno di riposo (il 7 aprile) e quindi ha davanti a sè altre otto partite da disputare: in trasferta a Milano, Udine, Roma, Imola, in casa contro Livorno, Fabriano, Treviso, Avellino. Ai biancoverdi il compito davvero arduo di vincere una partita in più dei canturini, con la necessità strettamente urgente di recuperare le percentuali più consone nel tiro pesante, notevolmente calate nelle ultime prestazioni.
Patrizio Forci
Ultima tappa di trasferimento, verso Siena, in pullman, con il rientro in sede alle 19, al termine di un trasferimento sicuramente stressante.
E per recuperare dalla fatica delle migliaia di chilometri percorsi da sabato scorso (Siena-Cantù-Milano-Mosca-Kazan-Samara-Francoforte-Firenze) e delle due partite giocate in 48 ore, quella di oggi è una giornata di riposo pieno per i giocatori biancoverdi. Una pausa più che necessaria, per eliminare le tossine della fatica e per ricaricare le batterie psico-fisiche. Si riparte da domani mattina, quando mancano due giorni soli alla partita casalinga con l'Euro Roseto. Si ritorna a giocare in campionato, con l'obiettivo primario di riprendere il cammino ed il filo che si sono spezzati al Pianella di Cucciago contro l'Oregon Cantù. La conquista del posto nella regular season che vale l'ammissione all'Eurolega si è fatta più difficile, ma le opportunità per recuperare non mancano davvero, e nei giocatori biancoverdi non è certo venuta meno la voglia di lottare fino in fondo. Della Coppa Saporta, le cui porte per la semifinale restano ben aperte, se ne riparlerà lunedì prossimo. Ora il campionato torna ad irrompere prepotentemente, e per la Montepaschi ci sono altre nove «battaglie» da combattere: cinque tra le mura amiche del Palasclavo, contro Roseto, Udine, Skipper, Verona, Milano, e quattro in trasferta, Livorno, Roma, Kinder Bologna e Treviso. La corsa continua ad essere intanto sull'Oregon Cantù, che deve osservare il turno di riposo (il 7 aprile) e quindi ha davanti a sè altre otto partite da disputare: in trasferta a Milano, Udine, Roma, Imola, in casa contro Livorno, Fabriano, Treviso, Avellino. Ai biancoverdi il compito davvero arduo di vincere una partita in più dei canturini, con la necessità strettamente urgente di recuperare le percentuali più consone nel tiro pesante, notevolmente calate nelle ultime prestazioni.
Patrizio Forci
