News

Scavolini, Pilla non si fida

Il coach della Scavolini: "Fabriano è l'avversario peggiore che potesse capitarci al primo turno"

PESARO — La preoccupazione più grande, ieri, per Pillastrini era tornare a casa dopo l'allenamento, a Cervia, senza rimanere intasato nei cortei: «Sai, in Romagna sono tutti juventini...». Voleva fare in tempo, forse, a godersi in tivù la finale di Eurolega e magari scrutare la Kinder che attende la vincente di Scavolini -Fabriano ai quarti di finale.
«Per carità, guardo queste Final Four con molto distacco. Sarebbe un errore grossolano farci ingolosire dalla sfida successiva quando sappiamo benissimo che questi ottavi con Fabriano sono pericolosi come un serpente».
Come mai tanti timori?
«E' l'avversario peggiore che potesse capitarci al primo turno: giocano senza pressione ma con il grande stimolo di un derby marchigiano che le altre non avrebbero avuto. E poi Lasi può contare su diversi giocatori di qualità: anche se hanno spesso degli alti e bassi, possono confezionare prestazioni balistiche eccezionali».
E' Monroe l'uomo da ingabbiare?
«Non possiamo focalizzare tutte le attenzioni su un solo giocatore, sono in tanti ad avere 20 punti nelle mani. La difesa sarà importante, ma il nostro attacco non potrà fallire, perché le sfide con Fabriano non si giocano sui 60 punti. Importante sarà non concedergli canestri facili, visto che sanno fare anche quelli difficili».
Cosa avete imparato la vigilia di Pasqua quando i cugini vi massacrarono?
«Quella sfida non fa testo. Furono superiori in tutto, mentre il campionato ha dimostrato che noi gli siamo stati sempre superiori e di molto. Dobbiamo solo ricordarcelo».
Come avete passato questi giorni che vi separano dai playoff?
«Allenamenti brevi ma intensi, non voglio aumentare lo stress che in questo periodo è già alto. Per il resto cerchiamo di stare insieme con serenità e di trasmetterci carica positiva. Sperando che arrivi anche dall'ambiente esterno».
Teme contestazioni?
«No, ho solo imparato che a Pesaro le cose cambiano rapidamente. A giugno mi volevano tutti bene, a ottobre ero già nel mirino. Magari, se faremo bene, le cose potranno cambiare altrettanto velocemente, anche per me. Ma in questo momento sono molto concentrato su quello che devo fare più che sugli effetti di quello che faccio».
Se i playoff sono un colpo di spugna sul passato, chi può dare le spazzolate più grosse?
«L'ho già detto. Il salto di qualità verrà se Beric e Johnson alzeranno il loro rendimento. Misha dopo l'infortunio di fine gennaio non è più stato in grado di dare un contributo pari alle aspettative mentre DeMarco, non giocando l'Eurolega, finora era a mezzo. Ma, parliamoci chiaro, è la squadra nella sua interezza che adesso deve tirare fuori il meglio di sè perché ci sono nuove pagine da scrivere».
Elisabetta Ferri
TAGS
Le ultime gallery
Le ultime notizie
Title Sponsor
Platinum Sponsor
Official Marketplace
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Technology Partner
Medical Supplier
Treno ufficiale
Official Ball
Official Luxury Rental Car Supplier
Technical Sponsor
Official Ticketing
Official Water
Official Supplier
Official Court Supplier
Media Partner
Media Partner
Media Partner
Official Radio
Official Advisor