PESARO - Tempo di derby nelle Marche. La prospettiva è quella di due valorosi ex, che ricorderanno meglio i fedelissimi che non i novelli di fede cestistica. Un breve ripassino di storia: Domenico “Mimmo" Zampolini è stato uno degli eroi dei due scudetti e delle Coppe della Scavolini, poi si è sistemato un anno a Fabriano (stagione ’93-’94, la sua ultima in Serie A). «Non gioco più da un pezzo - ci racconta dalla sua casa di Rimini l’ala che fu l’alter ego di Darren Daye - ora lavoro in un’azienda di Pesaro. La squadretta che avrei dovuto allestire con Magnifico? E’ difficile, lui è superimpegnato... Certo che seguo il campionato, non ho abbandonato del tutto, però non capito spesso al Bpa perchè passo la domenica con la famiglia e poi perchè soffro troppo se la Scavolini perde... Penso che sarà un bell’ottavo di finale, perchè la Banca Marche ha diversi americani molto validi. Come forza però non c’è discussione: Pesaro è nettamente superiore, anche se ha alcune cosette da mettere a posto. Per chi farò il tifo? Neanche a chiederlo! Per la Scavolini è ovvio, ma coach Lasi è un amico e sono felice che la ruota abbia iniziato a girare dalla sua parte. Gli faccio le mie congratulazioni e mi auguro di vederlo presto alla guida di una grande squadra».
Matteo Minelli è rimasto, giovanissimo, in sella alla Scavolini fino al 1989, prima di disputare due campionati a Fabriano. Oggi è uno dei leader del Senigallia, in C1, e spera che i play-off portino bene anche a lui. «La mia simpatia va alla Scavolini, perchè sono di Pesaro e poi perchè a Fabriano non è rimasto nessuno dei miei compagni, allenatori o dirigenti. Nella Vuelle ci sono Magnifico e Costa, seppur in ruoli diversi da allora e patròn Valter. Quest’anno ho visto una sola gara dal vivo, ma credo che la Scavolini abbia tutte le carte in regola per passare il turno. Per me la chiave è Melvin Booker, se gira lui Pesaro può battere anche la Kinder».
Intanto nello starting five dell’Eurolega, a Joseph Blair (comunque tra i primi 10 giocatori della manifestazione) è stato preferito Tomasevic.
Camilla Cataldo
Matteo Minelli è rimasto, giovanissimo, in sella alla Scavolini fino al 1989, prima di disputare due campionati a Fabriano. Oggi è uno dei leader del Senigallia, in C1, e spera che i play-off portino bene anche a lui. «La mia simpatia va alla Scavolini, perchè sono di Pesaro e poi perchè a Fabriano non è rimasto nessuno dei miei compagni, allenatori o dirigenti. Nella Vuelle ci sono Magnifico e Costa, seppur in ruoli diversi da allora e patròn Valter. Quest’anno ho visto una sola gara dal vivo, ma credo che la Scavolini abbia tutte le carte in regola per passare il turno. Per me la chiave è Melvin Booker, se gira lui Pesaro può battere anche la Kinder».
Intanto nello starting five dell’Eurolega, a Joseph Blair (comunque tra i primi 10 giocatori della manifestazione) è stato preferito Tomasevic.
Camilla Cataldo