C’era tutto lo stato maggiore della Snaidero, presidente Edi in testa, a godersi le semifinali d’Eurolega a Bologna oltre a coach Fabrizio Frates, che ieri si è sciroppato, entusiasta, pure il clinic Uleb tenuto da Messina, Scariolo e Peterson. Solo l’ingegnere si è trattenuto a Basket city, dove oggi al PalaMalaguti la finale Kinder Bologna - Panathinaikos Atene eleggerà la regina d’Europa 2002, a corone riunificate dopo lo scisma di un anno fa dalla Fiba.
Snaidero, incaricato dei rapporti con le tv per il rinnovo della convenzione sui diritti, sarà raggiunto di nuovo dal gm Giancarlo Sarti, perché si riunisce la Lega basket di serie A. All’ordine del giorno è la nomina del presidente, carica per cui parte favorito il manager Enrico Prandi già a capo della Pallacanestro Reggiana, del consorzio Sobasa ed ex vicepresidente della Fip.
Frates, invece, è già da ieri sera a Udine per riprendere in mano la squadra in vista di gara1 degli ottavi dei play - off scudetto, giovedì a Siena. «Ci siamo lustrati gli occhi – dice – con gare strepitose e grandi giocatori. Ancora quasi non mi capacito di come abbiamo fatto a battere la Benetton, che a tratti gioca come i Los Angeles Lakers. La Kinder, favorita per il titolo, però non perdona e alla fine l’ha punita con Griffith. Molto interessante il clinic. Ora vediamo come si riprende a lavorare da noi a Udine (oggi ancora nella palestra del Marinoni, ndr)».
Anche perché, entrata da dodicesima e ultima qualificata, la Snaidero nei play - off ha un pertugio per rientrare nel giro europeo, dopo l’estromissione negli ottavi di Saporta a opera dell’Hapoel Gerusalemme. Gli arancione, però, devono superarsi ed entrare nelle prime otto facendo fuori la Monte Paschi Siena, già finalista in coppa Italia e vincitrice della Saporta, tenendo fede ai proclami di coach Ataman che dall’insediamento vuole pure lo scudetto.
Con l’Eurolega appannaggio di Skipper Bologna, Benetton, Kinder e Oregon («Cantù è allettata perché se l’è guadagnata, ma deve farsi due conti perché la stagione le costerebbe il doppio e non ha un palasport agibile per la coppa» aggiorna Frates), proprio Siena, Scavolini Pesaro e Coop Nordest, settima, avranno diritto alla seconda coppa europea anche dopo l’unificazione di Saporta e Korac. Con l’ottavo posto utile, certo più del dodicesimo, specie in caso di rinuncia di Cantucky in omaggio alla contraddizione della liberalizzazione agli extracomunitari nei campionati nazionali, mentre nelle competizioni Fiba non possono essere più di due. In questo senso, pure Trieste avrà da risistemare la squadra.
«Il regolamento delle coppe è ancora nebuloso – prende tempo Sarti –. Certo è che ha fatto un po’ d’ira vedere andare in finale il Panathinaikos, dove nella scorsa stagione giocava 20 minuti a gara Gentile...». Il quale, ma forse gode di cattiva stampa pure in altre piazze d’Italia, non più tardi di venerdì, però, ha fatto 1 su 10 al tiro: 0 su 2 da due e 1 su 8 da tre. Ha sbagliato anche la bomba del successo nel 53-52 con cui la Sinteco ha rimandato la Bipop Reggio Emilia a gara4 dei quarti play - off, a Ferrara, in Legadue. Gli anni passano, il basket cambia. È meglio non farsi riprendere da nostalgie già pagate care a Udine. Anche se ci sono contratti in essere, ancora da scaricare.
Valerio Morelli
Snaidero, incaricato dei rapporti con le tv per il rinnovo della convenzione sui diritti, sarà raggiunto di nuovo dal gm Giancarlo Sarti, perché si riunisce la Lega basket di serie A. All’ordine del giorno è la nomina del presidente, carica per cui parte favorito il manager Enrico Prandi già a capo della Pallacanestro Reggiana, del consorzio Sobasa ed ex vicepresidente della Fip.
Frates, invece, è già da ieri sera a Udine per riprendere in mano la squadra in vista di gara1 degli ottavi dei play - off scudetto, giovedì a Siena. «Ci siamo lustrati gli occhi – dice – con gare strepitose e grandi giocatori. Ancora quasi non mi capacito di come abbiamo fatto a battere la Benetton, che a tratti gioca come i Los Angeles Lakers. La Kinder, favorita per il titolo, però non perdona e alla fine l’ha punita con Griffith. Molto interessante il clinic. Ora vediamo come si riprende a lavorare da noi a Udine (oggi ancora nella palestra del Marinoni, ndr)».
Anche perché, entrata da dodicesima e ultima qualificata, la Snaidero nei play - off ha un pertugio per rientrare nel giro europeo, dopo l’estromissione negli ottavi di Saporta a opera dell’Hapoel Gerusalemme. Gli arancione, però, devono superarsi ed entrare nelle prime otto facendo fuori la Monte Paschi Siena, già finalista in coppa Italia e vincitrice della Saporta, tenendo fede ai proclami di coach Ataman che dall’insediamento vuole pure lo scudetto.
Con l’Eurolega appannaggio di Skipper Bologna, Benetton, Kinder e Oregon («Cantù è allettata perché se l’è guadagnata, ma deve farsi due conti perché la stagione le costerebbe il doppio e non ha un palasport agibile per la coppa» aggiorna Frates), proprio Siena, Scavolini Pesaro e Coop Nordest, settima, avranno diritto alla seconda coppa europea anche dopo l’unificazione di Saporta e Korac. Con l’ottavo posto utile, certo più del dodicesimo, specie in caso di rinuncia di Cantucky in omaggio alla contraddizione della liberalizzazione agli extracomunitari nei campionati nazionali, mentre nelle competizioni Fiba non possono essere più di due. In questo senso, pure Trieste avrà da risistemare la squadra.
«Il regolamento delle coppe è ancora nebuloso – prende tempo Sarti –. Certo è che ha fatto un po’ d’ira vedere andare in finale il Panathinaikos, dove nella scorsa stagione giocava 20 minuti a gara Gentile...». Il quale, ma forse gode di cattiva stampa pure in altre piazze d’Italia, non più tardi di venerdì, però, ha fatto 1 su 10 al tiro: 0 su 2 da due e 1 su 8 da tre. Ha sbagliato anche la bomba del successo nel 53-52 con cui la Sinteco ha rimandato la Bipop Reggio Emilia a gara4 dei quarti play - off, a Ferrara, in Legadue. Gli anni passano, il basket cambia. È meglio non farsi riprendere da nostalgie già pagate care a Udine. Anche se ci sono contratti in essere, ancora da scaricare.
Valerio Morelli