Kinder: Ginobili 27, Bonora ne, Becirovic 4, Granger 10, Frosini, Andersen 3, Rigaudeau 3, Griffith 2, Brkic ne, Smodis 23, Barlera ne, Jaric 11. All.Messina
Panathinaikos: Alvertis 11, Kalaitzis, Sioutis ne, Rogers 7, Mulaomerovic 6, Balogiannis ne, Bodiroga 21, Middleton 10, Kutluay 22, Albano ne, Papadopulos 12, Sanchez. All.Obradovic.
Arbitri: Betancor (Spa), Brazauskas (Lit), Arteaga (Spa).
Note - Tiri liberi: Kinder 25/41, Panathinaikos 20/24. Usciti per cinque falli: 36'39« Griffith (72-78), 38'28» Alvertis (82-78), 39'55« Kutluay (89-83). Tiri da tre punti: Kinder 8/23, Panathinaikos 7/17. Rimbalzi: Kinder 30, Panathinaikos 33. Spettatori: 8.200.
BOLOGNA - Un’altra partita senza domani per arrivare alle porte del paradiso ed entrarci per la seconda volta nella stagione e per la quinta in poco più di un anno. Stavolta la Kinder non ha però le chiavi per aprirle e sbatte contro un Panathinaikos che è quello che ci si aspettava. Duro e rognoso non solo perché ha un campione come Bodiroga e un coach che è alla sua quinta vittoria in Eurolega. Tra tanti nomi è quello di Kutluay che scrive a referto il canestro della vittoria, la bomba dell’80-85 quando mancano 40 secondi e Becirovic ha sbagliato dalla lunetta i liberi del pareggio dopo che la coppa sembrava già volata in Grecia sul –6 a 3’ dalla sirena. Non basta un grandissimo Smodis per arginare la rimonta del Pana dal –14 del secondo quarto e per fermare l’allungo del terzo.
Fiaccata dal derby
La Virtus, come temeva Messina, non ha recuperato dal derby con la Benetton come le accadde anche a Monaco e proprio i due che avrebbero avuto bisogno di riprendere fiato, cioè Griffith e Becirovic giocano come subito dopo il rientro dagli infortuni, cioè male. Smodis, dunque e un Ginobili devastante in avvio ma poi contenuto dalla gran difesa di Obradovic. Due uomini non bastano per riuscire in un’impresa miracolosa soprattutto in una serata in cui i due arbitri spagnoli Betancor e Arteaga calano impietosamente fischietti su una Kinder che nel finale perde pezzi importanti del quintetto. Eppure La Kinder cala sul parquet con la faccia dura e seimila abbondanti che la incitano: Messina mette un lungo (Smodis) sul tiratore Alvertis con il solo Griffith a presidiare l’area colorata, mentre Rigaudeau si occupa di Bodiroga. La difesa tiene e l’attacco scatena Ginobili sulle praterie del PalaMalaguti. Manu firma i primi 8 punti della Kinder e ne ha già 12 al primo quarto, ma qualche fallo di troppo per Rigaudeau e lo stesso Ginobili fa mischiare le carte a Messina che seglie Jaric come muro davanti a Bodiroga. Marko ha gambe veloci e trova i tempi giusti dall’altra parte del parquet dove tre triple consecutive (Rigaudeau, e 2 volte Smodis) vanno volare la Kinder sul +9 (32-23) dopo 12’.
Al Panathinaikos tremano le mani e le gambe, pare andare a fondo sotto i colpi di un Granger che sembra giocare qui da mesi per come si fa trovare pronto a ricevere cioccolatini dai compagni e a infilarli nel canestro di Atene: Kinder addirittura a +14 (45-31) prima che Bodiroga suoni la sveglia. Un altro siluro di Granger riporta la Virtus al vantaggio in doppia cifra ma dall’altra parte Bodiroga la mette sulla sirena. Partita che la Kinder ha dominato ma che è ancora tutta da giocare. Il terzo quarto è un calvario virtussino. il vantaggio sparisce rapidamente, solo la difesa dà qualche risposta perché l’attacco non esiste più. Bodiroga (Mvp della final four) firma il 53-53. Poi è solo Panathinaikos con qualche lampo d’orgoglio Kinder.
Gianni Cristofori
Panathinaikos: Alvertis 11, Kalaitzis, Sioutis ne, Rogers 7, Mulaomerovic 6, Balogiannis ne, Bodiroga 21, Middleton 10, Kutluay 22, Albano ne, Papadopulos 12, Sanchez. All.Obradovic.
Arbitri: Betancor (Spa), Brazauskas (Lit), Arteaga (Spa).
Note - Tiri liberi: Kinder 25/41, Panathinaikos 20/24. Usciti per cinque falli: 36'39« Griffith (72-78), 38'28» Alvertis (82-78), 39'55« Kutluay (89-83). Tiri da tre punti: Kinder 8/23, Panathinaikos 7/17. Rimbalzi: Kinder 30, Panathinaikos 33. Spettatori: 8.200.
BOLOGNA - Un’altra partita senza domani per arrivare alle porte del paradiso ed entrarci per la seconda volta nella stagione e per la quinta in poco più di un anno. Stavolta la Kinder non ha però le chiavi per aprirle e sbatte contro un Panathinaikos che è quello che ci si aspettava. Duro e rognoso non solo perché ha un campione come Bodiroga e un coach che è alla sua quinta vittoria in Eurolega. Tra tanti nomi è quello di Kutluay che scrive a referto il canestro della vittoria, la bomba dell’80-85 quando mancano 40 secondi e Becirovic ha sbagliato dalla lunetta i liberi del pareggio dopo che la coppa sembrava già volata in Grecia sul –6 a 3’ dalla sirena. Non basta un grandissimo Smodis per arginare la rimonta del Pana dal –14 del secondo quarto e per fermare l’allungo del terzo.
Fiaccata dal derby
La Virtus, come temeva Messina, non ha recuperato dal derby con la Benetton come le accadde anche a Monaco e proprio i due che avrebbero avuto bisogno di riprendere fiato, cioè Griffith e Becirovic giocano come subito dopo il rientro dagli infortuni, cioè male. Smodis, dunque e un Ginobili devastante in avvio ma poi contenuto dalla gran difesa di Obradovic. Due uomini non bastano per riuscire in un’impresa miracolosa soprattutto in una serata in cui i due arbitri spagnoli Betancor e Arteaga calano impietosamente fischietti su una Kinder che nel finale perde pezzi importanti del quintetto. Eppure La Kinder cala sul parquet con la faccia dura e seimila abbondanti che la incitano: Messina mette un lungo (Smodis) sul tiratore Alvertis con il solo Griffith a presidiare l’area colorata, mentre Rigaudeau si occupa di Bodiroga. La difesa tiene e l’attacco scatena Ginobili sulle praterie del PalaMalaguti. Manu firma i primi 8 punti della Kinder e ne ha già 12 al primo quarto, ma qualche fallo di troppo per Rigaudeau e lo stesso Ginobili fa mischiare le carte a Messina che seglie Jaric come muro davanti a Bodiroga. Marko ha gambe veloci e trova i tempi giusti dall’altra parte del parquet dove tre triple consecutive (Rigaudeau, e 2 volte Smodis) vanno volare la Kinder sul +9 (32-23) dopo 12’.
Al Panathinaikos tremano le mani e le gambe, pare andare a fondo sotto i colpi di un Granger che sembra giocare qui da mesi per come si fa trovare pronto a ricevere cioccolatini dai compagni e a infilarli nel canestro di Atene: Kinder addirittura a +14 (45-31) prima che Bodiroga suoni la sveglia. Un altro siluro di Granger riporta la Virtus al vantaggio in doppia cifra ma dall’altra parte Bodiroga la mette sulla sirena. Partita che la Kinder ha dominato ma che è ancora tutta da giocare. Il terzo quarto è un calvario virtussino. il vantaggio sparisce rapidamente, solo la difesa dà qualche risposta perché l’attacco non esiste più. Bodiroga (Mvp della final four) firma il 53-53. Poi è solo Panathinaikos con qualche lampo d’orgoglio Kinder.
Gianni Cristofori
Fonte: Il Resto del Carlino