BIELLA - Una stagione di basket e le pagelle delle Lauretana, un po´ scherzose e un po´ vere. Nessun 10: lo abbiamo riservato per l´approdo in Eurolega. Alberto Savio.«C´è solo un presidente» urla la curva degli ultras. Voto 8,5: meriterebbe un 9,5 per tutto quanto ha fatto in questi anni e per il coraggio dimostrato nel proporsi come imprenditore biellese che crede seriamente nel mondo dello sport e non solo per motivi economici. Un punto in meno per essersi fidato di un gruppo che lo ha tradito all´ultimo momento (Intesa-Biverbanca). Il suo futuro è a rischio: appartiene ad una razza locale (almeno sembra) in via di estinzione. Marco Atripaldi.Una vita da mediano: dove non può la tecnica (leggi soldi) si arriva con i polmoni (fiuto e capacità nel scegliere i giocatori). Voto 8,5: con quattro lire ha fatto «ballare» grandi squadre (Kinder e Skipper) e i 3 mila in tribuna. In pagella poteva starci per un bel 9,5 poi è «caduto» su quel Mike King che di regale non ha avuto un gran che. Ma considerato il traguardo della salvezza e lo stipendio del collega di Ferrara, che guadagna il triplo di lui, è tutto grasso che cola. Suggerimento: trasferirsi in Emilia.
Alessandro Ramagli. Un giorno giocava a basket negli Amatori. Poi picchiò un arbitro e divenne allenatore. Voto 9: rischiando un braccio, insieme al vice Luca Bechi, ha accettato la sfida che altri hanno «gentilmente declinato» e l´ha vinta. I play-off mancati di un soffio gli costerebbero un punto in pagella, ma il fatto di aver sopportato un anno un giocatore come Niccolai alza la media. Consiglio: spaccare qualche panchina.
Andrea Niccolai. Tra i migliori italiani del campionato, se non il migliore: chi l´avrebbe mai detto? Voto 8,5: una stagione da 9, l´ultimo a mollare nell´ultima partita del campionato. Ma quelle continue richieste dello «schema 3, passa la palla e tiro me» gli costano mezzo punto. Biella gli deve tanto, lui deve tanto a Biella: è finita in pareggio e difficilmente ci sarà una rivincita perchè un´estate così (vengo, non vengo), è davvero troppo anche per chi ha sopportato una stagione insieme a Marco Crespi. Matteo Soragna. Capitano mio capitano. Voto 8: l´azzurro della nazionale, la rabbia di un infortunio che lo ha tenuto lontano quel tanto che è bastato per non finire in campo la stagione: che peccato. Ma la sua presenza in panchina con il gesso a bloccare la spalla ne fanno un esempio di professionismo sempre più raro. Bene, bravo e per il bis, chissà.
Malik Dixon. Da sorpresa per ovetti di Pasqua a giocatore protagonista in serie A. Voto 8: vale il rapporto qualità-prezzo e il prossimo anno non sarà così conveniente. Con quella faccia un po´ così ha «infilato» una media di 16,8 punti a partita con il 49,1% da due punti e 43,2 dalla distanza. E´ migliorato anche in difesa, purtroppo non può farlo per quanto riguarda il fisico e l´altezza. Comunque un´altra scommessa vinta da Atripaldi. Cookie Belcher. Vorrei ma non posso, potrei ma non voglio. Voto 7,5: con lui al 100 per 100 la Lauretana non ha mai perso, ma questo non è successo con la frequenza che ci si aspettava, forse perchè «Biscottino» Belcher vive con il terrore di subire un nuovo infortunio come quello che negli Usa lo ha obbligato lontano dai campi per un anno. Dopo il rodaggio, potrebbe fare la differenza e la sua conferma sarebbe un passo importante. Ma già risuonano le sirene dell´Nba. Kevin Rankin. Il boscaiolo dell´area piccola. Voto 7,5. Nello spazzare i rivali dal cortile di casa è tra i migliori del campionato. Difensore mai domo, capace di sopportare il dolore anche quando i medici gli consigliano il ricovero in ospedale. Fosse anche delicato nel tiro sarebbe un centro da Eurolega. Invece quel cerchio sopra la retina è spesso troppo piccolo e lontano per le sue manone. Michael Batiste. Chi ha il pane non ha i denti e chi ha denti non ha il pane.Voto 7- In estate aveva fatto sognare, poi si è visto solo a tratti. Lo scontro con la realtà del campionato è stato un impatto violento: se lo doveva aspettare invece è rimasto un po´ troppo narcisista. E quei passi indietro quando ti «picchiano» non si addicono ad un pivot di serie A. Secondo la statistica il suo lo ha comunque fatto. Ma il suo può e deve essere molto di più.
Matteo Malaventura. Ramagli chiama e lui risponde presente. Voto 7,5. Inizio un po´ così, finale in crescendo fino a ricevere la fascia di capitano dall´altro Matteo. Un giocatore che in panchina tutti i coach vorrebbero, uno al quale la panchina comincia a stargli un po´ stretta: basterà il bilancino per farlo restare? Kevin Rankin. Doveva fare qualche minuto, ne ha fatti 19 di media e in alcune partite (Skipper) è stato determinante. Voto 7. Un pivot che tira anche da 3, ma il suo fisico possente è così gracile che costa un investimento in ghiaccio. Ramagli con lui scherza: «Tocca a Kevin, togliamo dal surgelatore». Non si può chiedergli di più. Alex Bougaieff. Il primo bluff della Pallacanestro Biella: «Non ci piace» disse Atripaldi quando aveva già deciso di firmarlo, per allontanare la concorrenza. Voto 7+ Ha giocato pochi spezzoni dando sempre qualcosa di importante. E´ grande, grosso, agile ed è migliorato al tiro. Già confermato: la nuova stagione riparte da lui.
Nicola Ogliaro. La panchina è il mio mestiere. Voto 7 per gli 8 punti segnati in 44 minuti giocati e la pazienza dimostrata. Una stagione in Legadue da protagonista potrebbe diventare il suo trampolino di lancio. Lauretana. Di aziende così ne basterebbero due, invece ce n´è una sola in un territorio dove ne vivono cento. Nessun voto, ma il grazie dei tifosi biellesi.
Daniele Pasquarelli
Alessandro Ramagli. Un giorno giocava a basket negli Amatori. Poi picchiò un arbitro e divenne allenatore. Voto 9: rischiando un braccio, insieme al vice Luca Bechi, ha accettato la sfida che altri hanno «gentilmente declinato» e l´ha vinta. I play-off mancati di un soffio gli costerebbero un punto in pagella, ma il fatto di aver sopportato un anno un giocatore come Niccolai alza la media. Consiglio: spaccare qualche panchina.
Andrea Niccolai. Tra i migliori italiani del campionato, se non il migliore: chi l´avrebbe mai detto? Voto 8,5: una stagione da 9, l´ultimo a mollare nell´ultima partita del campionato. Ma quelle continue richieste dello «schema 3, passa la palla e tiro me» gli costano mezzo punto. Biella gli deve tanto, lui deve tanto a Biella: è finita in pareggio e difficilmente ci sarà una rivincita perchè un´estate così (vengo, non vengo), è davvero troppo anche per chi ha sopportato una stagione insieme a Marco Crespi. Matteo Soragna. Capitano mio capitano. Voto 8: l´azzurro della nazionale, la rabbia di un infortunio che lo ha tenuto lontano quel tanto che è bastato per non finire in campo la stagione: che peccato. Ma la sua presenza in panchina con il gesso a bloccare la spalla ne fanno un esempio di professionismo sempre più raro. Bene, bravo e per il bis, chissà.
Malik Dixon. Da sorpresa per ovetti di Pasqua a giocatore protagonista in serie A. Voto 8: vale il rapporto qualità-prezzo e il prossimo anno non sarà così conveniente. Con quella faccia un po´ così ha «infilato» una media di 16,8 punti a partita con il 49,1% da due punti e 43,2 dalla distanza. E´ migliorato anche in difesa, purtroppo non può farlo per quanto riguarda il fisico e l´altezza. Comunque un´altra scommessa vinta da Atripaldi. Cookie Belcher. Vorrei ma non posso, potrei ma non voglio. Voto 7,5: con lui al 100 per 100 la Lauretana non ha mai perso, ma questo non è successo con la frequenza che ci si aspettava, forse perchè «Biscottino» Belcher vive con il terrore di subire un nuovo infortunio come quello che negli Usa lo ha obbligato lontano dai campi per un anno. Dopo il rodaggio, potrebbe fare la differenza e la sua conferma sarebbe un passo importante. Ma già risuonano le sirene dell´Nba. Kevin Rankin. Il boscaiolo dell´area piccola. Voto 7,5. Nello spazzare i rivali dal cortile di casa è tra i migliori del campionato. Difensore mai domo, capace di sopportare il dolore anche quando i medici gli consigliano il ricovero in ospedale. Fosse anche delicato nel tiro sarebbe un centro da Eurolega. Invece quel cerchio sopra la retina è spesso troppo piccolo e lontano per le sue manone. Michael Batiste. Chi ha il pane non ha i denti e chi ha denti non ha il pane.Voto 7- In estate aveva fatto sognare, poi si è visto solo a tratti. Lo scontro con la realtà del campionato è stato un impatto violento: se lo doveva aspettare invece è rimasto un po´ troppo narcisista. E quei passi indietro quando ti «picchiano» non si addicono ad un pivot di serie A. Secondo la statistica il suo lo ha comunque fatto. Ma il suo può e deve essere molto di più.
Matteo Malaventura. Ramagli chiama e lui risponde presente. Voto 7,5. Inizio un po´ così, finale in crescendo fino a ricevere la fascia di capitano dall´altro Matteo. Un giocatore che in panchina tutti i coach vorrebbero, uno al quale la panchina comincia a stargli un po´ stretta: basterà il bilancino per farlo restare? Kevin Rankin. Doveva fare qualche minuto, ne ha fatti 19 di media e in alcune partite (Skipper) è stato determinante. Voto 7. Un pivot che tira anche da 3, ma il suo fisico possente è così gracile che costa un investimento in ghiaccio. Ramagli con lui scherza: «Tocca a Kevin, togliamo dal surgelatore». Non si può chiedergli di più. Alex Bougaieff. Il primo bluff della Pallacanestro Biella: «Non ci piace» disse Atripaldi quando aveva già deciso di firmarlo, per allontanare la concorrenza. Voto 7+ Ha giocato pochi spezzoni dando sempre qualcosa di importante. E´ grande, grosso, agile ed è migliorato al tiro. Già confermato: la nuova stagione riparte da lui.
Nicola Ogliaro. La panchina è il mio mestiere. Voto 7 per gli 8 punti segnati in 44 minuti giocati e la pazienza dimostrata. Una stagione in Legadue da protagonista potrebbe diventare il suo trampolino di lancio. Lauretana. Di aziende così ne basterebbero due, invece ce n´è una sola in un territorio dove ne vivono cento. Nessun voto, ma il grazie dei tifosi biellesi.
Daniele Pasquarelli
Fonte: La Stampa