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Middleton, elettricità da playoff

La guardia della Scavolini: "Cambiamo mentalità, qui si vince o si va a casa"

PESARO — Sarà il playoff n.8 per Larry Middleton, un lord sbarcato in Italia nella stagione 89/90 quanto Tanjevic lo portò a Trieste: gli fece un provino e lo chiamava «bambolotto», ma dopo cinque minuti aveva già deciso di prenderlo perché Larry aveva le gambe di caucciù e un'esecuzione di tiro così perfetta che ancora oggi in pochi lo eguagliano in Italia.
«Anche se sono tanti anni che gioco, e tante stagioni che gioco pure i playoff, mi fa sempre un enorme piacere: vuol dire che durante l'anno ho combinato qualcosa di buono con la squadra».
Dicono che gli americani impazziscano quando arrivano i playoff: conferma?
«Certo, non per niente li abbiamo inventati noi. In questa fase si gioca ogni volta per uno scopo preciso, si può essere eliminati o arrivare a vincere lo scudetto. Inutile negare che certe domeniche, durante la stagione regolare, questa tensione mentale manca».
Come si sente Middleton al suo ennesimo playoff?
«Mi sento prontissimo e spero che la salute sia con me. Avverto che anche i miei compagni sono all'erta per affrontare questo primo round, si respira la voglia di riscattare una regular-season con troppi sbalzi».
Quali consigli per cogliere questo riscatto?
«Cambiare mentalità. Avere il massimo della grinta e della concentrazione sempre, non dimenticare mai che qui si vince o si va casa, che è l'ultima chance dell'anno».
Fabriano vi ha dato una lezione che non avrete dimenticato in casa loro...
«Quel giorno erano super-gasati. Ma adesso i discorsi cambiano: noi vogliamo chiudere subito il conto e andare avanti».
Quali i pericoli maggiori?
«Troppo facile dire Monroe, si sa che a lui dobbiamo stare attenti. Ma ci sono due giocatori atipici, Chandler Thompson e Meeks, che fanno dentro-fuori dall'area con estrema facilità e su di loro non bisogna distrarsi».
E per voi, quali le chiavi?
«Purtroppo ha ragione Pillastrini quando dice che se una delle guardie non ha una buona serata andiamo in crisi. Io spero di rispondere presente ogni sera».
La favorita per questi playoff?
«Non c'è. Mai visto un campionato così equilibrato nelle ultime stagioni. E alla fine nei playoff vince chi arriva in fondo nelle migliori condizioni fisiche».
Elisabetta Ferri
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