ROSETO – Metti un giorno a pranzo con Michele Martinelli e metti che il nostro abbia voglia di fare una chiacchierata a tutto tondo sulla stagione in corso, i playoff che bussano alla porta e il futuro che incombe. Ne esce un sapido punto della situazione, arricchito con le spruzzate di pepe che solo un uomo tornato ragazzino (guardare la forma del nostro per credere) può dispensare. Martinelli parla e cala, uno a uno, gli assi del suo tris. Roma fa il diavolo a quattro per spostare le date dei playoff? E Martinelli pungola, augurandosi che il magazziniere capitolino non buschi un raffreddore, pena una stagione che potrebbe trascinarsi fino ad estate inoltrata. Gli americani badano troppo al sodo (e al soldo) e non sono attaccati alla maglia? E Martinelli nuota controcorrente, benedicendo l’iper-professionismo dei suoi colorati, che se avessero dovuto giocare per l’amore della maglia contro Verona, molto probabilmente, visti i 196 paganti (oltre agli abbonati), non avrebbero neanche fatto riscaldamento. La questione relativa al passaggio di proprietà del Roseto Basket ristagna, nonostante il Sindaco continui a mediare e a favorire incontri per far rimanere il titolo a Roseto? E Martinelli estrae l’ultimo e più pasciuto dei suoi conigli dal cilindro, lanciando l’ennesima provocazione, che per qualità e precisione merita la citazione testuale: Il tessuto economico locale trovi 10 miliardi a stagione per due stagioni consecutive. Prometto che se almeno in una delle due stagioni non riesco a vincere lo Scudetto, gestendo 10 miliardi all’anno di budget, regalo la squadra agli imprenditori che mi hanno finanziato il progetto tricolore. Diavolo di un Martinelli: una ne fa e cento ne inventa. Chissà cosa penseranno dalle parti di Bologna e Treviso, sentendo il Patron dichiarare che lo Scudetto costa “soltanto” 10 miliardi, visto che le franchigie petroniane e quella trevigiana sono abituate a spendere di più. Ma il Presidente è così: uomo capace di guizzi di genialità, fatto per grandi sfide, coltivatore di sogni raggiungibili, guascone con i “potenti” del movimento e gigione con la parte mediatica del movimento stesso. Come andrà a finire l’ottavo di finale Roma-Roseto? “Miguelon” non ha dubbi: due fisso
Luca Maggitti
Luca Maggitti